Shirley.
Eravamo tutti seduti nella grande aula dove mio fratello Niall si stava laureando.
C'erano molti professori ad ascoltarlo e annuivano ogni tanto mentre lui spiegava la sua tesi.
Vi erano più o meno dieci laureandi in totale e Niall era il terzo.
Ero molto emozionata per lui. Ero orgogliosa di come stava affrontando questo passo importante della sua vita.
Mamma e papà erano seduti affianco a me, erano arrivati quella mattina.
Dopo che tutto finì, uscimmo fuori e festeggiammo. Ci facemmo tutti una grande fotografia insieme con Niall al centro super sorridente con in testa una specie di ghirlanda.
Andammo a cenare tutti insieme in un prestigioso ristorante. Attendevamo il cameriere mentre ascoltavamo Niall parlare a raffica di come era emozionato e di come aveva superato la laurea in pieni voti, nonostante noi eravamo presenti.
Smisi involontariamente di ascoltare il discorso e mi persi fra i miei pensieri, occupati solamente da Harry.
Erano due giorni che non ci eravamo sentiti. Nemmeno un 'ciao'.
Mi mancava come l'aria.
Non era lo stesso senza di lui e mi ritrovai a pensare a come era stata la mia vita passata con la sua assenza.
«Shirley mi rispondi?» chiese mia madre sbattendo le ciglia finte e lunghe.
Mi scusai velocemente e chiesi di ripetere la domanda.
«Ti ho chiesto se anche tu hai intenzione di iniziare a studiare all'università. Senza una laurea non si trova lavoro, cara.»
«Mi piacerebbe molto ma non so cosa potrei iniziare a studiare.»
«Mi piacerebbe molto fare la fotografa.» continuai poi, Niall sorrise.
«Assolutamente no.» interruppe mio padre.
«Tu devi avere un lavoro degno di essere chiamato come tale.»
«Ma se a lei piace ..» iniziò Niall prendendo le mie difese.
«Ho detto no. Può essere un tuo hobby.» alzai gli occhi al cielo e lasciai perdere la conversazione. Era inutile insistere con mio padre, in ogni caso lui avrebbe preteso di avere ragione. Sempre.
Non si poteva discutere con lui.
«Ma è la sua vita, papà.»
«Vi prego, lasciamo perdere. Non roviniamo anche questo giorno.» li supplicai e finalmente il cameriere prese le nostre ordinazioni.
«Oh, mi è appena arrivato un messaggio di auguri da Harry!» esclamò Niall sorridente.
Appena sentii quel nome, presi a sorridere anch'io.
Mi bastava pensarlo per trovare un po' di pace e serenità.
Dopo aver mangiato il primo e il secondo, io e Niall andammo a fare una passeggiata lungo il giardino del ristorante.
«Ti manca, non è vero?»
«Sì, tanto.» lui sorrise e mi circondò il bacino con il braccio destro.
«Dovrei seriamente prendere in considerazione il fatto di studiare all'università...»
«Sì, ti servirebbe molto.»
«Forse doveri farmi consigliare anche da Harry.»
«Sì certo, lui potrebbe aiutarti. Che ne dici se lo chiamiamo?» sorrisi e spalancai gli occhi.
Presi il mio telefono e provai a chiamarlo tramite Whatsapp.
Squillava e squillava.
«Non risponde, forse non gli prende il telefono.» lui fece spallucce.
Sospirai e chiusi.
«Fa schifo questa cosa di stare in paesi diversi.»
«Sì. Hai ragione..»
Provai ad inviargli un messaggio ma non era in linea da quando aveva scritto a Niall.
Dovevo stare tranquilla, probabilmente era a lavoro.«Lunedì ho un concerto, ti va di venire a vedermi?» chiese improvvisamente.
«Certo!» sorrisi e annuii.
Spesso mi chidevo cosa si provava ad avere delle soddisfazioni, anche piccole. Quando tu lavori sodo per qualcosa e poi riesci a raggiungere il tuo obiettivo.
Nella mia vita non avevo mai concluso nulla.
Niall sì invece. Si era appena laureato, era un grande pianista, si esibiva in pubblico e vinceva premi.
Lo ammiravo molto. Ho sempre voluto essere come lui.
Ho sempre voluto valere per qualcosa, ma non per essere al centro dell'attenzione. Ad esempio, quando pensavo al pianoforte pensavo a Niall, quando pensavo allo scrivere pensavo ad Harry, quando pensavo al cantare pensavo a Flor.
Ognuno aveva una cosa che lo distingueva dagli altri.
Io non trovavo la mia.
In ogni cosa che facevo c'era sempre stato qualcuno più bravo di me.
Questi pensieri mi spronavano a iniziare un percorso di studio che forse un giorno mi avrebbe portata a qualcosa.
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Letters.
FanfictionShirley stava ritornando a casa in quella fredda serata di metà dicembre attraverso le strade di Barcellona, illuminate dalle allegre luci che annunciavano l'arrivo del tanto atteso natale. Aprì la cassetta della posta per controllare se una cartoli...