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Suona la sveglia e noto che Mattia non è vicino a me, leggo l'ora e mi rendo conto di aver dormito solo due ore. Mi alzo immediatamente e trovo Mattia seduto in cucina e come sente i miei passi si asciuga le lacrime «buongiorno» dice con una voce depressa ma non ce la faccio a sopportare tutta questa tristezza e malinconia quindi fingo indifferenza «buon giorno Bellegrandi lei è il prossimo ha studiato?» dico imitando il bidello Centorame che ci farà entrare nell'aula dove c'è la commissione, lui capisce che dopo ieri notte non voglio più tristezza «no non mi ricordo un cazzo!» si alza e mi viene a dare un bacio «ripassa ndundi' io mi vado a preparare» «ma anche tu hai l'esame oggi non sei agitata?» «non vedo l'ora di farlo adoro il mio discorso!» «tu sei pazza» mi urla mentre scompaio in bagno. Mi guardo allo specchio e scuoto la testa per eliminare i brutti pensieri, butto dell'acqua gelata ma non ce la faccio e ricomincio a piangere senza riuscire a smettere. Sento bussare «Lena hai fatto?» «si Matti...che rompi palle che sei» dico sciacquandomi la faccia e asciugando le lacrime, sfodero un bel sorriso e apro la porta. Prendo tutti i documenti, passaporti e biglietti per l'Aero e usciamo andando verso scuola.
Scendiamo dalla macchina e i nostri compagni di classe sono tutti agitati e seduti sui gradini delle scale «oggi anche Ros e gli altri hanno l'esame? » «il socio lo fa il 16 e i tecnici il 21» annuisco e Centorame apre il portone. «il VF al terzo piano, il VG al primo e il VB al secondo» urla leggendo un foglietto e tutti quanti saliamo le scale. Ci sediamo nelle sedie che hanno disposto fuori l'aula e Centorame chiama il primo nome «Ballarini!» il ragazzo si alza ed entra, sono tutti ansiosi tranne Mattia che sembra più preoccupato per la mia partenza che per la maturità «oh Matti miraccomando non ti giocare l'esame per me! Quando entri li dentro scordati di tutto e pensa solo all'India e alla Libertà capito?» «si amo ma io odio la malinconia della partenza » «pure io ma adesso devi solo fare un bel discorso » dopo un quarto d'ora che Ballarini è dentro inizia ad alzarsi e a camminare su e giù dal nervosismo «Il prossimo è ...Bellegrandi! » «cazzo» dice disperato «vaii» mi da un bacio e entra. Mi vorrei mettere sul bordo della porta ma ho paura che vedendomi si possa distrarre quindi mi siedo e aspetto ansiosa. Dopo mezz'ora riesce con una faccia sconvolta «allora?» «è andata!» «dettagli!» dopo 10 minuti di shock inizia a raccontarmi tutti i dettagli e la faccia di quello, il commento di quell'altro, quello che non l'ha sentito, quello che stava chiedendo all'altro dove andava in vacanza e ha raccontato le mosse del presidente minuto per minuto. Si vedeva che aveva fretta di raccontarmi tutto perché non ne avremmo avuto più l'occasione. Entra la ragazza prima di me «mattì andiamo in bagno?» «ma se mo tocca a te» «lo so ma abbiamo un quarto d'ora» entriamo e rimango in silenzio, lui si avvicina e iniziamo a baciarci. Per l'ultima volta. «ora andiamo » gli sussurro e dopo 5 minuti esce Centorame con il suo foglietto stropicciato «Longo!» urla e dopo l'imbocca al lupo di Mattia entro. «Buongiorno» dice in coro la commissione «buongiorno» rispondo io tranquilla «cos'hai in mano?» inizio a parlare dell alimentazione di oggi per paragonarla a quella del secondo dopo guerra e faccio il mio discorso, tutti fanno delle domande e quando arrivo alla parte dell'immigrazione inizia ad annebbiarmisi il cervello. E tutto finito, quando usciro da quest'aula andrò via. Dovrò lasciare Mattia solo e lui non è pronto e non lo sono ne meno io, dovrò iniziare una nuova vita da sola. «Longo si è bloccata?» mi chiede la Mugno e torno nell'aula iniziando a tremare, è tutto finito «...e quindi la Libia non è povera...perche... » è tutto finito, il mese di tempo è scaduto «...ha delle risorse che...» e arrivato il momento di andare via lo devi lasciare «....non vengono... » «ok basta così Lena hai fatto un esame eccellente ma adesso ti stai incartando, vieni che ti diamo il voto degli scritti.
Esco dall'aula e vedo Mattia che mi aspetta «andiamo a prendere la valigia?» «si un secondo vado un attimo in bagno» mi tremano le gambe e sento il cuore fermo, esco dalla scuola di corsa e dopo 10 minuti sono a casa
Buongiorno può venire un taxi in quartiere Prati?
-a che ora signorina?
Adesso
-c'è ne uno in arrivo
Grazie
Prendo la valigia e aspetto in strada. Di sicuro Mattia si è accorto che non sono andata in bagno e che non sarà lui ad accompagnarmi all'aereo porto. Sento una macchina suonare il clacson all'inizio della via ma perfortuna arriva prima il taxi «aereporto per favore» Mattia corre a tutta velocità verso di noi e l'autista lo osserva dallo specchietto «devo fermarmi?» «no proceda» osservo Mattia che rimane bloccato ad un semaforo e noi ci allontaniamo cosi tanto che non lo vedo più. Arrivo in aeroporto e faccio tutti i controlli per poi attendere in sala d'attesa "il volo Roma-Milano partirà fra 10 minuti, si inviata ai passeggeri do salire a bordo " prendo le valigie e salgo sulla scala mobile «Lena ti prego Aspettami, non partire» è Mattia che urla queste cose ma io non mi volto e salgo sull'aereo. L'aereo parte e io lo vedo in ginocchio sulla pista d'atterraggio che piange.
Spazio autrice
Il prossimo sarà l'ultimo capitolo. Cosa vi aspettate? Cosa pensate di questo? Lo pubblicherò domani mattina♥

Tirami fuori dai guai •BrigaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora