Negli occhi tuoi piove

Visto da un'altra prospettiva

•capitolo 49

POV. ARIANA
Scendo dalla mia amata auto e guardo l'edificio della scuola. Non sembra passato poi così tanto tempo, mi sembra sia passato solo un weekend.

Gli studenti scorrazzano da una parte all'altra del cortile, solo che tutti hanno la stessa faccia da post- vacanze.

Prendo in spalla il mio zaino e chiudo la macchina.

"Biondina, aspettami!" mi volto e vedo Justin camminare verso di me in tutta la sua goffaggine.
Non è adorabile?

"Chi si rivede? Ma dico torni e nemmeno passi a salutarmi, sono piuttosto offeso e per farti perdonare dovrai come minimo offrirmi due gelati!" esclama piegandosi sulle gambe per riprendere fiato dalla mini corsa.

"Il punto è che l'ho fatto di proposito." sentenzio andandomene, ma lui mi blocca.

"Eddai scherzavo, non ti sarai mica offesa?"

Io? Offesa? ASSOLUTAMENTE SI

"No.. solo che oggi non è giornata." dico stringendo le labbra.

"Capito, okay facciamo che mentre andiamo in classe racconti allo zio Jus le tu preoccupazioni, al proposito che lezione hai?"

"Musica."

"Perfetto anche io!" mette un braccio attorno alle mie spalle e mi trascina dentro l'edificio scolastico.

Mi sento come dire imbarazzata? Non vedo Justin come un possibile ragazzo, ma più come un fratellino fastidioso, e io ne ho già uno che mi basta e avanza.

Arriviamo dentro l'aula. Vado verso la cattedra ma Justin mi blocca in modo davvero brusco.

"Che succede?"

"No seriamente hai intenzione di sederti davanti?" chiede con le mani sui fianchi.

Annuisco continuando a non capire.

Si spalma una mano sulla fronte completamente in disaccordo e direi anche scioccato. Che ho fatto?

"Ma devo insegnarti tutto io!!" esclama prendendomi per mano.

Gliela lascio senza troppi giri di parole, perchè lo ha fatto?

Ti ha preso per mano per trascinarti babba!

Ah okay, questo cambia tutto.

Lo seguo fino in fondo all' aula facendomi sedere all' ultimo banco per poi sedersi di fianco a me.

Tiro fuori il quaderno e l'astuccio.

Sinceramente ancora m chiedo perchè sono capitata in questo corso, o solo perchè io lo abbia scelto.

"Allora?"

"Allora cosa?"

"Allora che ti succede Ari?" il suo tono si fa molto serio. Appoggia il gomito sul banco e posa il palmo sulla sua guancia.

Il moro mi osserva con quei suoi occhi azzurri, che ricordano tanto Jenna.

Ha dei lineamenti molto regolari, non ci ho mai fatto caso.

"Niente di che, sono solo preoccupata, non ti è mai successo?"

"Si tutte le volte che vengo in quest'aula."

"Guarda che io sono seria." replico piuttosto acida. Non mi va di scherzare lo capisce?

"Anche io Ari. Sono sempre piuttosto ansioso quando entro qui, quindi ti capisco, ma l'ansia che ho io è quella di sbagliare a suonare la chitarra, ho paura di deluderla." afferma con un sorriso.