Proposta

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Mi infilai nel letto chiudendo gli occhi, tutto quello che stava succedendo non aveva senso, perché ora ero nel suo letto con l'ansia che sarebbe arrivato da un momento all'altro e non sapevo cosa aspettarmi.
"Pulcino?" Sussurró nel buio.
"Styles" sussurrai.
"Sei sexy quando mi chiami così sai?" Sussurró roco.
"Zitto Styles" sussurrai.
"Lo fai a posta vero?" Disse infilandosi sotto le coperte.
"Dormi qui?" Chiesi sorpresa.
"Beh è il mio letto" rispose abbracciandomi, al cottatto con il suo corpo mi irrigidii, era caldo ed era solo in boxer, merda.
"Cosa stai facendo?" Chiesi nel panico.
"Mi metto a dormire, mi sembra ovvio" disse stringendomi ancora di più ad suo corpo.
"Avevi detto che non avresti cercato di infilarti nelle mie mutande, hai fatto giurin giurello."
"Non sto cercando di infalarmi nelle tue mutande, sto solo cercando di dormire ma tu mi disturbi" disse strofinando il naso sul mio collo.
"Hai un buon odore" sbiascicó prima che il suo respiro divenne regolare.
Si era addormentato. I suoi riccioli cadevano sul cuscino e sulla mia spalla, i suoi occhi erano chiusi dolcemente con le ciglia che sfioravano le guance, mentre la sua bocca era dischiusa in un espressione di totale serenità. Mi addormentai con il suo viso stampato nella mente ed erano anni che non dormivo cosí bene.

I raggi del sole penetravano dalla finestra arrivando proprio dritti sul mio viso, mi rotolai per un attimo nel letto quando mi tornò in mwnte tutto quello che era successo la sera prima. allungai un braccio ma il letto era vuoto e freddo. Mi alzai a sedere e sul cuscino c'era un biglietto.
*questa cosa non si ripeterá più, i cattivi ragazzi spezzano il cuore delle brave ragazze*
Mi stava respingendo di nuovo. Sentii nascere l'irritazione, pensavo di essermi avvicinata a lui ma in realtá non era così, lui non faceva avvicinare nessuno.
Scesi le scale per andare in cucina a fare colazione ma Eleonor mi si paró davanto con le mani sui fianchi e tutta l'aria di non essere contenta.
"Si può sapere cosa ti dice il cervello?" esclamó furiosa.
"El ti prego parliamone dopo" dissi con la voce inpastata dal sonno, ero gia nervosa e non volevo litigare con lei.
"Oh no cara mia, ne parliamo ora!"
Niente l'avrebbe smossa, dovevo per forza parlarci.
"E va bene parliamo! Cosa c 'è?" Dissi esasperata.
"Cosa c'é?" Inizió indignata.
"Ieri sera sei entrata in questa casa completamente zuppa, senza dire niente a nessuno, senza rispondere a quando ti chiamavo, poi ti sei infilata nella stanza di Harry e mi hai cacciata via, ho assistito anche io a quello che é successo a mensa con il fratello e non gli aveva detto niente di male, non sapevo che cosa ti poteva fare!" Urló lei.
"Non mi ha fatto ninete!" Risposi io in tono piatto.
"E io cosa potevo saperne, ho dormito male tutta la notte, Louis é stato piú di due ore a dirmi che sarebbe andato tutto bene ma sono stata malissimo lo stesso" era davvero furiosa e mi dispiaceva, ero stata un egoista e avevo pensato solo a me.
"Lo so mi dispiace, ma dovevo parlarci" sussurrai mortificata.
"Parlarci? Cosa ci parli a fare con una persona del genere? É come parlare con il muro! Infatti ora cos'hai risolto? Un bel niente perchè sai cosa ha fatto questa mattina? É uscito e si é infilato nella macchina di una bella bionda per andare ad infrattarsi chissà dove" Stava urlando, era davvero furiosa.
" non mi importa" dissi convinta nascondendo la delusione che provai in quel momento.
"Io non voglio che qualcuno ti faccia soffire" disse abbracciandomi stretta.
"Non mi farà soffrire perché tra me e lui non c'é niente, siamo amici forse ma niente di più" sorrisi cercando di convincere me stessa.
" sicura?"
"Sicurissima"
"E per la cronaca siamo gia in ritardo per la lezione forza muovi le chiappe" strilló lei dandomi una pacca sul sedere.
Feci tutto in cinque minuti, nuovo rtecord mondiale e arrivai al corso apena in tempo.
Harry non c'era come sospettavo ma Samuel era li che mi aspettava e mi aveva anche tenuto il posto, che dolce.
"Grazie" sussurrai mettendomi seduta mentre il professore iniziava a spiegare.
Mi concentrai solo su quello che diceva lui, distraendomi ogni tanto quando la mano del ragazzo al mio fianco sfiorava la mia.

"Chrissy" mi chiamó mentre uscivamo dall aula.
"Ehi Sam!"
"Come mai in ritardo questa mattina?" Chiese sapendo che odiavo arrivare tardi.
"non mi sono svegliata, avevo levato la sveglia per sbaglio" mentii io.
"Senti, volevo chiederti un cosa" disse femandosi e facendomi fermare.
"Dimmi ti ascolto"
"Beh tu sei una ragazza bellissima, intelligiente, solare, simpatica, brillante e io non sono riuscito a trovarne un altra come te e non riesco a non pensarti...ti andrebbe di uscire con me?" Mi guardava negli occhi per cogliere qualche informazione sull esito della sua proposta ma penso che vide solo panico. Non me l'aspettavo di certo, lui era davvero un bel ragazzo e non pensavo si sarebbe interessato a me! Invece eccoci qui che mi stava chiedendo di uscire!
"Certo!" Risposi sorridendogli raggiante.
"Ti va bene questa sera?" Chiese ancora.
"Certo! Dove mi porti?"
"Sorpresa!" Fece lui mentre sorrideva visibilmente entusiasta della cosa.
"Adoro le sorprese ma ora ti odieró fino a quel momento perché sono troppo curiosa" dissi esasperata.
"Non importa, mi faró perdonare, ti passo a prendere alle sei e mezza!" Sussurrò dandomi un bacio sulla guancia e allontanandosi.
Ero così contenta, un ragazzo bellissimo mi aveva chiesto di uscire e mi aveva fatto una marea di complimenti! E tutto lo stesso giorno!! Non vedevo l'ora di raccontare tutto a El, sarebbe stata contentissima. Così mi precipitai alla mensa dove probabilmemte c'erano tutti.
Infatti eccoli tutti li, solito tavolo. Ele mi aveva lasciato il posto così mi stedetti salutando tutti cercando di contenere la mia felicità.
" cosa ti sorridi?" Chiese lei guardandomi meglio.
"Niente" feci la vaga.
"Christine Bane" disse severa.
"Samuel Nave mi ha chiesto di uscire!" Le dissi non riuscendomi più a trattenere.
"Samuel, quel Samuel?" Chiese iniziando a sorridere come una cretina.
"Si quanti Samuel conosci?"
"Beh è davvero un bel ragazzo" costatò lei felice.
"Ehi io sono qui!" Protestó Louis offeso.
"Tu sei stupendo tesoro" gli sorrise lei stampandogli un bacio sulle labbra.
"Gem non mi piace quel ragazzo" protestó Lou.
"Solo perché sei amico di Harry!" Affermai io spazientita, nessuno mi avrebbe rovinato l'appuntamento.
"A me piace" affermó invece Niall in mia difesa.
"Si" acconsentirono gli altri.
"Bene" fece Louis alzandosi da tavola e andandosene via visibilmente scosso. La sua ragazza gli andó dietro cercando di calmarlo e uscì baciandomi sulla guancia e minacciandomi che avrebbe scelto lei per me il vetstito.
"Siamo davvero contenti"
Affemó Liam
" sembra un bravo ragazzo e tu sei fantastica te lo meriti!" Continuó.
"Grazie ragazzi" gli sorrisi.

"Allora" disse Ele che era tornata a casa poco prima.
"Trucco" esclamó dirigendosi in bagno.
"El mi sono gia truccata! Mi serviva solo un consiglio per il vestito" dissi esasperata ma lei ormai gia aveva preso le redini della situazione.
"E quello sarebbe essere truccati? Tesoro tu non hai proprio la concezione del trucco!" Strillò lei dal bagno ridendo.
Avvilita la raggiunsi.
"Vieni qui faccio io" protestó. Mi applicó la matita nera sia all'interno dell'occhio, e sia a creare una striscia sopra la palpebra, aveva detto che serviva ad all'ungare l'occhio e che a me stava benissimo perché avevo gli occhi da gatta, bah, applicó l ombretto di un marrone chiaro sfumandolo con una tonalitá piú scura, mascara e infine un filo di rossetto rosso.
"Non ti faccio uscire setnza rossetto" aveva detto.
" ora tocca al vestito!" Esclamó.
"Pensavo per un jeans" dissi timidamente preparandomi ad un netto no.
"Ma sei matta?! Vestito, vestito e vestito!"
" fa freddo"
" e noi ci mettiamo le calze nere" disse come se fosse ovvio, per me tutto quello non era ovvio!!.
" va bene" era inutile discutere.
Scrutó il suo armadio per cinque minuqti buoni quando i suoi occhi si illuminarono.
"Questo" disse porgendomo un vestito. Era di un rosso scuro, come il colore dei suoi capelli stetto in vita ma piu morbido sotto, era davvero magnifico, mi sono sentita davvero bella in quel momento.
"Sei stupenda" mi sussurrò lei quasi commossa.
"Grazie" arrossii io.
"Senti Ele volevo chiedertelo anche prima, cosa é successo con Lou?" Dissi timidamente.
"Niente, è solo che lui si fida cecamente di Harry e quindi non gli va a genio Samuel, Styles gli avrà detto qualche stronzata per convincerlo" affermó lei noncurante.
Chissà perché Harry ce l'aveva così tanto con il fratello.
Bussarono alla porta e il mio accompagnatore entró in tutto il suo splendore, indossava jeans e un camicia bianca, era davvero bellissimo.
"Sei stupenda" affermò guardandomi.
"Lo sei anche tu" ammisi arrossendo.
"Vogliamo andare?" Mi domandò porgendomi il bracio che accettai. Salutammo Eleonor e ci diriggemmo alla sua macchina,una stupenda Audi nella quale mi fece entrare.
"Prima di partire devi bendarti Chrissy, é tutto una sorpresa!" Sussurró posandomi una benda sugli occhi e legandola dietro la testa. Da quel momento solo buio.

Insegnami Ad AmareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora