Capitolo 15

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Ero accanto a Mattew.
Tutti parlavano di cose cosi noiose, che pensavo non sarebbe nemmeno valsa la pena di venire giu a Comiso. Mentre ero concentrata sui bicchieri e le posate sento qualcosa di caldo massaggiarmi la coscia, per non farmi notare abbasso appena appena lo sguardo e noto che Mattew aveva posato la sua mano sopra la mia coscia, arrossisco. La sua mano è cosi calda, morbida e devo dire che massaggia anche bene.
"Allora" incomincia Zia Cristina "Tris, raccontaci un po'... come va a scuola? Come ti trovi?" Aveva il sorriso sulle labbra
"Oh.. bene bene, sto conoscendo piano piano i compagni... sembrano simpatici" finsi un sorriso, Mattew stava andando su e giu con la mano sulla mia coscia. Mi faceva venire i brividi. Zia voleva farmi altre domande ma qualcuno interruppe la conversazione piacevole
"Che indirizzo hai scelto, Beatrice?" Si intromise mia nonna, con fare superiore
NO SCUSA, PERCHE MI PARLI? DA QUANTO E CHE MI RIVOLGI LA PAROLA? TI ODIO.
"Liceo psicopedagogico" dico un po' titubante
"Pf, tu non sei da psicopedagogico. Dovresti andare a fare un istituto piu semplice per una.. come te.." mi guardava dall'alto in basso "Mamma, moderiamo i termini per piacere... smetila" gli fece cenno di starsene zitto ero furiosa ma volevo vedere fino a Che punto arrivava
continuo. "E tua madre? Che ne pensa? Ah certo,che sbadata... lei è uguale a te. Due fallite"
LA AMMAZZO.
Mattew mi strinse la coscia.
Accanto a me alla mia destra avevo papa, andai da lui e sottovoce gli dissi all'orecchio 'se lei continua e non fai nulla, lo faro io' e cosi fu.
Continuava ancora. Adora stuzzicarmi.
"E dimmi, studi? Prendi voti alti?"
"Si." Dissi in tono duro
"Tra quale media..?" Mi guardava malissimo "mamma...." fece papa
"Shh." lo zitti lei con la mano.
"allora..?" Fece mia nonna con le braccia incrociate al petto
"7/8 il giusto" dissi
"Pf,sei inutile. Tuo padre era bravissimo a scuola, e non è andato a uno psicopedagogico, ma a un classico ed e diventato avvocato. tu invece..." non fini la frase, io mi alzai dal tavolo e urlai addosso a lei "SENTI NONNA, NON PUOI PERMETTERTI DI INSULTARMI SEMPRE IN QUESTO MODO HAI CAPITO? PERCHE ANCHE IO HO UNA DIGNITA E DEI SENTIMENTI, E DI CERTO NON MI FARO METTERE I PIEDI IN TESTA DA UNA VECCHIACCIA COME TE!" Lei rimase a bocca aperta io fumavo rabbia dalle orecchie. Tutti ascoltavano compreso mio padre che mi supportava da lontano, lei cerco di aprire bocca ma glielo impedii "ZITTA. FAI PARLARE ME ORA. OGNI VOLTA CHE VENGO GIU DEVO ESSERE UMILIATA E STARMENE BUONA PER NON CREARE CASINI, MA SAI CHE CE? NON ME NE FREGA PIU NULLA ORMAI, IO LE DICO LE COSE IN FACCIA. NON PERMETTERTI MAI PIU DI PARLARMI IN QUESTO MODO, E COME IO PORTO RISPETO A TE TU PORTALO A ME, E NON PARLARE MAI PIU MALE DI MIA MADRE CAPITO? " aggiungsi altre cose al mio discorso, ero arrabbiata volevo andarmene di qua.. prima di uscire mi voltai e dissi "Ah e una cosa, sai perche non vengo giu da anni?" Nonno e nonna erano senza parole
"Perche esisti, e ora vaffanculo." Sbattei la porta. Mattew mi venne dietro correndo....

Cousins -sbagliati-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora