Ore 4:30
Sono sveglia gia da mezz'ora, ho gli occhi ancora appiccicati la voce impastata di sonno , e sto preparando le ultime cose. Tra 1 ora andremo all'aeroporto e prenderemo l'aereo.
Il volo dura solo 1 ora,quindi arriveremo per le 8.
"Buongiorno tesoro." mio papa aveva la voce allegra anche di prima mattina.
MA COSA SEI? LA FATA TURCHINA?
"Buongiorno" mi dirigevo verso il bagno per lavarmi la faccia.
Mi incamminai verso la cucina, davanti a me mi vidi una pasta al cioccolato
"Vuoi?" Chiese mio padre assonnato
"No grazie,alle 4 di notte non ho fame.." Fece spallucce e se la mangio lui con gusto
COME SI FA A MANGIARE UNA PASTA ALLE 4 DI NOTTE? IO NON HO FAME NEL BEL MEZZO DELLA NOTTE.
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Ore 6:50
Sono sull'aereo comoda comoda, sembra una sauna qua dentro. per fortuna ce il regolatore di aria condizionata. Siamo partiti da 20 minuti, la pressione è cosi fastidiosa.
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Ore 8:30
"Sono arrivati Giuseppe!" Gridava mia nonna dalla finestra.
Si apri il cancello per entrare nella "villa"
"Ciao Mamma" mio padre l'abbraccio
"Ciao tesoro" si stacco dall'abbraccio e guardo me "ciao Beatrice" non mi abbraccio e non mi diede nessun bacio. Ci portavamo entrambe rancore
"Ciao" guardavo fissa il pavimento;il mio tono di voce non era dei migliori, sembravo depressa.
Nel frattempo arrivo nonno
"Guardate quanta bella gente che ce" allargo le braccia.
MA SIAMO SERI? ABBIAMO LITIGATO E TU COSI CI ACCOGLI?
Abbraccio mio padre in un forte abbraccio.
ECCO APPUNTO.
Poi si diresse verso di me e mi fece un cenno come per dire "ciao" e disse "ciao Beatrice"
"Ciao nonno" alzaii gli occhi
In fondo nonno non aveva fatto niente, certo con il suo tono un po aveva contribuito con la romanzina che mi fece nonna.. ma in fondo non aveva fatto nulla, nonostante questo pero, mi portava rancore.
"Hai mangiato?" Chiese nonna riferendosi a mio padre, come se io non esistessi.
OVVIO.
"Si,stanotte" fece una risata "credo comunque che, la mia bambina abbia fame" si volto verso di me
"Non sono una bambina. Ho 15 anni, non 10." Sbuffai e continuai "e comunque no. Non ho fame grazie"
"Non ce bisogno di rigirarsi in quel modo a tuo padre." mi rimprovero nonno
Me ne fregai,presi le mie valigie e andai in camera a sistemarle."Toc toc?" Sentii una voce alle mie spalle,mi voltai
"Entra"
"Tesoro.." era vicino a me
"Aspetta,vuoi farmi la romanzina per essermi rigirata in quel modo? Risparmiatela" dissi con un filo di voce e appoggiai una maglia con rabbia
"Infatti è quello che faro.. comunque, dovremmo andare a salutare gli zii e Mattew ... vuoi venire?"
MATTEW.
Rimisi apposto le ultime cose,chiusi subito la valigia
"Si!" Esclamai senza pensare. Scossi la testa, mi corressi e dissi "volevo dire,certo." Mi ricomposi
"Tutto questo entusiasmo da quale pulpito viene?" Aveva il sorriso stampato sulla faccia
INVENTA UNA BALLA
"niente, sono contenta.. di vedere Luke .. chissà quante cresciuto!" Alzai le mani
"Eh si, andiamo?"
"Si arrivo, aspettami giu"
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"Eccoci qua" fece mio padre
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Cousins -sbagliati-
ChickLitAttenzione! I riferimenti ai personaggi e ai paesi è assolutamente casuale, la storia è frutto dell'immaginazione dell'autrice. Beatrice Smith e Mattew Smith, una storia d'amore complicata e ostacolata dal destino. Beatrice decide di andare in un pa...