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pov's Nicki
è ormai passata un'ora da quando abbiamo iniziato il nostro viaggio senza meta,e in questo arco di tempo sono rimasta muta,con le mani gelide e con il capo poggiato sul petto fasciato di Drake.
L'uomo che mi ha fatta soffrire per una vita intera non c'è più e la mia più grande paura è che il mio amico abbia fatto la stessa fine. Ma lui non può aver abbracciato la morte in quell'aggressione. Lui è vivo. Deve esserlo. Deve farlo,per me.
Improvvisamente,il cellulare squilla. Sono settimane che non vedo il nome di mia madre sul display. Ma non faccio nemmeno in tempo per rispondere,che riattacca. Provo a richiamarla,ma non risponde. La paura inizia ad assalirmi e le urla feroci di mio padre rimbombano nella mia mente. Inizio ad urlare in preda all'angoscia e a battere i pugni contro il sedile -Mamma..mamma- -Nicki,che è successo?-Drake mi prende per i polsi,ma continuo a piangere. Non ho mai provato così tanta paura in vita mia -Mia madre..andiamo da lei,vi prego- provo a richiamarla,ma ovviamente non risponde -Andiamo a Toronto,per favore- -A Toronto?- -Si...mia madre è in pericolo,me lo sento!-. Impovvisamente la macchina si ferma. Una fila di macchine interminabile aveva dato vita ad un traffico mostruoso -ci vorranno minimo 15 ore per arrivare in Canada..- alle parole di Jay il panico mi assale ancor di più. Mi giro e vedo Drake che scruta qualcosa attraverso la finestra -C'è una ferrovia lì...Onika,prendi quello che ti serve e scendiamo- mi dice e io faccio quello che mi ha detto -Prenderemo il primo treno per Toronto. Ci sentiamo più tardi,vieni Nicki- scende dalla macchina in fretta e in furia,mentre io saluto Bey. Per l'ennesima volta dovrò starle lontano -Vai guerriera- mi sussurra e lascia la mia mano,che prima stava stringendo.
Arriviamo dinanzi alle decine di treni che sono arrivati o che stanno per partire. Ci stringiamo le mani e ci facciamo coraggio -Mi scusi..questo treno dove è diretto?- -Toronto,ragazzo- un uomo,dalla barba nera ci fissa -Papà?- Drake lascia la mia mano e fissa quell'uomo -Finalmente l'hai trovata una ragazza eh?- si mette a ridere,lasciando il figlio senza risposta -Papà!- lo abbraccia forte e quasi lo schiaccia.L'uomo infatti,è persino più basso di me: tra loro due ci saranno almeno 20 centimetri di differenza -Il treno sta per partire..sbrighiamoci!- stringo di nuovo la sua mano e saliamo sul treno.
Durante il viaggio,mentre Drake parla con suo padre di tutto quello che abbaimo vissuto in questi mesi,io guardo fuori. Questo mondo così nero,sta diventando ancora più scuro. Ed io mi chiedo...quando lo troverò l'arcobaleno che merito?
Improvvisamente mi sento stringere tra le sue braccia tremendamente accoglienti e protettive. Una lacrima,poi due. Le mie guance si inzuppano d'acqua e il mio cuore piano piano si rassegna. Sto perdendo tutto. La dignità,la libertà,Lil e adesso pure mia madre.
Quando arriviamo a Toronto,inizio ad agitarmi. Vorrei correre a casa di mia madre e vederla sorridere come dopo ogni singola litigata con lui,vorrei che mi accarezzasse i capelli,vorrei dormire di nuovo con lei e sentirmi finalmente al sicuro. Ma adesso,il mio unico conforto sono le carezze infinite di Aubrey,che mi hanno cullata durante tutto il tragitto. Inizio a correre,in preda ad un attacco di paura. Ma le mie gambe cedono e cado per terra -Arrenditi Onika...- inizio ad urlare,a piangere,ad arrendermi veramente. Perché non ne posso più di quest'inferno. Non ne posso più.
Sento qualcuno prendermi di peso e portarmi via dalla frenesia della gente che aveva fretta di prendere il proprio treno. Ho le braccia messe attorno al suo collo e la testa appoggiata sulla sua spalla. Il mio corpo sembra essere privo di vita. Temo di svenire,quando inizio a non distingere più le parole di chi mi circonda.

Scusate per il super-ritardo,ma ultimamente mi sto dedicando al prossimo libro che scriverò: ci sto mettendo davvero tanto impegno e spero con tutto il cuore che riuscirò nel mio intento! :D Anyway...felice domenica a tutti u.u





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