Lo guardai stupefatta per un secondo. Lui era li sorridente, come se non fosse successo nulla solo qualche ora prima, iniziai a dubitare della sua memoria.
"Lasciami" cercai di divincolarmi.
"Ok" fece lui lasciandomi mentre io iniziai a cadere di nuovo ma lui mi riprese a pochi centimetri da terra.
"Preferisci cadere?" Chiese divertito.
Non c'era davvero nulla di divertente.
"Ok,grazie, mi hai tirato su, ora lasciami in pace" dissi freddamente.
"Di solito non sei cosí fredda" disse maliziosamente mentre con un braccio mi strinse a se.
"Ah no?" Chiesi fingendo di stare al gioco e avvicinandomi di piú a lui.
"No" sussurró. Ma il suono gli morí in gola perché prontamente gli avevo sferrato una ginocchiata sui gioielli di famiglia. Ero davvero fiera di me stessa, una ginocchiata perfetta nel punto giusto, se la meritava tutta.
Lo lasciai li a contorcersi dal dolore mentre tornata da Samuel mi misi a ballare sensualmente su di lui.La musica era altissima e la massa di corpi si muoveva sinuosamente a ritmo, i ragazzi ballavano tra di loro cercando ogni tanto di rimorchiare qualche ragazza mentre Louis aveva occhi solo per la mia amica.
"Fratellino" sentì una voce che mi fece voltare di scatto. Lui era li con il suo perfetto sorriso e i ricci che si muovevano ad ogni suoi passo, ma non era solo, infatti attaccata a lui come una cozza c'era un oca biondo platino che non vedeva l'ora di vedere cosa c'era nei suoi pantaloni.
"Nave" disse lui guardando peró nella mia direzione.
"Cosa ci fai qui Harry" chiesi freddamente.
"Oh cerco di divertirmi anche se poco fa una ragazza con un caratterino davvero pessimo mi ha dato una ginocchiata nelle palle davvero niente male!" Disse guardando il fratello.
"Forse non gli interessi fratello" disse Samuel ridendo.
"Oh no le interesso, le interesso, e ti dirò di più" disse avvicinandosi al suo orecchio.
"Quella ragazza sarà mia...e quando lo sarà, sentirla gridare il mio nome sarà un fottutissimo piacere" disse tra i denti marcando le ultime parole. Oh Merda.
"Harry balliamo" sbiascicó la ragazza portandomi via dai miei pensieri decisamente troppo erotici per quel momento.
"Certo" disse iniziando a strusciarsi alla ragazza che a sua volta non riusciva a non toccarlo. Io tornai a ballare con Samuel e a muovermi più sensualmente che potevo muovendo i fianchi e le spalle. Harry si posizionó proprio dietro di me dandomi le spalle e mentre ballava la sua mano scivolava continuamente sul mio sedere accarezzandolo delicatamente, il suo tocco era davvero delicato e....Stavo pensando al tocco delle sue dita?! No, no, no era tutto sbagliato!! Che diamine credeva di fare?! Ecco i pensieri che dovevo avere, solo così. Mi spostai continuando a ballare per non far capire a Samuel quello che stava succedendo, sarebbe successo il finimondo altrimenti.La musica alta mi rimbombava nelle orecchie mentre ormai il mio cervello non capiva più niente, e il mio corpo si muoveva da solo. I miei movimenti erano sinuosi, tali che da sobria non sarei mai riuscita a farli. Samuel mi baciava il collo e mi metteva le mani sui fianchi assecondando i miei movimenti.e steingendosi a me. Andai a ballare un po con Eleonor che si muoveva agitando le braccia. Vidi Harry che aveva intrappolato la biondina di prima al muro e ora si stavano decisamente divertendomentre lei gli passava le mani tra i ricci. Come sarebbe bello passare le dita tra quei ricci e... Merda. Disgustata dai miei stessi pensieri e dalla scena ripresi a ballare cercando di non pensarci.Non passó molto tempo che un ragazzo ubriaco mi prese per i fianchi iniziando a muoverli troppo vicini al mio sedere, cercai di divincolarmi quando una mano mi afferró il polso e un pugno passó a pochi centimetri dalla mia faccia andando a colpire prioprio il naso del ragazzo che cadde a terra mentre io venivo catapultata tra le braccia possenti di Harry che mi tenevano a se come fossi una cosa da proteggere. Le sue pozze verdi erano fisse su di me aspettando che dicessi qualcosa, aspettando che facessi qualcosa, ma io non volevo fare niente, io non riuscivo a fare niente, nessuna parte del mio corpo rispondeva ai miei comandi. L espressione preoccupata si addolci mentre io non riuscivo a staccare gli occhi da lui.
"Pulcino mi sciupi cosí" disse maliziosamente.
"Sta zitto Styles" risposi quando il mio cervello riprese a funzionare.
"Oh Pulcino" disse steingendimi ancora di piú facendomi sentire ogni punto del suo corpo.
"Ehi Harry Grazie!" Disse Samule mentre Harry mi teneva ancora tra le braccia.
"Grazie" farfugliai prima di cercare di divincolarmi dalla sua stretta, era piuttosto imbarazzante. Riprendemmo a ballare ma i troppi drink adesso stavano avendo il loro effetto più brutto, dovevo andare in bagno.
Avvisai tutti e mi diressi nel luogo che più odiavo nelle discoteche perché era sempre pieno di fila.
Aspettai dieci minuti buoni prima di poter entrare nel bagno ma appena fuori qualcuno mi inchiodó al muro.
"Ora tu vieni con me". Non riuscirei a confondere la sua voce con quella si nessun altro, così profonda e sexy, così in grado di farti sciogliere. Non feci peró neanche in tempo a realizzare che gia mi aveva preso la mano e mi trascinava con se fuori.
"Harry" ansimai cercando di stargli dietro.
"Oh Pulcino se inizi gié così" disse tra i denti continuando a camminare. Fuori dal locale mi condusse davanti alla sua macchina. Cosa aveva in mente? Mi bloccó entrambe le braccia con una mano e io cercai di divincolarmi ma ovviamente senza successo, mi prese il cellulare dalla tasca.
"Sto mandando un messaggio a Samuel e Eleonor, gli ho scritto che vai a casa perché non ti senti bene e che hai chiamato un taxi che é gia arrivato." Cosa? Ma era impazzito?
"Cosa ti dice il cervello" urlai.
"Senti, smettila di urlare o qualcuno potrebbe pensare male " disse lui guardandosi intorno.
"Ed é quello che sto pensando io, mi trascini fuori, mandi un messaggio ai miei amici per dirgli un emerita stronzata e io non so neanche che sta succedendo." Urlai di nuovo.
"Io non voglio farti del male ma devi venire con me" disse prrendendomi come un sacco di patate e sistemandomi nell auto.
Non potevo uscire, aveva chiuso le portiere perciò rimasi ferma li ad osservare la strada mentre lui guidavza di fretta.
Eravamo alla caverna. Mi aprí lo sportello e sempre tenendomi per mano mi condusse dentro e poi sulle scale fino ad arrivare alla sua stanza. Chiuse la porta e mi ci sbatte sopra premendo il suo corpo contro il mio e inizando a lasciare piccoli baci lungo il mio collo, chiusi gli occhi, i suoi baci mi provocarono brividi leggeri in tutto il corpo e non riuscivo ad inpedire al mio corpo di muoversi. Passava la lingua lungo il collo per poi riprendere con i baci. Mi stava facendo impazzire. Tutta la rabba che provavo nei suoi confronti si era disciolta come una nube di fumo nel vento
"Styles" gemetti.
"Oh Pulcino allora li fai a posta" disse mentre dolcemente spostava la sua splendida bocca dal collo alle mie labbra che risposero lente al bacio. Passó la lingua sul mio labbro inferiore intensificandolo e quando dischiusi le labbra per dare libero accesso alla sua lingua lui si spinse ancora di più sul mio corpo. Mi accarezzava i fianchi mentre io gli passavo le dita lungo la schiena per poi infilarle tra i suoi ricci morbidissimi e strattonare leggermente in dietro facendogli uscire un suono gurrurale davvero Sexy. Mi pese da sotto le cosce e io allacciai le gambe intorno ai suoi fianchi mentre lui mi adagiava sul letto.
"Tu mi vuoi morto" sussurró sulle mie labbra riprendendomi a baciare con una passione sfrenata. Con mai tremanti e nervose gli sfilai la maglia dalla testa lasciando in suo fisico stupendo in bella mostra con tutti i suoi tatuaggi a decorarne la pelle. Gli accarezzai la schiena e i muscoli guizzavano ad ogni suo movimento. Inarcai la schiena quando lui riprese a torturarmi sul collo. Gemevo e non riuscivo a controllarmi, i miei fianchi si muovevano da soli e io non sapevo neanche cosa stavo facendo.
"Cazzo Piccola" gemette quando i miei gianchi sfiorarono i suoi fiondandosi di nuovo tra le mie labbra.
"Vorrei tanto entrare dentro di te..." disse senza staccare le labbra dalle mie provocandomi in fremito.
"E farti venire urlando il mio nome" disse ancora provocando una contrazione di alcuni muscoli dei quali neanche sapevo l'esistenza.
Tutto quello che diceva suonava così erotico, così sexy e io oro intrappolata da lui, da quelle parole, dai suoi movimenti, dalle sue labbra e dai suoi magnifici occhi di smeraldo.
"Non fermarti Styles" sussurrai mentre lui mi baciava il collo. Oh mio dio... l ho detto davvero, dovevo solo pensarlo ma in realtà l avevo detto a voce alta, merda.
I suoi occhi si spalancarono per la sorpresa e si fermò di colpo.
"No, no, no, no!" Disse allontanandosi da me e iniziando a girare per la stanza.
"Non va per niente bene" disse ancora, parlava piú da solo che con me.
"Io non vado bene per te" disse guardandomi negli occhi.
Ero rimasta impietrita a guardarlo e non credevo alle mie orecchie, lui non andava bene per me? Allora perché mi aveva portato qui... Mi tornarono in mente le parole di qualche ora prima... Mi diverto a darti il tormento. Non ci volevo credere.
"Perché mi hai portata qui allora." Chiesi sottovoce.
"Beh lo dentro quel ragazzo ti stava toccando, e tutti ti stavano spogliando con gli occhi e poi Samuel ti guardava in quel modo, e ti toccava... Io non voglio che qualcuno ti tocchi" Disse marcando l ultima frase.
Era davvero impossibile capirci qualcosa con questo ragazzo...

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Insegnami Ad Amare
Fanfiction"Christine Bane" dissi tendendogli la mano. "Harry Syles" disse stringendola e con uno strattone mi avvicinó a lui. "Gemella? Per me rimarrai sempre Pulcino" mi sussurró all'orecchio per poi andarsene elegantemente tra la folla. "Tesoro sei fottuta"...