Non pensi di aver esagerato?

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•capitolo 74

POV. LOGAN
Metto il mio libro di matematica nell'armadietto e lo chiudo. Sistemo lo zaino sulla spalla e mi dirigo verso la mensa.

Mi sembra di essere tornato al primo giorno,del primo anno,come se vedessi questa scuola per la prima volta. Del resto sono passati quasi due mesi dall'ultima volta che sono stato qui.

Ho paura che questa cosa possa influire sui voti finali,è l'ultimo anno di liceo e avrei gli esami e per quanto mio padre non può fare più di tanto. Mi toccherà studiare... Un momento? Sto davvero riflettendo sulla scuola? Sto peggiorando.

Dopo la litigata di ieri,non sarei nemmeno venuto. Probabilmente ho esagerato,me ne rendo conto,ma sapere che mi hanno mentito mi fa davvero arrabbiare.

Per non parlare di Ariana,come ha potuto? Eppure,il mio amore verso di lei non scompare. Non potrebbe mai scomparire. Io sono innamorato di lei,ora ne ho la certezza. La sua distanza mi ha dato la certezza.

Arrivo in mensa andando a comprare una bottiglia d'acqua.
Cerco un tavolo libero e casualmente i miei occhi incontrano quelli scuri di Jake.

Distolgo lo sguardo freddamente uscendo dalla mensa. Dannato orgoglio.

Vado in giardino,mettendomi le cuffie e cerco di isolarmi da questo mondo.

Una gioia che arriva e un dolore che compare allo stesso momento.
Il dolore può sempre sovrastare la gioia?

Prendo un sorso dalla bottiglietta d'acqua. Sento la vibrazione del mio telefono che interrompe di qualche secondo la musica.

Lo prendo e vedo un messaggio
da: Amber?

Da: Amby
Hey,come stai? Ti andrebbe di passare oggi? È così noioso qui.

Uno stupido sorriso si dipinge sul mio viso. Sarò in debito con lei per tutta la vita,quello che ha fatto è stato un gesto meraviglioso.

A: Amby
Hey,certo che passo Amby. xx

Blocco il telefono spegnendo la musica. Bene,è ora di tornare in classe... di nuovo.

~qualche ora dopo~

Questa dannata campanella finalmente suona,sembrava non finisse mai oggi.

Metto velocemente tutti i libri nello zaino,senza preoccuparmi di posare i libri nell'armadietto. Esco correndo dalla classe e corro verso l'uscita.

"West,non si corre nei corridoi!" gracchia la Wilson. "Prof,sempre nel mio cuore!" esclamo facendole l'occhiolino.

Spingo un paio di persone. "Guarda dove cazzo vai!" sbraita Jason e come a mio solito gli alzo il dito medio.

Arrivo all'ingresso e apro la porta senza guardare chi mi trovo davanti. Senza rendermene conto vado a sbattere contro qualcuno.

La mia povera testa!

Alzo lo sguardo e trovo Justin. Deglutisco. "Che cazzo fai non- Logan..." sussurra il mio nome.

Mi porto una mano sulla fronte massaggiandomela. "Certo che hai la testa dura cavolo." mi lamento facendolo ridere amaramente.

"Possiamo parlare?"

Sgrano gli occhi sorpreso,ma neanche più di tanto. L'ho sempre saputo che Justin avrebbe fatto il primo passo alla prima occasione.

"Scusami devo andare." mormoro vagamente sorpassandolo.
"Almeno parla con Ariana!" ribatte ad alta voce. Mi blocco sul mio posto per mezzo secondo. Sospiro e continuo a camminare verso la mia macchina con passo spedito.

La testa mi rimbomba,troppi pensieri,troppe preoccupazioni,troppo di tutto!

Apro la portiera della mia nuova Lamborghini e metto lo zaino sul sedile di fianco al mio.
Adoro i regali. Ghigno tra me e me.

Premo la retromarcia uscendo dal posteggio e dal parcheggio della scuola,andando verso l'ospedale.

Arrivo all'ospedale e vado nel parcheggio sotterraneo,posteggiando.

Scendo dalla macchina con lo zaino in spalla. Chiudo la macchina e vado verso gli ascensori.

Arrivo dentro l'ospedale e salgo le scale fino al terzo piano. Cerco la stanza di Amber.

Busso aspettando l'okay per entrare. Contemporaneamente esce un'infermiera,che ho già visto.

La donna mi squadra attentamente ridendo sotto i baffi. Ah,ora ricordo! La stronza che non mi ha fatto fumare!

Se ne va continuando a ridacchiare irritandomi. Perchè le infermiere devono essere così arpie?

Entro nella stanza e trovo Amber stesa sul suo letto. I capelli raccolti in una coda disordinata e gli occhi stanchi mi scrutano.

"Come stai?" chiedo andando ad abbracciarla. "Sono stanca,ma meno male che sei arrivato,qui dentro è così palloso! E tu?"

Mi siedo sul letto vicino a lei poggiando la testa sulla sua spalla sospirando. Un suo braccio mi cinge i fianchi e la rossa poggia la testa sulla mia.

"Uno schifo giusto? Perchè?" dice intuendo subito.

"Perchè sono tutti dei falsi di merda che mi hanno voltato le spalle." affermo secco.

"Loro sapevano che era importante per me questa cosa e non mi hanno detto niente! Ti rendi conto!?" dico con tono serio.

"E conoscendoti,gli hai gridato contro insieme a tutti gli insulti che ti passavano per la mente." afferma scuotendo la testa.

"Era il minimo Amber!" esclamo.

"Non lo trovo giusto,cioè loro si e io no? È un po' incoerente e hai esagerato." afferma. Secondo il tuo punto di vista mia cara.

"È una cosa totalmente diversa." mi difendo. Io cercavo conforto.

"Io continuo a credere di no. Il fatto è che tu sei così orgoglioso e stupido e non accetti di sorvolare su alcune cose. Pensa che se ti hanno mentito lo hanno fatto per il tuo bene e poi... io ho chiesto a Jake di non dirglielo..." mormora a bassa voce l'ultima frase.

"Amber,perchè non me l'hai detto? Non ti fidavi di me?" chiedo sincero accarezzandole una mano.

"Non volevo farti preoccupare tutto qui,però ora tu ascolta me."

Mi alzo per guardarla negli occhi e noto che sono lucidi.

"Scusati con loro,immediatamente,ma cosa più importante corri da Ariana e spera che ti perdoni,dopo quello che hai fatto l'avrai ferita." sentenzia prendendo le mie mani nelle sue.

"Ma tu non la odiavi?" chiedo sospettoso.

"Certo che la odio ancora e penso davvero che sia una vera nullità quella ragazza,ma tu no. Tu non la odi,anzi la desideri così tanto,che saresti disposto a sacrificare la tua felicità per lei. L'ho notato,sai e non credo di essere l'unica." spiega con un sorriso dolce.

Mi avvicino e avvolgo le braccia intorno al suo busto,accarezzandole i capelli.
"Ti voglio bene piccola sciocca."

"Sei un vero idiota,ma anche io ti voglio bene." mi stampa un bacio sulla guancia,scompigliandomi i capelli.

"Si però ora vai!" esclama spingendomi giù.

Corro fino agli ascensori e fino al parcheggio sotterraneo. Apro di scatto la macchina salendo in macchina.

Guido velocemente verso casa nostra. Devo parlare con il mio amore e dovevo farlo fin da subito.

Fin da quando è uscito da quella fottuta porta,io la amo. Devo dirglielo!

Angolo Autrice
Doppio aggiornamento,per oggi! Ci vediamo DOMANI con un altro capitolo.

Ahahahha vi voglio tanto bene!

xoxo Ale💖💖

Negli occhi tuoi pioveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora