Pov's Drake
Mi sento un perfetto idiota. Ma poco importa. Il suo sorriso è tornato ad illuminare la mia esistenza. Apro la porta dell'ufficio e la lascio passare -Grazie signor Graham- dice,camminando con quello stile raffinato ed elegante che solo lei possiede. Chiudo la porta e la ammiro ancora un po',prima di posare i miei occhi su tutti quei fogli da firmare,leggere o gettare.
Inizia a canticchiare Hotline Bling. Rimango stupito dal fatto che le sia entrata in mente in così poco tempo -Ehm..Onika,oggi dobbiamo andare a visitare l'albergo...- le ricordo,sistemandomi la camicia -Ah,giusto. Andiamo allora- si alza con il sorriso sulle labbra e indossa il pesante cappotto di pelliccia,prima di aprire la porta.
Pov's Nicki
-Come vedete,in questo periodo dell'anno siamo piuttosto indaffarati qui!- un'hostess bionda,alta e bellissima,ci giuda,sorridente. Noto che Drake la guarda intensamente. Mi distacco d'impulso da lui,guardandola con odio -Tra poco è Natale,quindi è ovvio che sia così!- Drake le sorride e lei accentua il suo sorriso -Può andare,adesso- dico autoritaria,guardando oltre le sue spalle -Ai suoi ordini..- dice,facendo scomparire la gioia dal suo viso -Onika,ma...- Drake cerca di replicare -Zitto. Se non ci tieni a visitare l'albergo con me,vai pure con quella cagna. A me non frega un cazzo.- accellero il passo,per lasciarlo dietro di me. Ho parlato d'istinto, tanto che non mi sono nemmeno resa conto di ciò che ho detto. Mi ferma,prendendomi per il polso -Lasciami. Adesso!- urlo,staccando la sua mano dal mio polso. Sono una furia. E troppo istintiva. Prima,però non ero così. Mio padre e Meek mi hanno portata a fare anche questo. E chi paga le conseguenze siamo io e lui..purtroppo.
Vado in fretta alla reception e senza pensarci nemmeno un minuto,salgo in macchina. Accendo l'auto e penso di lasciare qui Drake. Poi però abbandono le domande e poggio la testa sul manubrio,sfogandomi in un pianto nervoso. Ogni tanto scarico la rabbia con pugni o urla. Lo amo troppo,ma non lo ammetteró mai. Alzo il capo e nonostante il mascara e la matita che mi macchiano le guance,cerco Drake,fuori all'albergo. Lo vedo. Sta parlando di nuovo con quella bionda. E sorride,di nuovo. Sorride come quando lo fa con me. E io questo davvero non posso sopportarlo. Schiaccio insistentemente il clacson,finché non entra in auto. Senza proferire parola,accellero a gran velocità e stringo i denti. Ho il respiro spezzato dai singhiozzi che cerco di nascondere.
Una volta a casa,spero che venga ad abbracciarmi e a baciarmi. Spero che entri in camera mia a chiedermi scusa.
Ma ciò che spero è totalmente sbagliato.
Non deve chiedermi scusa. Ho sbagliato io. Io non sono la padrona della sua vita. Peccato che l'altra me non lo accetti.
Pov's Drake
È mezzanotte. Sono seduto al tavolo in cucina,da solo. Lei è andata a dormire già da un pezzo. Non ci parliamo da ore. Sto morendo dentro,piano piano.
Apro lentamente la porta di camera sua e la spio mentre dorme. Lei non è mia. Posso solo desiderarla. Lei non sarà mai mia. Posso solo continuare ad amarla in segreto,fino alla fine dei miei giorni probabilmente.