Sto affogando di nuovo i miei problemi nell'alcol. Ma stavolta sono lontana da lui,in un altro bar del ghetto. È davvero tardi,tanto che nel locale ci sono solo io. Guardo i bicchierini che ho appena bevuto e mi viene da piangere,da urlare.
Mi bruciano sia la gola che gli occhi. Poi sento qualcuno che mi tira i capelli e penso al peggio. Mi sbilancio dalla sedia,cadendo per terra. Alzo il capo e con grande orrore,realizzo che Meek mi fissa con un coltellino tra le mani.Ho paura,ma non devo dimostrarglielo -Cosa vuoi da me?- mi sforzo di parlare con un tono deciso -Cosa vuoi da me,ancora!- urlo,ma lui mi prende per la maglia e mi alza -Levami queste mani schifose da dosso!- dico,dimenandomi. Punta il coltellino sul mio petto. Non posso chiudere gli occhi e aspettare che Drake mi venga a salvare. Lui,non verrà. Devo salvarmi da sola.
Gli do un ceffone sulla guancia e appena mi lascia,scappo via,aprendo con forza la porta d'ingresso.
Corro,mentre le lacrime allagano i miei occhi. Ho il fiatone e ho paura che mi raggiunga -Aiuto..aiuto- penso,dato che non ho più il fiato per urlare.
Arrivo finalmente fuori dall'inferno,prendo il primo bus che mi capita e arrivo a casa. Quando apro la porta,Drake è seduto sul divano,con le mani sul viso. Appena sente il suono della porta che si chiude con violenza,si alza -Nicki...- si avvicina a me,ma io cado lentamente per terra,abbandonandomi ad un mare di lacrime -Meek..vuole uccidermi...- sussurro,dando urla strazianti -Voglio morire- -Dov'è quel pezzo di merda?Lo uccido io. Questa storia deve finire!- urla. È su tutte le furie,tanto che da un pugno rumoroso sul tavolo -No. Posso farcela da sola!- provo ad alzarmi,aggrappandomi al muro,ma ricado,ogni volta che ci provo. Mi prende in braccio e finalmente posso poggiare la mia testa sulla sua spalla.
Pov's Drake
Puzza di alcol. Avrà bevuto anche stasera. Sto imparando che quando c'è qualcosa che la turba,inizia a bere,senza sosta. Piange. Piange troppo. E io sono impotente,adesso. Cammino piano,per il corridoio,per portarla in camera sua -Te la senti di dormire senza di me?- le dico,poggiandola con delicatezza sul suo letto -Non..lo so- dice,stringendo le coperte con le mani. Senza aggiungere altro,mi avvicino alla porta e esco,sospirando forte. Poggio la mia testa sulla porta e inizio a pregare. Magari Dio,avrebbe potuto trovare una soluzione per lei. Magari Dio,avrebbe potuto aiutarla meglio di me -Perché non muoio e la faccio finita?- Nicki,ha appena detto queste parole e mi rifiuto di credere alle mie orecchie. Mi si blocca il respiro e gli occhi si sbarrano dal terrore. Apro la porta con tale violenza,da far entrare una folata di vento gelido nella stanza. Mi avvicino a lei. La luce del corridoio le illumina il viso completamente umido e gli occhi rossi. È rannicchiata in un angolo del letto e respira pianissimo. È la cosa più terribile che abbia potuto mai vedere in vita mia. Mi metto al suo fianco e la stringo a me. Riacquisisce il respiro regolare. La ricopro di baci e mi pento di non averlo fatto prima.