"Ora mi spieghi cos'hai!" Disse Ele sbattendo la porta della stanza.
"Non ho niente" mentii.
"Cosa ti sei fatta alla guancia?" Disse piú calma guardando la ferita.
"Harry voleva uccidermi, ha aperto il portone del convitto, dopo essere sicuramente andato a scopare con la troietta di turno, e me l'ha sbattita in faccia" dissi irritata.
"Madonna tesoro ma tutte a te?" Venne ad abbracciarmi ridacchiando un pò sotto i baffi ma subito si fece piu seria.
"Chris, vuoi dirmi cos'é successo?" Chiese come se avesse paura di quello che le avrei detto, cosa pensava che fosse successo, niente!.
"Sono irritata,e molto anche, Harry ha un comportamento di merda con i suoi amici, anzi con tutti se non ho capito male e a me dispiace, dispiace soprattutto per i ragazzi, oggi se n'é uscito cosí mentre noi ci facevamo il culo per pulire, chi si crede di essere? e loro si fanno trattare in questo modo! Dicono che hanno i loro morivi ma non mi importa nessuno dovrebbe trattare così una persona e tanto metno un amico, io ci sono rimasta fregata da delle amiche del genere che se ne fregavano e facevano i loro fottutissimi comodi mentre io mi facevo in quattro per loro lo sai benissimo e mi dispiacerebbe se anche a loro succedesse la stessa cosa! Loro sono dei ragazzi davvero fantastici, solari... non si meritano di stare male come lo sono stata io e pter uno stronzo per di più" Dissi alzandomi e percorrendo la stanza avanti e dietro nervosa. Volevo spaccare tutto.
"Neanche tu meritavi di stare così male, mi ti ricordo in quel periodo, so che ancora non eravamo amiche, anzi, però mi ricordo che avevi sempre gli occhi lucidi come se stessi per piangere e te ne stavi sempre da sola in un angolo, non facevi avvicinare nessuno ed era come se le persone ti spaventassero." affermò triste.
"Non lo so, forse se é successo me lo meritavo" risposi ripensando alla solitudine di quel periodo. Ero stata davvero male e non é che sembrava che avessi paura delle persone, io ne ero proprio terrorizzata, avevo capito quanto una persona puó ferire con una parola o un singolo gesto così non parlavo e non facevo altro che la solita vita, alzarmi, andare a scuola, seguire la lezione in silenzio, tornare a casa studiare e guardare il soffitto per poi addormentarmi e ricominciare, ero davvero una stupida, non volevo ferire gli altri come loro avevano ferito me e per questo lasciavo che marcissero dentro di me. C'era una frase che mi rispecchiava tanto in quel periodo * La laasciarono sola con i suoi pensieri e loro la mangiarono viva* .
"Non devi essere troppo dura con te stessa, tu non c'entri niente, loro hanno sbagliato" rispose prendendomi la mano e stringendola.
"Ma ora siamo insieme, siamo noi due e questo che conta" disse sorridendomi e facendo sorridere anche me.
"Ele e Chris contro il mondo intero" enfatizzò facendo andare via un pò della rabbia che mi ribolliva dentro.
"devi dirmi altro?" mi chiese ancora ritornando all'argomento di prima, era un inguaribile curiosa.
"No" risposi.
Non stavo mentendo, non sapevo neanche io che altro avessi, ero solo nervosa e non mi andava di turbare anche lei per niente.
"cosa avete fatto voi invece?" chiesi cercadndo di cambiare argomento. dopo un attimo di esitazione si rilassò e mi rispose.
"oh niente di che! abbiamo mangiato e siamo stati sul divano a chiacchierare" disse sorridente, un sorriso che non le avevo mai visto.
"cos'è quel sorriso?" chiesi sorridendo maliziosamente punzecchiandola con il dito.
"quale sorriso?" mi chiese cercando di tornando seria ma senza riuscirci.
"Dai! sai che non puoi mentirmi!" Infatti i suoi occhi parlavano da soli e ormai mi ero imparata a leggerli e a leggere i suoi segnali e li c'era sicuramente qualcosa sotto.
"Louis" disse saltellando sul letto.
"racconta"
" non lo so!! non lo so neanche io, però hai visto quanto è bello? e poi è completamente fuori di testa! dove lo trovo un altro fuori di testa come lui? l'hai visto il suo culo? è perfetto! e poi è dolce, l'altra sera gli ho chiesto di restare con me finchè non mi addormentavo che non mi sentivo bene e lui è rimasto, mi ha abbracciato tutta la notte, non so Chris ma non mi sono mai senttita cosí." era trasognante, non l'avevo mai vista così ed ero felice per lei.
Ci abbracciammo saltellando e continuammo a parlare di lui tutto il tempo, non la smetteva più ma io ero contentissima di starla a sentire, e di guardare i suoi occhi a cuoricino battere all'impazzata, parlavamo sempre di ragazzi anche prima ma questa volta era diverso e se ne era accorta anche lei.
"e invece tu e Harry?" chiese ad un certo punto lasciandomi spiazzata. Ed ecco che tornava il nervosismo.
"io e Harry cosa?" chiesi facendo finta di niente.
"come cosa? c'è tensione tra di voi cos'é successo?" Chiese mettendosi seduta meglio per concentrarsi di piu sulla risposta. C'é odio non tensione.
"c'è disgusto, ecco cosa c'è, mi fa davvero schifo, quello che fa con le donne, come si comporta con loro e con i suoi amici, non c'è altro." dissi sbrigativa, non avevo davvero voglia di parlarne.
"mmm d'accordo." mi disse non convinta.
"comunque tra due giorni loro fanno il falò fuori dalla caverna e siamo invitate ci andiamo?" mi chiese implorante.
"certo, adoro i falò" dissi entusiasta.
"perfetto, allora lo scrivo a Lou" disse sognante, aspettava solo un pretesto per scrivergli. si sbragò sul letto con il telefono in mano sgambettando come una quattordicienne, era molto divertente osservarla.
"cosa ti ridi?" mi chiese allora vedendomi ridacchiare sotto i baffi.
"niente è che sei carina" dissi facendo l'aria da angelo e l'abbracciai dandole un bacio sulla guancia per poi tornare sul mio letto.
La storia del faló mi entusiasmava ma mi spaventava allo stesso tempo,li adoravo certo, ma tutto ció faceva parte di un altro periodo della mia vita, di un altra me che adesso era sparita, era stata distrutta. Sapevo come andavano queste cose, ragazzi intorno al fuoco con una chitarra in mano e un repertorio non troppo vario e tutti che cantavano felici mangiando caramelle e patatine. Ma io non potevo farlo, non potevo piú essere felice davvero, mi avevano tolto la felicitá.
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Insegnami Ad Amare
Fanfiction"Christine Bane" dissi tendendogli la mano. "Harry Syles" disse stringendola e con uno strattone mi avvicinó a lui. "Gemella? Per me rimarrai sempre Pulcino" mi sussurró all'orecchio per poi andarsene elegantemente tra la folla. "Tesoro sei fottuta"...