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Mi sveglio accompagnata da un mal di testa atroce. Guardo l'orologio che segna le 11. Non sapevo né quante ore avessi dormito,né a che ora avessi iniziato a dormire. Mi stiracchio per bene,dato che non ho dormito nella più comoda delle posizioni. Controllo il cellulare e mi ritrovo un messaggio da mia madre che mi da gli auguri di compleanno.
È da tanto tempo che non la vedo e adesso mi manca terribilmente.
La vorrei abbracciare forte e vorrei sentirmi al sicuro tra le sue braccia,come facevo ogni volta quando mio padre tornava a casa ubriaco.
Ma adesso devo tirarmi su da sola,come ho sempre fatto. Sono sopravvissuta fino ad adesso e devo riuscirci. Di nuovo. Mi alzo in piedi e gli carezzo il viso. Apre lentamente gli occhi e mi sorride -Tutto bene?Come hai dormito?- mi chiede -Bene,tu invece? Come va?- -Sto meglio..credo- sospira e poi prova ad alzarsi -Meglio che non ci provi..- dico io,ma lui insiste e si siede sul letto. Alzo gli occhi al cielo -Nicki...cosa è successo ieri?- lo fisso,ma non proferisco parola. Sarei scoppiata di nuovo in lacrime. Non posso mostrarmi debole davanti a lui. Adesso non può più proteggermi,devo contare soltanto su me stessa -Ho solo sentito un dolore immenso e...tu che urlavi...- -Drake io..- mi avvicino a lui. È in piedi davanti a me e rimane a stento in equilibrio -Ho avuto paura. Io ho paura- cerco di rimanere fredda,ma non ci riesco -Io ringrazio solo Dio che abbia colpito me e non te- ha gli occhi lucidi ed è tremendamente debole. Lo abbraccio e sento tutte le sue paure fondersi con le mie -E io lo ringrazio perché sei rimasto con me- sussurro piano,stringendogli il collo.
Bussano alla porta e d'istinto ci stacchiamo l'uno dall'altro,come se stessimo facendo qualcosa di sbagliato -Buongiorno,come va?- l'infermiera di ieri è entrata con un sorrisetto sul viso,mentre apre le tende -Abbastanza bene direi- ci lancia un'occhiata ad entrambi e ci guarda maliziosa -Dovrebbero dimmerti domani- -Bene- dico -Levo il disturbo..- se ne va,lasciando la porta socchiusa.
Mi avvicino alla finestra e guardo il cortile dell'ospedale. Poi prendo il cellulare e digito il numero con cui Lil mi aveva chiamato durante la notte -Pronto?- non è lui -Ehm..pronto c'è Lil?- -Lil chi?Mi scusi ma lei chi è?- concludo la chiamata pigiando il tasto rosso.
Devo assolutamente scoprire cosa è successo fuori quel maledetto locale e soprattutto che fine abbia fatto Wayne.
Inizio a preoccuparmi per lui.
Il telefono inizia a squillare. È Bey.
Mi preparo psicologicamente per poterle rispondere e non piangere nuovamente.
Ma già so che sarà un disastro -Onika?- -Hey..- -È da tempo che non ci vediamo,che ne dici se ci incontriamo oggi?- è piena di vitalità,come sempre. Ma io devo per forza rifiutare il suo invito -No Bey..non è il caso- -Perché?- -Poi ti spiego..- -Okey. Ciao Nicki- riattacco e guardo Drake.
La mia vita sta cominciando a perdere di nuovo il suo colore.

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