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-Nicki?C'é qualcosa che non va?- Drake si siede davanti a me. Poso nel bicchiere la cannuccia masticata e abbozzo un sorriso,totalmente falso -Si,non preoccuparti tesoro- -Non puoi stare qui,é il tuo compleanno!- -Non ho voglia,scusami...- -Beh,allora vorrá dire che stiamo un pó insieme,da soli- si alza e mi porge la mano. L'afferro,incociandola con la mia. Divento improvvisamente possessiva nei suoi confronti.
Usciamo e l'aria gelida di dicembre mi investe,facendomi congelare il viso e le mani -Fa freddo,ma é l'unico posto in cui possiamo stare tranquilli- mi abbraccia e io sprofondo in quel petto che ho desiderato tanto. Mi accarezza la schiena lentamente -Allora,perché sei cosí triste all'improvviso?- -Niente...é solo che dopo tutto questo tempo,perderti,sarebbe brutto- -Perdermi?Ma cosa dici Nicki?- si mette a ridere,ma forse non sa che dentro di me sto urlando dal dolore -Quella ragazza Drake. É stata lei la causa di tutto quello che é successo. Io non posso peró impedirti di avere a che fare con lei ...e per vederti felice
io saró disposta a tornare alla mia vita di prima.- dico cosí,ammettendo tutto quello che stavo nascondendo. Si stacca da me e per qualche istante rimaniamo immobili,uno davanti all'altro. I nostri respiri si alternano,lasciando scie bianche sospese in aria -Io voglio solo te. Io amo solo te,non ho bisogno di nessun'altra. Ho fatto una promessa e non la smentiró mai. Combatteremo insieme contro questa merda e ti ameró fino alla fine dei miei giorni- sorrido,mentre dai miei occhi scendono due lacrime. Si avvicina a me,portandomi tra la fortezza delle sue braccia -Non sai come mi rassicura che c'é qualcuno che sia disposto a combattere con me...che mi ami. Mi ero stancata di vivere senza un motivo,Drake- alzo la testa, mentre lui mi guarda come un padre guarda la propria figlia. Lui. Lui adesso é mio padre,é mio marito -Sei tu il mio motivo Nicki- mi alzo sulle punte e lo bacio. Lo faccio lentamente mentre le lacrime continuano a bagnare le mie guance. Ritorno con i piedi incollati al suolo quando lui si abbassa. Indietreggio sempre di piú,finché non appoggio la mia schiena sul muro ghiacciato all'esterno del locale. Mi abbassa la cerniera del cappotto e mette la mani sulle mie spalle,scoprendole il piú possibile. Avvicina le labbra su di esse e le bacia con tale aggressivitá,che arriva addirittura a succhiarle o a morderle,lasciandomi dei lievi segni. Per vendicarmi prendo il suo collo e lo avvicino alle mie labbra,che rispetto alle sue,sono delle semplici principianti. Succhio la pelle calda e la mordo ogni tanto. Prendo fiato e ricomincio,mentre le sue mani circondano i,miei fianchi. Mi stringe sempre di piú a se,come per unirci in un unico corpo. Sussurro parole spezzate dal battito troppo accelerato al suo orecchio,che lo fanno sorridere.

#avete Tumblr? :D

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