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Un' urla di dolore mi distrae dalla dolcezza di quel momento. Apro gli occhi e il sangue mi si gela nelle vene. Ha gli occhi sbarrati e i pugni stretti -Drake?- balbetto. Un'altra urla straziante e poi cade a terra. Solo adesso mi accorgo che ha la schiena insanguinata.
Davanti ai miei occhi si presenta l'uomo che aveva rovinato,sta rovinando e rovinerá probabilmente la mia vita -Stronzo!- mi scaglio contro di lui e afferro il coltello che aveva tra le mani -Lil!Lil!- urlo con tutta la mia forza,mentre lui si avvicina sempre di piu a me. Cerca di mettere le sue sudicie mani su di me,ma lo respingo,minacciandolo con il coltello. Dal locale escono Wayne e co.
Fermano Meek e iniziano a postarlo a sangue. Mi avvicino a Drake e poggio la mia mano sul suo petto,cercando di sentire il suo battito. Urlo di gioia quando sento la sua vita scorrere sotto il palmo della mia mano. Poi per sicurezza avvicino l'orecchio alle sue labbra per sentire il respiro -Non preoccuparti regina,io vivró per te- mi bacia lentamente la guancia. Tengo la sua mano stretta alla mia,mentre con il cellulare chiedo disperatamente aiuto.
Intanto a pochi metri da me,i miei amici continuano a pestare il mio incubo peggiore.
Dopo poco arrivano sia l'ambulanza che la polizia. Durante la corsa sfrenata per raggiungere l'ospedale stringo la sua mano,ascoltando ogni suo singolo respiro -Fa tanto male?- chiedo spontaneamente,nonostante sia una domanda alquanto stupida da fare -Più o meno- mente spudoratamente. Sta provando un dolore immenso,ma sorride,per rassicurarmi.
Arriviamo finalmente all'ospedale -Signorina,lei deve rimanere qua- mi dice un'infermiera -Dovrei farle delle domande- continua. Ci sediamo su due sedie e io la guardo dritta negli occhi -Mi può dire il nome del ragazzo e dove vive?- -Drake Aubrey Graham,abitiamo a Times Square- -Siete coinquilini?- -Si- -Come mai siete qui?- -È stato aggredito- -Per caso sa il nome dell'agressore?- -Si. Ho già esposto denuncia per tentativo di aggressione alla sottoscritta- -Bene..- dice appuntando frettolosamente qualcosa su un taccuino.
Guardo il vuoto e inizio a piangere. Una,poi due,poi sempre più lacrime bagnano le mie guance ormai scavate dalla furia dei pianti -Hey..non si preoccupi...andrà tutto bene!- mi dice la donna,accarezzandomi la testa. Annuisco,abbassando la testa. Si allontana da me,per poi avvicinarsi di nuovo -Tieni..- dice porgendomi un fazzoletto -Grazie- rispondo.
Dopo mezz'ora d'attesa,un dottore esce dalla sala operatoria -Dottore!- con la voce tremante e gli occhi lucidi mi alzo di scatto dalla sedia -Lei è la coinquilina del signor Graham...- dice l'infermiera che prima mi aveva fatto quelle domande -Ah..bene. Non si preoccupi. Ha perso molto sangue,ma dovrebbe riprendersi in fretta- mi rassicura con un sorriso -Posso vederlo?- -Beh..perché no?- mi sorride di nuovo,facendomi strada per raggiungerlo.
È steso su un lettino,con alcune fasce che gli coprono il busto scolpito -Drake...- sussurro piano piano,sedendomi accanto a lui -Piccola mia...- mi prende il viso tra le mani e lo carezza dolcemente. Inizio a piangere di nuovo -Ti prego. Non sopporto vederti così- dice,con un tono di voce adorabile,mentre dentro di me stanno per iniziare a devastrami i miei demoni.

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