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Dopo una settimana Mattia passa sempre più tempo con Nina e sempre meno con me e io mi sento sempre più sola anche se grazie a lui ora ho delle amiche e degli amici ma con nessuno mi sono aperta come con lui. Oggi pomeriggio usciamo per Roma con tutti gli amici di Mattia e ovviamente lui porta anche Nina. Io rimango un po in disparte e li osservo triste, non sopportando più quelle smancerie esco da bar con la scusa di fumare. Accendo la sigaretta e Mattia mi si avvicina «Lenny» «ehy» «ti volevo chiede una cosa» «di'» «vorrei chiedere a Nina se si vuole mettere con me» «perche non state già insieme?» «che sei gelosa?» «e di che finché sono la tua migliore amica e tu ci sei io sono felice» ormai quando parlo con Mattia mento sempre «ma tu sarai sempre la mia piccoletta e lo sai» gli sorrido un po rincuorata «allora approvi?» «certo» no che non approvo tu non meriti una qualsiasi come lei «grazie per me è importante il tuo parere» spengo la sigaretta e rientriamo nel bar. Facciamo una passeggiata e ci fermiamo vicino la fontana di Trevi, ci sediamo nei gradini e Mattia e Nina spariscono in una vietta lì vicino parliamo un po e dopo un quarto d'ora tornano mano nella mano «ci siamo messi insieme» esclama Mattia, io accendo una sigaretta e mentre tutti si congratulano io continuo a fumare «è già la quinta che fumi» mi giro ed è Mattia «allora ti sei fidanzato» «si» «sono felice per te» torno a casa da sola mentre Mattia va a casa di Nina, non riesco a sopportare la stanza vuota e il dolore del sapere che per Mattia sono solo un'amica. Prendo la lametta e inizio a tagliare la mia pelle profondamente facendo uscire molto sangue. Quando ho finito lo spazio sul braccio e le lacrime vado in bagno per togliere il sangue e la vasca da bianca diventa tutta rossa. Sto ancora male e decido di uscire fuori al balcone per fumare, non mi va di andare sotto troppi ricordi, finisco tutto il pacchetto e continuo a stare male ho Le braccia piene di tagli, i polmoni pieni di nicotina e il cuore a pezzi.
Sono passati due giorni e quando mi chiamano per uscire dico sempre di no, non posso sopportare di vedere Mattia baciare qualcuna che non sia io, non mi sarei mai aspettata di innamorarmi con tutti i casini che ho ma in Mattia ho visto più che un amico e un salvatore lui è tutto ciò che voglio. La notte non riesco a dormire e decido di scendere sotto per fumare con la speranza di incontrare Mattia. La porta della sua casa si apre ed esce lui «Lenny è un po che non parliamo» «già come va con Nina? » «benissimo è fantastica » «sono felice » «e tu come stai?» «insomma» «se ti serve aiuto chiamami io ci sono» «non ti preoccupare per me c'è la faccio da sola piuttosto hai cantato a Nina le canzoni?» «no» «come no! Non le ho mai sentite ma sono sicura che le piacerebbero poi al sapere che le hai scritte per lei» «no non gliele canto non...lascia perdere» «ma tu sei matto» stiamo un po in silenzio poi finisce la sua sigaretta e rientra a casa. Io decido di rimarere fuori. Sta iniziando a piovere e sono le 2 di notte, fa freddo ma non ho voglia di rientrare a casa visto che mia madre è tornata e di sicuro sarà ubriaca. Inizia a piovere e io rimango sotto la pioggia, inizia a tirare vento ma non ho voglia di risalire mi piace stare in mezzo alle intemperie mi fa sentire viva. Inizio a pensare a Mattia che ha scelto Nina a tutti che dicono che noi due ci dovevamo mettere insieme e mi scoppia la testa. Risalgo a casa e mi metto nel letto tutta bagnata.

Tirami fuori dai guai •BrigaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora