I suoi occhi verdi mi bloccarono davanti alla porta e senza neanche capire come ce lo avevo addosso.
"Che cazzo ti ha fatto?!" Urlava. Aveva uno sguardo che non avevo mai visto, furioso, i suoi occhi erano diventati di un verde così scuro che non sembravano neanche piú i suoi e sul viso aveva una smorifia quasi feroce. Mi aveva bloccato i polsi alla porta e mi stava facendo male, soprattutto sul polso fasciato ma lui era così concentrato su quello che mi avrebbe potuto fare Samue che non si accorgeva di stringere troppo forte.
"Ahia" sussurrai ma lui non ascoltava.
"Dimmi che cazzo ti ha fatto!" Continuava ad urlare e io ero impietrita sulla porta. I suoi occhi verdi infuocati dalla rabbia scioglievano i miei di ghiaccio.
"Lasciala stare!" Urlava Eleonor cercando di mandare via Harry senza successo.
"restane fuori tu!" Le urló lui sempre piú furioso.
Nessuno poteva trattare cosí la mia migliore amica, lei stava solo cercando di difendermi e lui l'aveva aggredita in quel modo mi stava mandando su tutte le furie.
"Stai zitto e non parlarle in questo modo!" Urlai
"E lasciami le braccia che mi stai facendo male!" Continuai ad urlare e lui mi lasció immediatamente iniziando a camminare avanti e indietro a grandi falcate per la stanza. Volevo peró che Eleonor andasse via perchè avevo paura per lei, non sapevo come avrebbe reagito Harry ma ero sicura che non mi avrebbe fatto del male, ero sicura di poterlo gestire.
"El va da Louis qui me la cavo da sola che é meglio" le dissi sorridendole per tranquillizzarla.
"Non credo proprio!" Urló lei.
"El fai come ti dico per favore, é meglio" sussurrai.
"Se solo ti tocca un'altra volta quello stronzo gli strappo le mani a morsi!" Urlò lei in modo che anche lui la sentisse prima di uscire sbattendo la porta.
Le sue minacce mi facevano sempre morire, ma in quel momento non c era niente da ridere. Volevo sapere perché Harry si comportava in quel modo.
"Dimmi cosa cazzo ti ha fatto Chris!" Urlò lui ma leggermente più calmo.
"Prima di tutto ora ti calmi" urlai io.
"Come posso calmarmi?" Urló continuando a fare avanti e indietro.
"Se solo ti ha sfiorato con un dito io...io.." disse in tono disperato sedendosi sul letto e passandosi le mani tra i capelli.
Non mi guardava, guardava per terra con il respiro accellerato e lo sguardo disperato di chi vuole solo sapere la veritá.
"Harry" sussurrai avvicinandomi a lui.
"Dimmi solo se ti ha toccata, ti prego, sto impazzendo" disse disperato alzando lo sguardo per legarlo ai miei occhi. nei suoi lessi una profonda tristezza, disperazione, paura, terrore, non volevo vederlo così, volevo vedere i suoi occhi sprizzare gioia, il suo sorriso malizioso allargarsi sul suo viso e creare quelle dolci fossette.
"Harry" sussurrai di nuovo accucciandomi di fronto a lui in modo che il suo viso sia proprio davanti al mio.
"Non mi ha toccata" sussurrai guardandolo negli occhi cercando di fargli capire che era la verità.
"Lui non..." sussurró lui non capendo.
"No Harry, non l'ha fatto, probabilmente l'avrebbe fatto se io non lo avessi fermato, ma l ho fermato perché non volevo" vidi i suoi pugni stringersi e poi rilassarsi di nuovo appena ebbi terminato la frase.
"Tu non hai voluto...?" Mi chiese mentre i suoi occhi si schiarirono tornando al verde originale.
"No Harry, non ho voluto" sussurrai.Non so come ma in un secondo mi ritrovai con la schiena sul letto e le sue labbra che dolcemente accarezzavano le mie.
O mio dio cosa stava succedendo?! Spalacai gli occhi per la sorpresa ma li richiusi subito travolta dalla sensazione che mi davano le sue labbra morbide.
Il bacio si fece più insistente, disperato, come se non avesse aspettato altro per tanto tempo, c'era sollievo, disperazione, paura, timore... Come poteva un semplice ragazzo provare tutte quelle cose?!
Le sue mani mi sfioravano i fianchi infilandosi poi sotto la maglietta sfiorando la mia pelle e provocandomi forti brividi lungo tutto il corpo.
"Fermami" sussurró sulle mie labbra. Fermarlo? Perché? Io non volevo si fermasse.
Il mio silenzio lo incoraggio e fece scivolare la lingua nella mia bocca iniziando una danza che mi stava mandando in estasi.
Le sue dita tracciavano cerchi sulle mie anche facendole scivolare ogni volta più in basso.
"Ti prego fermai" sussurró di nuovo disperatamente passando dalle mie labbra al mio collo facendomi uscire un gemito strozzato appena le sue labbra sfiorarono la mia pelle. Ma io timasi in silenzio di nuovo. Il cervello non era connesso e il suo tocco era cosí delicato, e il suo bacio cosí disperato, non volevo di fermasse.
Armeggió velocemente con il bottone dei miei jeans mentre le sue labbra continuavano a baciare delicatamente ma in modo cosí disperato. Sospirai lievemente con il cuore a mille e il fiato corto, non riuscivo a respirare neanche stessi correndo la maratona.
"Dio, Pulcini Fermami" disse disperatamente tornando alle mie labbra e infilando la mano nei miei Jeans accarezzando delicatamente la parte più intima di me. Uno strano piacere mi avvolse facendomi inarcare la schiena e gettare la testa indietro mentre lui continuava a descrivere piccoli cerchi sopra le mie mutandine.
Le scostò leggermente e quando la sua pelle sfiorò la mia sentii i miscoli del ventre contrarsi e i miei fianchi, come spinti di volontà propria, spingersi verso la sua mano mentre io sussurrai il suo nome.
Lo sentivo ansimare debolmente e sentivo il suo cuore martellare come se avesse voluto uscire dal petto proprio come stava facendo il mio. Il piacere mi stava invadendo completamente quando lui infiló lentamente un dito nella parte più intima di me.
"Harry" gemetti gettando la testa inditro mentre le sue labbra non lasciavano mai il mio corpo. Lo sentivo agitarsi, fremere mentre il suo dito si muoveva lentamente dentro e fuori da me. Assecondavo il movimento con i fianchi finché non riuscii piú a muovermi, le gambe tremavano e una sensazione stranamente piacevole dal ventre si stava diffondendo il tutto il corpo. Avevo il respiro spezzato e tremavo mentre venni gettando la testa indietro e gridando il suo nome. Non riuscivo a respirare o ad aprire gli occhi, mi sentivo cosí stanca e indolenzita che faticavo anche solo a respirare ma Harry non era più accanto a me."Perché non mi hai fermato?" Urlò arrabbiato in mezzo alla stanza passandosi di continuo la mano tra i ricci.
Il mio cervello era ancora spento quindi ci misi un po prima di focalizzare la sua domanda e trovare una risposta che non avevo neanche io. Perché non lo avevo fermato? Ottima domanda.
"Io..." sussurrai senza saper dire altro.
"Avresti dovuto fermarmi!" Urló facendo avanti e indietro.
É tutto un casino adesso, tu dovevi fermarmi, questo non sarebbe dovuto succedere." Non riuscivo a capire se parlava con se stesso o con me.
Si era pentito di ció che era successo? Voleva che lo avessi fermato? forse é meglio per tutti se lo avessi fatto ma io sono una stupida e non volevo che si fermasse. Il suo tocco era così delicato e le sue labbra così morbide
"Non volevo che ti fermassi" feci in un sussurro appena udibile sorprendendomi di me stessa visto che c'avevo davvero detto ad alta voce.
"Cosa?"
"Ho detto che non volevo che tu ti fermassi!" Gli urlai addosso arrabbiata perché mi stava facendo capire che tutto ció che era appena successo non sarebbe sovuto succedere, era tutto un errore, io ero un fottuttissimo errore.
"Ma dovevi, dovevi fermarmi, dovevi dirmi basta" strilló lui visibilmente infuriato
"Io non sono il ragazzo che tu vuoi! Io non sono il tipo da relazione, io ti farei soffire, io ti farei star male, tu meriti qualcuno che ti ami e io non sono in grado di amare, io..." sussurró girando per la stanza passandosi nervosamente la mano tra i capelli, diventando poi stranamente serio.
"Non succederá mai più" disse voltandomi le spalle e uscendo dalla porta senza aggiungere altro.
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Insegnami Ad Amare
Fanfiction"Christine Bane" dissi tendendogli la mano. "Harry Syles" disse stringendola e con uno strattone mi avvicinó a lui. "Gemella? Per me rimarrai sempre Pulcino" mi sussurró all'orecchio per poi andarsene elegantemente tra la folla. "Tesoro sei fottuta"...