Vedo Francesco venir su dalla scaletta. Guardo l'orologio: sono le sette. Già in piedi? Si guarda intorno, controlla il perimetro dell'imbarcazione finché mi scorge. «Che fai qui?»
«Leggo» rispondo con ostentata disinvoltura. Si avvicina, noto che tiene una sigaretta nella mano destra.
«Non avevi detto di non fumare?» la mia intenzione è polemica.
Si siede accanto. Annuso l'odore, non è una sigaretta.
«Questo non è fumare, Alba, è un'esperienza mistica».
«Sì, vabbè» lo schernisco e torno con l'attenzione sulla lettura.
Si avvicina di più e sposta un attimo la copertina per leggere. «Ventimila leghe sotto i mari?»
«Che c'è? Non è attinente?»
Ride. «Non è una lettura da scuola media?»
«Non credo, questo è un tipo di lettura eterna».
«Posso?» Lo chiede, mentre si è già disteso con la testa sulle mie gambe. Mi irrigidisco per un istante ma alzo le braccia che tengono il libro per fargli spazio.
«Se avevi ancora sonno perché non sei rimasto in cabina?»
«Qui si sta meglio... e poi, non avrei potuto accendere questa». Alza la sigaretta verso il mio viso, l'avvicina alla mia bocca. Faccio no con la testa.
«Dai, non è niente di compromettente» insiste lui.
«Non mi va. Tu inizi sempre così la tua mattina?»
«No, solo in occasioni speciali. Tu, inizi sempre con letture del genere, la mattina?»
«Quando posso, sì». L'odore dolciastro di erba mi arriva alle narici. Lui ha chiuso gli occhi, visibilmente rilassato. Il braccio destro abbandonato giù, sul pavimento, l'altra mano sta aperta sull'addome. Mi viene il pensiero che qualcuno possa salire e trovarci così.
«Senti questo pezzo», gli dico prima di leggere ad alta voce "Voi avete spinto la vostra opera fin dove permetteva la scienza terrestre, ma non sapete tutto, non avete visto tutto. Non rimpiangerete il tempo passato a bordo della mia nave. Viaggerete nel paese delle meraviglie e lo stupore e lo sbalordimento saranno probabilmente lo stato abituale del vostro spirito. Da quest'oggi entrate in un nuovo elemento, vedrete ciò che nessun altro uomo ha mai veduto e il nostro pianeta, per opera mia, vi svelerà i suoi ultimi segreti"
«Non è stupendo? Stupore e sbalordimento lo stato abituale del nostro spirito» commento.
«È stupendo, sì». Avvicina di nuovo lo spinello alle mie labbra «due soli tiri, Alba, e anche tu viaggerai nel paese delle Meraviglie e potrai svelare tutti i segreti».
«Addirittura? Occorre così poco per svelare tutti i segreti?» chiedo ironica.
«A te basta poco, con la mente che ti ritrovi» . Non so se considerarlo un complimento. Mi guarda da sotto le ciglia abbassate. Ha quell'espressione sorniona e ammaliatrice allo stesso tempo. Avvicino le labbra. Aspiro appena.
«Ancora un po', dai» mi esorta lui. Ho i suoi occhi addosso mentre poggio di nuovo le labbra. Curiosità, desiderio di compiacerlo.
Faccio un tiro più profondo. Il sapore mi arriva in profondità, adesso. Soffio fuori il residuo di fumo.
«È la prima volta» mormoro.
Lui distende le labbra, «sei una sorpresa continua», chiude di nuovo gli occhi e abbandona ancora il braccio verso il pavimento.
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Quell'Estate sull'Oceano
Narrativa generaleC'è Alba. Giovane, solare, con un approccio positivo alla vita, ma anche critico. C'è il suo amore per Bruno e la volontà di vedere realizzati i loro progetti insieme. Il clima sereno che le offre la sua famiglia la incoraggia a perseguire i suoi ob...