capitolo 43

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Le lacrime scendevano dai miei occhi ormai rossi ,  irritando  il viso dalla pelle olivastra con le imperfezioni  degli adolescenti.

Correre senza sosta e pensare che tutto questo sia solo uno stupido gioco controllato da stupide menti, le persone più  care che accettano di lasciarci qui e ragazzi  che continuano a morire senza nemmeno un preavviso dell'assassino.

Vista offuscata  nel lungo  corridoio  buioi e  ormai vuoto per il lutto di Giulia .
Rumori di urla e gridi di pianto si fanno sentire da dietro le porte delle camere. 
Ragazzi disperati che volevano provare almeno a vivere.
Ragazzi che potrebbero  essere matti e altri che potrebbero essere stati considerati  matti con le loro idee stravaganti , sui progetti  della loro vita e con la loro voglio di fare tutto. 

E se fossi  veramente  matta?  E se tutto questo fosse solo un illusione?   E se tutti quello che è  successo  fosse stato fatto apposta?
Supero la mia camera  e poi torno in dietro,  non sono mai arrivata alla fine di questo  corridoi  buio , perché  sono arrivata alla fine? Perché  è  così che mi sento o meglio così è  la mia mente un lungo corridoio dove tutte le porte sono uguali.

Apro  la porta e mi rassegno . Il viso di Eleonor  dice tutto. ..
Anche lei oggi era morta, chissà  a chi tocca domani. ... continuo  a ripetermi per illudermi  che tutti questo  sia una cosa normale,  un posto normale.

Mi avvicino a lei e le bacio la fronte. 
" Eleonor  non litigare con Giulia e quando puoi salutamela ".
Sono  Matta?  Si  sono matta.

Esco e chiamo  la dirigente che era appena uscita dalla conversazione  con i genitori  di  Giulia.
Mi capisce e scoppia a piangere.
Cade per terra e non vuole rialzarsi.  Vuole rimanere lì  perché  lei stessa si è  detta che  è  una donna di basso livello, non è  capace di fare niente neanche  la cosa più  semplice  mi dice .

" ma è  lì  che sbaglia "

" Cosa? "

" noi non siamo semplici da gestire, possiamo essere  delle bestie quando vogliamo e degli angeli quando  moriamo"

Michael  mi vede e corre verso la mia stanza . Ora piange  su quel corpo minuto  ,  accarezza quella pelle ormai di porcellana e sussurra  parole a me incomprensibili .

Chiudo la porta e mi diriggo  nel giardino dove li l'ho incontrato e dove li è  nato tutto.  Mi siedo sul prato secco e ammiro il cielo che sembra incupirsi sempre più. Aspetto  un pò  di tempo e finalmente  comincia a piovere . Ho sempre voluto stare sotto la pioggia  ,ho sempre voluto permettere all'acqua  di bagnarmi i capelli  e di lasciar  scivolare delle gocce sulla mia fronte.

Che pensieri strani. ..Sembro mia zia Ellen . Ogni volta che parlava di queste cose la guardavo come per dire "ma questa è  matta!" Invece ora capisco che lei stava esprimendo  i suoi stati d'animo.

Vengo interrotta da Luke che mi chiama.  Inizio ad odiare quel ragazzo.  Così mi alzo  e mi diriggo verso di lui ormai bagnata .

" Victoria  io credo che ormai ..."

" si basta mi stavo stufando di questa storia "

comincio ad allontanarmi ma poi mi giro e lo guardo.

" io non sono Sarah "

" lo so...me ne sono accorto tardi"

Mi incamminai nel mio dormitorio lasciando li il ragazzo.

  La notte si avvicinava e urla e singhiozzi oramai erano all'ordine del giorno.  Ora ero sola .... di nuovo le uniche persone che mi volevano bene mi sono state allontanate.  Ma non vi preoccupate  voi ora che mi guardate da su...io verrò da voi  molto presto.

La porta si apre e Ash  viene e mi abbraccia  , io ricambio il suo abbraccio, il mio volto affonda nella sua felpa che ha un profumo  buonissimo  e mi lascio  consolare dalla persona che go tentato  di  consolare  per molto tempo.

"Siamo tutti matti qui lo sai?"

" lo so...lo so..."

"  questa credo  che  sia  tua.."

Le porgo  la lettera,  sbarra  gli occhi quando la vede.

" come hai fatto ad averla?"

" ce  l'aveva Giulia "

" e chi..."

" Ash Sarah  è  ancora viva"

Mi scoppia a ridere in faccia .
" non sto scherzando. .."

Mi guarda  irritato della mia risposta.

" e  cosa te lo fa pensare è? "

" due cose il primo  si chiama intuito femminile  e il secondo  è  che sono state ritrovate delle impronte sul Golfino di  Giulia e non ci hanno voluto far sapere di chi erano. E la reazione  della dirigente  bhe...ha detto tutto "

" e quando  te ne sei accorta? "

" prima  quando  sono rientrata  bagnata dalla pioggia "

Quello che seguí  dopo fu  silenzio, uno sbattito di una porta che si chiedeva e un urlo di Michael.

Academy  for bad teenagers (In Revisione )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora