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«ora che siamo soli mi spieghi tutto» «appena rientrata a casa si è arrabbiato perché sono stata fuori tutto il giorno» «madonna che rabbia che me fa veni» «poi ha detto che stasera non potevo uscire e che dovevo apparecchiare come si deve la tavola» «ma alla fine sei qui, ti ha aiutato tua madre » «io non lo so che gli è preso a quella donna non muove un dito per difendermi o frenare quel bestione, l'ho mandato a fanculo un paio di volte e sono uscita» «serio tua madre non fa niente?» «ma che sei matto se ne sta zitta come se tutto fosse normale» «Len parlale, non puoi rovinarti le giornate per Vito » «hai ragione, ma ora basta voglio distrarmi, metti a La7d» «nooo Gray's Anatomy no» «eddai io adoro i medici gli ospedali il sangue» «e vabene» lo bacio per ringraziarlo e vediamo le puntate. «andiamo a letto?» «ok, mi metto il pigiama» entro in bagno e mi cambio poi torno da lui che è già spiaggiato sul letto «sei il mio capodoglio» gli dico buttandomi sul letto, mi abbraccia e mi sistemo con la testa sul suo petto. «tu come ti immaggini fra 10 anni?» mi chiede accarezzandomi i capelli «bho già è tanto se mi immagino domani» «dopo la maturità tu ti iscriverai a medicina, io avvierò la mia carriera. Quando io avrò fatto il primo disco e tu starai preparando la tesina ti sposo. Un matrimonio stupendo che ripagherà tutti i sacrifici che hai fatto nella tua vita. Dopo un anno avremmo il nostro primo figlio poi una bambina» sorrido, non immaggino un futuro migliore «ma quando le pensi stre cose?» «ogni sera prima di dormire penso a noi due, con in braccio un bambino in una casa nostra» «sai, non ci avevo mai pensato » «saremmo dei genitori fantastici » «lo penso anch'io » lo bacio e poi mi addormento con l'immagine di noi due il giorno del nostro matrimonio.
Sono le 7:30 e in punta di piedi salgo a casa a prendere lo zaino e mi cambio velocemente, stranamente dormono. In casa Bellegrandi sono tutti già pronti, Patrizia ha pronti i compiti da riconsegnare ai suoi alunni e beve il caffè prima di andare nella sua scuola. Rebecca beve il latte mentre vede i cartoni e racconta della sua amica che ha lo zaino dei puffi e io e Mattia siamo degli zoombie che attendono 3 ore di greco e 2 di filosofia. Andiamo a scuola in motorino e le ore passano lente. Immaggino il dialogo che farò con mia madre nel pomeriggio mentre Mattia costruisce un aereoplanino, quant'è scemo. «pranzi da me?» «no oggi parlo con mia madre» «ah ecco a che hai pensato tutta la mattina» annuisco, gli do un bacio e salgo a casa. «Bentornata» non rispondo a Vito e vado dritta in corridoio a cercare mia madre ma non la trovo «dov'è mia madre?» «al lavoro torna alle 16» osservo il tavolo apparecchiato per due. Io non ci mangio con quello. «magierò qualcosa più tardi » «no ragazzina ora tu ti siedi e mangi» non rispondo e vado verso la camera, «vieni di là su» «ho detto di no, ora devo studiare» scompare e studio nell'attesa che torni mia madre.
«sono a casaa» urla mia madre appena apre la porta come se un esercito di bimbi urlanti dovessero venire ad abbracciarla e raccontarle la giornata. Quando esco dal corridoio vedo lei con una busta della spesa per terra e Vito che la bacia, «ah Lena sei a casa» «si ti devo parlare» fa una faccia strana posa la busta sul tavolo e rimaniamo in cucina con la porta chiusa. «sai anch'io ti volevo parlare, a me e Vito non piace il fatto che tu chiudi la tua camera a chiave» «e a me non piace Vito, bel casino» dico con un sorrisino «ancora con questa storia? Ti ho già detto che lui vivrà da noi punto e basta » «ma che problemi hai!non lo vedi come mi tratta? Come si comporta! O ti sta ricattando o tu in quella comunità sei impazzita » «non c'è nessun ricatto Lena» «ma almeno fallo per me cazzo! È possibile che devi sempre essere egoista! Hai una figlia che ne ha passate 1000 per te ha anche cercato di togliersi la vita e tu invece di fare qualcosa per lei le metti in casa un estraneo che le impone assurde regole» «appunto io lo faccio per te!» «per me?» «si per tutto quello che hai passato, tu non hai mai avuto una figura paterna che ti insegnasse l'educazione » «ah quindi Vito sarebbe il mio nuovo padre? Potevi sceglierlo meglio non uno appena uscito dalla comunità » «perchè il tuo vero padre dove pensi che sta ora?» «appunto lo sceglievi meglio, comunque io Vito lo voglio fuori da questa casa non ho bisogno di nessuna figura paterna» Esco dalla cucina e vado a prepararmi per uscire con Rossella
Spazio autrice
Capitolo luuungoo. Allora siete d'accordo con la madre di Lena o pensate che a lei non serve un padre? Al prossimo capitolo♥

Tirami fuori dai guai •BrigaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora