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Sono completamente sommersa dai libri. E mentre io continuo a leggere,Drake cerca altri tesori in questo paradiso senza angeli -Caspita!Quanti libri sta leggendo!- una signora di colore,mi guarda,sorridendo,portando gli occhiali sulla punta del naso -Devo recuperare tutto ciò che non ho potuto leggere- sorrido,tenendo il segno delle pagine con le dita -Quando non hai potuto leggere,figlia mia?- -Non potevo,non ne ho mai avuto occasione. Mio padre,non me lo ha permesso- dico questo e si toglie gli occhiali,sedendosi vicino a me -Da dove vieni?- -Dal Trinidad,signora- -Ah,quella si che è un'isola fantastica!Io invece,vengo da più su,dalla Jamaica...- -Oh,capisco- getto gli occhi nuovamente sul libro e mi accorgo di essere sembrata un po' scortese -Scusatemi tanto,ma sto..- non finisco nemmeno la frase,che mi sorride e dice -Non preoccuparti tesoro- la guardo abbozzando un sorrido.
Strano,fino a poche settimane fa non avrei mai messo piedi in un posto del genere e non avrei sorriso tanto spesso.
-Eccomi qui- finalmente è uscito da quel labirinto -Sei molta presa da questa storia,vedo...- -Shh- porto il mio dito sulle sue labbra,per zittirlo -Io vado a pagare questo- mi prende la mano e la lascia pochi istanti dopo,dirgendosi dalla signora che avevo appena conosciuto.
Mi guardo intorno e ho davvero tanti,anzi,troppi libri che mi circondano.
Chiudo gli occhi e ne prendo uno a caso.
Mi avvicino alla cassa e pago anche il mio (si,ho mentito quando ho detto di non aver denaro).
Usciamo dal negozio e l'aria della strada sconvolge il mio umore. Guardo la copertina turchese e mi accorgo che per la prima volta ho comprato un libro,senza avere timore che mio padre l'avrebbe potuto bruciare.
Io per lui dovevo solo lavorare,pulire,stirare e altre cose che ho odiato fare con tutta me stessa.
-Ti vedo strana Onika,è successo qualcosa?- -Nono...- abbozzo un sorriso,per rassicurarlo -Ti sei annoiata forse!- -Per niente...- dal mio tono,sembrei smentire le mie parole. Ma in realtà li dentro stavo davvero bene.
Decidiamo di non restare più per strada,dato che mi sono quasi "spenta".
Il mio sguardo è vuoto,i miei discorsi non hanno senso. Forse ricordare il passato mi ha fatto solo male.
Ma è inevitabile.
Chiude la porta e io mi abbandono al divano. Porto una mano tra i capelli e sospiro -Tu adesso mi dici cosa c'è che non va,okey?- mi guarda negli occhi,e mi bacia la fronte -Io non te l'ho mai detto,ma..quando ero in Trinidad...- parlo con la voce spezzata dal respiro accelerato -Ti preparo una tisana e poi parliamo con calma,va bene tesoro?- annuisco,e mi siedo composta.
Lo guardo mentre mi porge la tazza fumante -Grazie- bevo tutto e gioco a picchiettare le unghie sulla porcellana -Allora,stavi dicendo?- si siede affianco a me e mi giro verso di lui -Circa 19 anni fa,mio padre...- ingoio la saliva e mi decido a parlare -Mi violentó- chiudo gli occhi e mordo le labbra insistentemente fino a farmele sanguinare -E poi mi proibí di leggere..di cantare...di uscire con i miei amici- una lacrima amara scorre lungo la mia guancia,andando a mischiarsi al sangue sulle mie labbra.
Senza dire nemmeno una parola,mi prende tra le sue braccia e mi stringe fortissimo. Sta piangendo anche lui.
#cibo preferito?
Oreo,Nutella e ho la fissazione per il caramello ultimamente...

*Flawless*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora