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Suono il campanello della porta di Mattia e immediatamente mi apre «stavo impazzendo che cazzo è successo? » «facciamo un giro voglio allontanarmi il più possibile da qui» prende le chiavi della macchina e parcheggia in una via lungo il Tevere «scendiamo?» «okay sediamoci su quella panchina » scendiamo e ci sediamo «adesso puoi dirmi cos'è successo?» «c'è un ospite a casa mia» «un ospite?» annuisco ridendo per non piangere «mia madre si è fidanzata e ovviamente il tizio alloggerà da noi» «coosa? Un estraneo in casa della mia ragazza!? E se è un maniaco? Un serial killer!» «calmati Mattì» «spiegami meglio tutto» «si chiama Vito è alto capelli marroni robusto» «e vivrà a casa tua?» annuisco «scusa ma non puoi opporti tua madre lo accetterà sei sua figlia!» «pensi che non l'abbia fatto?» «e lei non ti ha dato retta?» «ha detto a Vito di salire le valigie» «e adesso? » «adesso niente, ci sono cresciuta con gli estranei in casa» «ma adesso hai 19 anni non te ne puoi andare bho fai qualcosa» «é meglio sopportare tanto ci sono abituata» rimaniamo su quella panchina a parlare fino all'una passata poi ritorniamo a casa «se succede qualcosa di strano o che ti da fastidio chiamami subito» «ok» «buonanotte» lo bacio «buonanotte». Salgo in casa e li trovo dormire, mi metto nel letto e mi addormento. Alle 7:30 suona la sveglia e ancora addormentata mi dirigo verso il bagno, apro la porta e mi ritrovo Vito che fa i suoi bisogni. Ommiodio. Richiudo immediatamente la porta, il mio primo istinto è di urlare ma so che non otterei niente anzi, a 8 anni mi mandarono pure in punizione. Vado in camera mia e inizio a vestirmi poi sull'orlo della porta si presenta Vito in mutande «bambolina il bagno è libero » sbuffo prendo le mie cose e mi chiudo a chiave. Alle 8 sono pronta e scendo sotto casa dove Mattia mi aspetta. Gli corro in contro e lo bacio «come va?» «come mi aspettavo » «cioe?» «come sempre, possiamo parlare d'altro» «ok signorina, fatti i compiti?» arriviamo a scuola e la giornata passa bene, per pranzo decido di non tornare a casa voglio passare lì dentro meno tempo possibile.
«ti sembra questa l'ora di tornare a casa?» se queste parole le avrebbe pronunciate mia madre avrei potuto capire il suo finto interessamento nei miei confronti ma dette da Vito suonano proprio di ridicolo. Mi metto a ridere e vado verso la camera, lungo il corridoio si presenta mia madre in accappatoio che esce dal bagno «ho sentito delle voci» non le rispondo e entrando in camera chiudo la porta. Sento dei sussurri e poi la porta si apre «senti ragazzina prima stai fuori tutto il giorno e poi ti rivolgi a noi così?! » è Vito ovviamente che parla «ma vattena a fanculo» dico accendendo il telefono «come ti permetti!» «te ne vai?» «senti signorina tu a me non mi parli così! Stasera non esci!» «e tu chi cazzo sei per vietarmelo, ho 19 anni» «e io 42! Ora vieni ad apparecchiare »...apparecchiare, non l'abbiamo mai fatto posavamo semplicemente i piatti sul tavolo. Rimango sul letto senza dargli retta mentre lui torna in sala e invio un messaggio a Mattia
Io
"Fa l'autoritario quel buffone, stanotte posso stare da te?"
Per un attimo mi viene in mente che non posso uscire e rido all'idea della convinzione con cui l'ha detto.
MyHeart♥
"Giuro che lo picchio se ti fa qualcosa, ti aspetto quando sei pronta suonami"
Io
"E se fossi pronta adesso?"
MyHeart♥
"Ti piace il polpettone?"
Io
"Lo adoro"
MyHeart♥
"Allora puoi scendere♥"
Io
"Arrivo ♥"
Prendo il pigiama e le cose essenziali e vado verso il portone «e tu dove vai?» «dormo da Mattia » mi pento di avergli detto dove andavo, dovevo uscire e basta «è il suo ragazzo, abita qui sotto» puntualizza mia madre «avevo detto che stasera non uscivi» «io non ho mai detto che tu puoi vivere qui ma lo fai, buonanotte » esco e sbatto la porta. Mi aspetto una reazione, un inseguimento ma riesco ad arrivare davanti la porta di Mattia in tranquillità. Patrizia mi viene ad aprire la porta «figliola Mattia mi ha raccontato la tua situazione, puoi stare qui tutto il tempo che vuoi» «ti ringrazio» Gino viene ad annusarmi i piedi e Mattia e Rebecca escono dal corridoio e mi salutano, io e Mattia ci scambiamo degli sguardi, lui è arrabbiato per la presenza di Vito e io lo invito a trattenersi fino a quando rimaniamo soli. Tutti si mettono a tavola e arriva Patrizia con il polpettone già tagliato a fette «mammy mi tagli la carne» «dai Reb e morbida non serve neanche il cortello» Rebecca sbuffa e gliela taglio io «grazie Lena» dice iniziando a mangiare. Dopo aver lavato i piatti Patrizia e Rebecca vanno a vedere la Tv in camera e io e Mattia rimaniamo in sala.
Spazio autrice
L'ho interrotto male ma ero arrivata alla lunghezza e se continuavo veniva troppo lungo. However, di sicuro vi siete chiesti perché Loredana(la madre di Lena) non dice male a Vito. Lo scoprirete nel prossimo capitolo♥

Tirami fuori dai guai •BrigaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora