Sento qualcuno afferrarmi per le ginocchia e le spalle, mi prende in braccio e quando riapro gli occhi sono in camera di Mattia, grazie a Dio non sono in ospedale. «grazie» ho la voce debole e al sentirla Mattia si gira, ha una faccia preoccupata che si rilassa quando mi vede sveglia «per cosa?» «per non avermi portata in ospedale» «all'inizio l'idea era quella ma sapevo che non mi avresti mai perdonato» «non ti avrei mai rivisto mi avrebbero chiuso in psichiatria o affidato ai servizi sociali» mi strinse la mano «perchè sei svenuta?» «è stato solo un calo di zuccheri non ci fare caso» «Lena» «Mattia» «come stai?» «che palle che sei sto bene!» «non mentirmi le persone non svengono perché tira vento» «mi fai morì» «dai si seria» guardai i suoi occhi verdi che fissavano i miei e alla fine comfessai «sto a dieta» «dieta?» «non lo vedi che panzone che c'ho» «Primo tu non hai un panzone e secondo nel caso irreale che tu lo avessi è il panzone più bello che abbia mai visto» «lo dici solo perché sei mio amico» pensò per qualche secondo «io l'ammazzo» «a chi?» «Emiliano tu gli hai creduto e ti sei messa a dieta!» abbassai lo sguardo pronta a ricevere una predica ma al contrario ottenni un abraccio «tu sei perfetta così Lena ti prego non farmi preoccupare» ricambiai l'abbraccio cercando di trattenere le lacrime. Andò in cucina e tornò con tre bauli morbidi amici «che dobbiamo giocá?» «so quelle che magna mia sorella ora te le mangi tutte e tre e sono poco!» le divorai e finalmente mi sentii piena «mo ti scingiuro non me le vomitare» «tranquillo non sono bulimica» mi accpagnò davanti la mia porta raccomandandosi e si erano fatte le 3:30.
A scuola dopo la lite la situazione era leggermente peggiorata e purtroppo l'unico modo per sfogare gli sguardi impertinenti dei miei compagni è quello di tagliarmi. Il pomeriggio lo passo con Mattia che mi canta le sue canzoni «ti posso fare una domanda?» «me l'hai già fatta» «vaffanculo Brì» «Dai dimmi» «a chi pensi quando scrivi» « a me stesso per ora» «per ora?» «vorrei scrivere per una donna ma non sono sicuro se lei apprezzerebbe» «una donna! E chi è la fortunata?!?» «non te lo dico» «dai io ti dico sempre tutto voglio sapere chi ti piace» «non te lo dico e poi non mi dici sempre tutto» «dai è una tua ex?» «non ho ex» «mi sto offendendo» «dimmelo prima tu chi ti piace» «nessuno» «lo dite sempre tutte» «non finisce qui» gli lancio un cuscino e torno a casa mia. Ripenso alle parole di Mattia a lui piace una ragazza e sta scrivendo canzoni per lei che non ancora mi fa sentire e non vuole far sentire a lei per paura che non le piacciano. Poi penso al mio "nessuno" non era una bugia in tutti questi hanno non ho mai avuto l'opportunità di innamorarmi sono sempre dovuta andare avanti da sola e se ci mettevo pure l'amore ora sarei in un manicomio, Mattia è l'unico per cui abbia mai provato interesse l'unico che mi ha mai fatto un complimento, letto dentro e dedicato delle attenzioni. Quello per Mattia però non è amore è amicizia fratellanza tutto, forse.
Spazio autrice
Wewe che sono tutti sti sentimenti e quel forse. Che dolce che Mattia l'ha raccolta da terra e portata in braccio fino in camera sua♥ Nel prossimo capitolo un nuovo personaggio preparatevi!
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Tirami fuori dai guai •Briga
FanficLena è una ragazza problematica che spesso si trova da sola ad affrontare la vita. Dopo essere stata rimandata decide di cambiare scuola e fra quei banchi conosce un ragazzo, che è anche il suo vicino di casa: Mattia Bellegrandi. I due instaureranno...