-Sto arrivando.
Il messaggio di Eleonor mi arrivò immediatamente in risposta. Si poteva desiderare un amica migliore?! Io non credo.
Mi accocolai sul letto abbracciando il cuscini in attesa dell arrivo dell unica persona in grado di fermare la mia commiserazione.
Le parole di quelle ragazze, erano vere, lo sapervo, avevo il dubbio che Harry fosse andato con chissà quante altre ragazze durante la mia assenza ma sentirselo dire era come ricevere un pugno in piena faccia e non essere in grado di rispondere al colpo.
Rivedevo le loro immagini, alte, magre, forme ben in mostra, tutto il contrario di me, aveva ragione Lavanda a chiedersi perché avesse speso tanto tempo dietro a me, neanche io me ne capacitavo, ma era solo un amicizia la nostra, un amicizia che solo da una parte era sfociata in qualcos'altro che ancora non sapevo ben definire.
Dovevo mettere le distanze, dovevo evitarlo, allontanarmi da lui prima di rimanere davvero bruciata dal fuoco della sua fiamma. Ci potevo riuscire.
La porta si aprì di scatto facendomi trasalire e facendo entrare un Eleonor completamente infuriata.
"Cosa ha fatto lo stronzo?" Strillò con disprezzo.
"Lo stronzo." Risposi io in una risata amara.
" Io lo ammazzo davvero questa volta, voglio la sua testa su un piatto d argento." Continuava a ripetere furiosa facendo avanti e indietro per la stanza, e il bello é che ancora non sapeva niente.
"L abbiamo fatto." Dissi d'un fiato interrompendo il suo piano per come ucciderlo.
" Cosa?" Eleonor aveva spalancato gli occhi per la sorpresa. Ecco, amica mia, non ero più casta e pura.
" Hai sentito bene, per favore non farmelo ripetere." Dissi accasciandomo sul letto disperata.
"E come è stato?" Chiese curiosa sedendosi accanto a me.
"Perfetto." Cominciai io.
"Fin quando non sono arrivata qui." Risi amaramente.
" Smettila con gli enigmi e dimmi quello che è successo!" Sbraitó El alzandosi di nuovo.
"Stavo tornando a casa e ho incontrato Lavanda e una sua amica, ti ricordi di Lavanda?" Iniziai.
"L oca bionda che aveva portato sulla neve?" Chiese lei.
"Si proprio lei, comunque mi hanno detto che io ero solo la nuova puttanella di Harry e che loro c erando andare a letto mentre io ero via, la sua amica aveva anche delle foto." Protestai triste.
"Ah" fece lei rattristandosi per un secondo.
Dopo un minuto di silenzio totale in cui io rimuginavo su quelle parole lei si alzó di scatto e prese la giacca.
"Dove vai?" Strillai prima che uscisse dalla porta.
" Lo vado ad uccidere, se permetti, nessuno tratta in questo modo la mia migliore amica, soprattutto uno stronzo egocetntrico che non sa tenersi il suo coso nei pantaloni per più di cinque minuti." Strillò.
"No, tu non vai da nessuna parte!" Protestai.
"Perché scusa, hai visto come ti ha trattata?!" Chiese indignata.
"L ho visto, ma non voglio più avere niente a che fare con lui, lo eviterò cercando così di dimenticare tutto quanto, non voglio fare scenate, non voglio fargli capire che per me significa più di quello che do a vedere. È successo, bene, non succederà più. La prossima volta starò più attenta" Le spiegai risedendomi sul letto per riabbracciare di nuovo il cuscino.
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Insegnami Ad Amare
Fanfiction"Christine Bane" dissi tendendogli la mano. "Harry Syles" disse stringendola e con uno strattone mi avvicinó a lui. "Gemella? Per me rimarrai sempre Pulcino" mi sussurró all'orecchio per poi andarsene elegantemente tra la folla. "Tesoro sei fottuta"...