Stanotte abbiamo deciso che oggi e domani sarei rimasta qui a casa sua per tutto il tempo. Ho chiamato mamma e gliel'ho comunicato al telefono.
Bene, almeno so che non sei stata rapita quando sparisci nel cuore della notte. Oh, cavolo, si è accorta di ieri notte!
Domani è venerdì e arriverà mio padre.
È già Ferragosto.
Tra due settimane rientrerà Bruno.
«Hei, dove sei?»
Francesco mi riscuote dalla mia assenza. Di solito trovo irresistibili le sue carezze e in poco tempo mi sciolgo come neve al sole. E lui si sta impegnando davvero tanto.
«Scusa» dico in un soffio. Mi giro per abbracciarlo. Restiamo così per qualche secondo. Ho bloccato ogni sua forma di eccitazione.
Si alza. Lo sento muoversi nella stanza. Io rimango rannicchiata nel letto a dargli le spalle.
I pensieri giocano a rincorrersi. Si incrociano, qualcuno gioca a nascondino, qualcun altro grida tana per tutti.
«Tu giochi a tennis?»
Non risponde subito.
«No, non mi piace».
«Come mai avevi una palla da tennis?»
«Riccardo è pieno di palle da tennis. Alba, che hai?»
«C'era anche Corrado al compleanno di Riccardo?»
«No, non viene più qui. Che c'entra adesso?» chiede spazientito.
Mi giro a guardarlo. Sta arrotolando una cartina.
«Tu lo sai che lui e Adele si conoscono?»
Ancora pausa.
«Tu come lo sai?»
«Me lo ha detto la mia amica Livia. Li ha visti parlare seduti a un bar, quando noi stavamo ancora in viaggio».
Lecca la cartina nella sua lunghezza. Finge indifferenza.
«Livia conosce Corrado?»
«Lo ha conosciuto al circolo del tennis». Beh, non è una bugia
Mi metto a sedere. «Lei lo sa!» esclamo concitata.
«Di chi parli?»
«Di Adele. Quella serpe sa più di quanto immaginiamo e sta giocando con me come al gatto col topo!»
«Adesso basta». Accende l'erba avvolta nella cartina. Si siede accanto, me l'avvicina.
«Non voglio fumare! Voglio restare lucida, riflettere, pen-»
«Danneggiarti il sistema nervoso, questo vuoi!»
«Ma come fai a non capire? Non capisci come mi sento? Lo sto ingannando nel peggiore dei modi... Se fossi tu al posto suo non reagiresti così».
«Io non ci starei al posto suo, Alba. Avrei chiuso già da un pezzo perché i segnali si mostrano molto prima delle azioni finali».
«Parli così perché non ti sei mai innamorato...»
Inizia ad aspirare come niente fosse. «Può darsi».
Mi irrita. «E non fumare quando parli con me!»
Ha uno scatto nervoso, lancia all'aria tutto quello che ha in mano. Sussulto. Non fa mai così. Si avvicina rabbioso. Mi afferra dai capelli, dietro la nuca. «Allora tu stai con me!»
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Quell'Estate sull'Oceano
General FictionC'è Alba. Giovane, solare, con un approccio positivo alla vita, ma anche critico. C'è il suo amore per Bruno e la volontà di vedere realizzati i loro progetti insieme. Il clima sereno che le offre la sua famiglia la incoraggia a perseguire i suoi ob...