Andai alla mensa dove i ragazzi e Eleonor già erano seduti. Ele mi aveva tenuto il posto e non vedevo l'ora di sapere cosa era successo tra lei e Louis la sera prima. Salutai tutti con un bacio al volo che ogniuno prese e si stampò sulla guancia. C'erano tutti, tranne ovviamente Harry, meglio così, non volevo vederlo dopo la figuraccia che mi aveva fatto fare il mio primo giorno di corso e dopo come mi aveva trattato, come una bambina, come un oggetto, come un suo oggetto ma io non ero sua! Non ero sua assolutamente!
"Allora?" Chiesi alla mia amica mentre gli altri chiacchieravano tra di loro, ero davvero curiosa, tutta quell'attesa era un supplizio per me e lei lo sapeva. Rimase un pó in silenzio ma poi scoppió.
"Mi ha portato in un ristorante davvero carino non lontano da qui!" Iniziò a dire con gli occhi a cuoricino quando Lou la strinse di nuovo a se.
"Dai tesoro sto parlando con la mia amica non vedi?" disse divincolandosi e stampandogli un bacio sulle labbra per poi voltarsi di nuovo verso di me.
"Donne" sospiró Tomlinson alzando gli occhi al cielo.
"Diabete!" Affermai io ridendo.
"Zitta e fammi continuare!" Ribadí lei dandomi uno schiaffo sul braccio.
"Allora" continuò
"Abbiamo mangiato benissimo e mi ha tenuto per mano tutta la sera, poi con la macchina mi ha portata ad un parco e abbiamo passeggiato tenendoci per mano e ci siamo baciati sotto le stelle, è stato cosí romantico" sospiró lei.
"Si ma dopo?" Chiesi maliziosamente perché volevo arrivare alla parte piccante.
"Dopo niente siamo tornati da lui e ci siamo addormentati abbracciati"
"E quindi niente..?" Chiesi delusa ma sollevata.
"Niente, te l ho detto che era un gentiluomo, ha detto quando sarò pronta."
Erano fottutamente sdolcinati, non riuscivano a starsi lontano un secondo, continuavano a baciarsi, a sfiorarsi, peró erano davvero carini insieme.
"Chris, ma cosa é successo oggi alla lezione con il professor River?" Chiese Zayn quando avevo quuasi finito il pranzo. Le notizie correvano veloci da queste parti.
"Harry ha avuto il suo solito comportamento da Harry" Dissi sbrigativa. Avevo come la sensazione che nessuno sapesse di Samuel e se Harry non l'aveva detto a nessuno, di certo non l'avrei detto io ma sicuramente tutto sarebbe venuto a galla prima o poi. Purtroppo tutto ció sarebbe avvenuto prima del previsto.
"Chrissy" disse una voce dietro le spalle facendomi voltare. Era lui, Samuel. Mi agitai sulla sedia, era davvero bellissimo e arrossii visibilmente.
"Ehi Sam" dissi salutandolo con la mano. Con mia enorme sopresa mia e di tutti lui si chinò per baciarmi sulla guancia, cosa che mi fece decisamente arrossire e in tutta sinceritá mi infastidì un pò, eravamo davanti a tutti e ci eravamo appena conosciuti.
"Ragazzi lui é Samule Nave" dissi ai ragazzi che mi guardavano ad occhi sbarrati. Era il momento della verità, scrutai i loro visi in cerca di una qualche reazione e la trovai. Louis sapeva, aveva sbarrato gli occhi appena aveva sentito il nome e aveva distolto lo sguardo, forse era per questo che erano così legati quei due.
"Piacere ragazzi!" Disse gentilemente sedendosi accanto a me.
"Loro sono Eleonor, Louis, Zayn, Niall e Liam" gli spiegai indicandoli.
"Siamo i suoi migliori amici" spiegò Louis come a marcare il territorio.
"Ah ok" Disse lui sorridendo ma capendo la minaccia.
Parlammo tutti insieme per molto tempo, i ragazzi fecero molte domande al nuovo arrivato che rispose sempre in modo gentile e a volte spiritoso. Lo fecero sentire subito a suo agio, tutti tranne Tomlinson che rimase molto in silenzio guardando torvo sia lui che me. Ora pure lui si era schierato contro di me che bellezza.
"Gemella?" Mi chiamó Liam.
"Dimmi."
" ma sai se il nostro caro Styles viene a pranzo con noi?" A quelle parole sbarrai gli occhi, merda, la veritá sarebbe venuta a galla troppo presto e anche Lou se n'era accorto perché si stava per strozzare con l'acqua.
"Ma quindi voi conoscete il mio fratellino" rispose Samuel prima che potessi impedirglielo. Guardai la reazione degli altri ed avevano tutti la stessa faccia sbalordita.
"Fratellino?" Chiese Zayn facendo la domanda che turbinava nella testa di tutti.
"Harry" disse lui tranquillo.
"A quanto pare nessuno sa della mia esistenza" disse alzando le spalle e tornando al suo piatto non curante di tutti gli occhi che aveva puntato addosso. Non passò Molto tempo che una voce ringhió alle nostre spalle.
"Tu? Ancora?". La sua voce l avrei riconosciuto tra mille, una voce che faceva ruggire la parte piú intima e oscura di me, una parte che neanche io conoscevo.
Tutti si voltarono a guardarlo.
"Harry" apostrofò Niall tra il sorpreso e il deluso ma lui non ci fece neanche caso, fissava Samuel con uno sguardo truce, sembrava volesse ucciderlo.
"Ehi fratellino" disse Samuel voltandosi a guardarlo sorridente, lui sembrava felice di vederlo. Harry sbarrò gli occhi, forse perché l'aveva detto davanti a tutti gli altri, non avrebbe dovuto probabilmente.
"Glielo hai detto!" Ringhiò di nuovo questa volta con piú rabbia e serrando i punghi fino a far diventare bianche le nocche.
"Beh mi dispiace non sapevo che il fatto che tu abbia un fratello qui fosse segreta" disse Sam.
"Vieni fuori immediatamente!" Sputò. Non l'avevo mai visto così furioso, cosa c'era tra quei due?!
"No grazie, sto tanto bene qui, i tuoi amici sono davvero simpatici" disse sorridendo.
A quelle parole Harry non si contenne più, lo prese per il collo del maglione e lo sbatté alla prima colonna che trovó, negli occhi di Harry si leggeva solo odio, puro odio, invece in quelli del fratello c'era, divertimento? Forse era abituato a queste reazioni visto ciò che mi aveva raccontato. Qualcuno strilló e tutta la mensa si voltò dalla nostra parte. Io smisi di respirare e non riuscivo a stavvare gli occhi da quelli di Harry, la collera li aveva resi verde scuro, intenso.
I loro visi erano talmente vicini che i nasi si toccavano.
"Devi lasciarmi stare! Devi lasciar stare tutti quanti!" Ringhiò Harry.
"Dai, fallo Fratellino, vuoi finire di nuovo in prigione?" Disse serio Sam.
A quelle parole Harry caricó il pugno e molte ragazze cacciarono un grido, perciò non riuscì a capire cosa Sam gli avesse detto ma Harry incontró i miei occhi e nel suo volto c'era collera aveva lasciato il posto alla disperazine, rimasi impietrita da quello sguardo. Lasciò il fratello che cadde a terra e se ne andò senza aggiungere altro.
"Sam" chiamai correndo da lui per aiutarlo ad alzarsi.
"Tranquilla Chrissy, é tutto ok, ci sono abituato"
I ragazzi arrivarono per sapere bene cos'era successo, tutti tranne Lou che aveva seguito Harry fuori, ero un pó in pensiero per lui, se Harry gli avesse fatto del male? Non volevo pensarci.
"Ti ha fatto male?" Chiesi davvero preoccupata.
"Non più del solito" sorrise.
Quelle parole mi fecero male, non più del solito, chissá cosa gli faceva quando vivevano sotto lo stesso tetto.
"Ora devo andare Chrissy, ma stai lontana da lui, é pericoloso" disse serio tenendomi il viso tra le mani.
"Ok" risposi guardandolo negli occhi.
Tornai a passo veloce in stanza mentre Eleonor cercava di stare al mio passo.
"Vuoi andare più piano?" Mi gridó dietro.
"Non ci riesco, sono troppo nervosa, prima in classe ora questo! Ma di cosa é capace quel ragazzo!" Gridai di rimando.
"Senti" fece peendendomi per un braccio e facendomi voltare verso di lei.
"Louis si fida di lui e il mi fido di Lou ma devo ammettere che in Harry c'é qualcosa di strano" disse con più calma.
"Lo so" risposi.
"Ma qualsiasi cosa sia, non voglio avere niente a che farci" aggiunsi ricominciando a camminare.
Entrai nella stanza e mi sbragai sul letto, il primo giorno era stato un inferno e speravo che non sarebbe andata così ogni singolo giorno.
Bussarono alla porta e mandai ad aprire la mia compagna di stanza perché non avevo la minima voglia di alzarmi da quel letto.
"Pulcino" la sua voce era un sussurro roco e diserato ma non mi sarei fatta ingannare.
"Esci fuori dalla mia stanza Styles" dissi in tono autoritario e fermo.
"Devo parlare con te" disse ancora insistente.
"Ma si dia il caso che io non voglia parlare" dissi con ancora piú fermezza.
"Beh almeno ascoltami" disse disperato. Rimasi in silenzio.
"Samuel non é chi dice di essere" disse cercando di convincermi.
"Ah no? Quindi non é il tuo fratellastro?" Dissi io iniziandomi ad infuriare.
" si lo é ma..." inizió ma non volevo starlo ad ascoltare, aveva mentito a tutti.
"Allora sei te quello che ha mentito, sei te quello che non é chi dice di essere, sei te quello lo ha quasi picchiato, sei te quello che ha fatto una scenata davanti alla classe mettendomi in imbarazzo, sei te quello che si é portato via quella ragazza dalla lezione probabilmente per scopartela senza un minimo di dignitá in qualche bagno!" Ad ogni parola mi ritrovai ad urlare sempre di più in preda alla collera.
"Cazzo" Ringhiò sferrando un pugno al muro e uscendo sbattendo la porta.
Avevo il respiro affannoso e mi sentivo libera ma oltre a quello c'era un altra sensazione, alla bocca dello stomaco. Il vuoto.
STAI LEGGENDO
Insegnami Ad Amare
Fanfiction"Christine Bane" dissi tendendogli la mano. "Harry Syles" disse stringendola e con uno strattone mi avvicinó a lui. "Gemella? Per me rimarrai sempre Pulcino" mi sussurró all'orecchio per poi andarsene elegantemente tra la folla. "Tesoro sei fottuta"...