Quando arrivo a casa,crollo. Non dal sonno,ma crollo. Per cosa,non so.
Mi stendo sul letto,con addosso ancora i vestiti e i tacchi. Tolgo piano piano tutto da dosso,restando nuda sul mio letto. Inspiro profondamente -Cosa faresti se lui fosse qui?- penso,mettendomi le mani dietro la testa. Sorrido,e maliziosamente sussurro la risposta alla mia stessa domanda. Anche il solo pensiero del suo sorriso,delle sue labbra,mi faceva eccitare e stare bene.
Lascio che i pensieri affollino la mia testa,ma nemmeno 10 minuti che mi addormento.
La mattina dopo la nebbia densa mi da buongiorno,mentre un cappuccino cerca di rallegrare un po' il mio stato d'animo.
Oggi,non volevo restare in ufficio,ma volevo visitare il nuovo albergo che avevo acquistato da pochi giorni.
E poi mi annoiava passare le giornate seduta su quella sedia,in quell'ufficio troppo grigio.
Con la mia solita eleganza,arrivai al grattacielo,dove Drake era seduto ala reception -Graham,preparati,andiamo a visitare quell'albergo- gli dico fredda -Certo..un momento- prende una cartellina,e subito esce da dietro al bancone,camminando dietro di me.
Ci rechiamo al mio garage personale e partiamo. Io sono alla guida,mentre lui non la smette di fissarmi. Chissà cosa gli passava per la testa -A cosa pensi?- gli chiesi finalmente,dopo attimi di tensione -A ieri sera- -Graham..non pensarci più. È stata un cosa stupida,impulsiva. Troppo impulsiva..- guardo fuori dal finestrino -Per essere una cosa stupida...è stata la cosa più stupida che abbia mai provato- lo guardo storto,poi sospiro. Non ci diciamo più niente per tutta la durata del viaggio.
Appena arriviamo,mi apre la portiera -Però...lo tratto male..e lo stesso è un gentiluomo- accenno un sorrisetto. Ha capito chi comanda.
Entriamo nell'atrio e il mio intuito da buona inteditrice di affari mi dice che ho fatto centro:l'ambiente è moderno,il prezzo ottimo e le strutture sono tutte all'avanguardia.
Con le indicazioni di alcuni addetti,salgo nell'ascensore e io e Drake iniziamo ad osservare alcune stanze -Mi sembra molto bello...come posto intendo- è molto nervoso. Lo noto dalla voce tremante. Poi poso lo sguardo sulle sue mani. Tremano -Perché sei così nervoso?- chiedo,incuriosita. Mai nessuno aveva avuto questa reazione con me -Non sono nervoso- -Non dire bugie,Drake- sorrido teneramente. Questa cretinata non dovevo farla.
Lui però sembra calmarsi,quindi dopotutto...non ho fatto una cretinata -Continuiamo..- esco da una stanza e lui mi segue. Mi rimane vicino,mentre ci scambiano altre quattro chiacchiere.
Noto che c'è un certo feeling tra noi due.
Buffo. Riesco difficilmente a relazionarmi con una persona.
-Onika..c'è anche una piscina!- lui mi indica qualcosa all'esterno -Lo so,non me l'aspettavo così grande!- i miei occhi sono incollati al vetro,come quelli di una bambina mentre guarda attraverso la vetrina di un negozio di dolci.
In complesso,sono contenta dell'albergo.