Qui sto bene

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•capitolo 15

POV. LOGAN
"Dov'è Justin?" domando a Jake mettendo quell'orribile libro di chimica nel mio armadietto.

"È dovuto tornare a casa,suo zio si è incazzato per la festa." spiega appoggiandosi all'armadietto vicino al mio.

Scoppio a ridere e Jake mi segue. Succede ogni volta,tanto che ormai ci facciamo su una risata. Ormai è una cosa di routine:Justin da una festa e poi si becca il mega cazziatone dallo zio.

Ad un tratto Jake smette di ridere e si blocca. Lo guardo e seguo il suo sguardo. Davanti a noi passa una ragazza bionda e Jake ha gli occhi bassi.

"Niente male." si complimenta.

Mi affaccio a vedere e gli sorrido annuendo.

"Logan,ma se saltiamo la prossima ora?" mi domanda.

"Che cosa hai?"

"Matematica."

"Anche io." affermo.

Ci guardiamo per un istante e poi annuiamo.

"Saltiamo l'ora." diciamo insieme.

Chiudo l'armadietto.

Saliamo le scale e arriviamo fino a una porta nera verniciata. Prendo la chiave dalla tasca e la apro.

"I vantaggi di essere il figlio del preside,puoi fare copie di chiavi e nessuno se ne accorge!" esclamo facendogli l'occhiolino.

Ci chiudiamo la porta alle spalle. Prendo un lungo respiro. Ho sempre amato venire qua su.

Quando ero piccolo,e mio padre mi portava qui durante le sue riunioni estive,mi piaceva visitare la scuola.

All'epoca,mi sembrava un posto così affascinante e quando scoprii questo posto,è stato come un rifugio.

Qui sopra non viene mai nessuno e in più c'è una vista stupenda.

Il sole è alto nel cielo e alcuni deboli raggi splendono da dietro le nuvole,creando sfumature a dir poco magnifiche.

Un accenno di venticello mi solletica i capelli e socchiudo per un istante gli occhi.

Cammino verso la ringhiera e mi ci appoggio.

"Vuoi?" tira fuori dalla tasca della felpe nera un pacchetto di sigarette. Mi meraviglia questo ragazzo,ha sempre con se un pacchetto di sigarette.

Peggio di un pusher.

"Sono Gold Touch?"

"Certo. Io non fumo merda." afferma.

Prendo una sigaretta dal pacchetto di Marlboro di Jake e l'accendo.
Aspiro e butto fuori il fumo.

Io non fumo,ma ogni tanto me la concedo una sigaretta,per rilassare la mente. Ho bisogno che tutti i miei pensieri svaniscano,almeno per un istante.

Faccio un altro tiro e butto fuori il fumo. Picchietto sulla sigaretta e faccio scendere la cenere.

In quel momento mi ricordo una cosa. Appoggio la sigaretta sul posacenere e guardo il muretto verde sotto la ringhiera.

Percorro tutto il muretto sotto lo sguardo confuso di Jake. A un certo punto guarda la sigaretta in modo strano,scrutandone ogni centimetro della carta che pian piano sta bruciando.

"Tranquillo,non sono impazzito dopo aver fumato." lo tranquillizzo con sguardo ovvio.

"Meno male." dice continuando a fumare.

Alzo gli occhi al cielo e continuo a cercare. Finalmente lo trovo. È una macchinina incisa. Mi accovaccio. Tiro via la mattonella sotto la macchinina e mi si forma uni stupido sorriso da idiota.

Negli occhi tuoi pioveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora