Ci sono regole da rispettare

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•capitolo 26

POV. LOGAN
La campanella suona,e questo vuol dire che tutti gli studenti sono in classe per l'ora prima di andare a casa.

Di solito me la balzo quest'ora,soprattutto se ho italiano. Non riesco proprio a reggere l' italiano all'ultima ora.

Vado verso il giardino,il sole mi colpisce il viso. Gli ultimi raggi prima dell'inverno. Mi piace rilassarmi sotto il sole d'autunno.

Mi tolgo la maglietta e la felpa,che appoggio sulla panchina. Mi sdraio su di essa usando i miei vestiti come cuscino.

Metto le cuffie e faccio partire la nuova canzone di J-Ax e Il Cile.
Mi metto le mani dietro la testa e mi rilasso.

Almeno provo a rilassarmi,la mia mente invece si sta ancora prendendo a schiaffi per le parole che mi sono fatto scappare poche ore prima con Ariana.

Per non parlare di quell'abbraccio inquietante,sono un vero idiota,ho lasciato che vedesse la parte più vulnerabile di me. Io gliel'ho fatta vedere.

Solo che sul momento mi sono sentito davvero in colpa,non lo so nemmeno io,ma quando sono con quella ragazza mi sento una vera merda e mi vengono in mente tutte le volte che l'ho trattata male.

Non so più un cazzo!!

Quello che conta è che lei si dimentichi di quel momento e che io vada da un terapeuta per dimenticare quel momento.

Però a volte ci penso quanto è buffo il destino,mi ha fatto incontrare una persona più squilibrata di me e Jake messi insieme e ce ne vuole.

Però forse vorrà pur dire qualcosa no? A quanto pare o è destino che ci odieremo per sempre o che diventeremo amici,credo.

Perchè la parola 'amici' quando è riferita ad Ariana suona in modo agghiacciante?

O forse sei solo impazzito,prendilo in considerazione. O peggio innamorato.

Preferisco andare a fare mosca cieca nella gabbia delle tigri che innamorarmi,senza ombra di dubbio.

Bhe in effetti non hai tutti torti,a chi piacerebbe essere innamorato?

A nessuno.

Ad un tratto non sento più i raggi del sole,ma vedo un'ombra. Apro di scatto gli occhi e incrocio due occhi azzurri.

Mi alzo di scatto e mi tolgo le cuffie.

"Amber,perchè non sei in classe?" domando.

"Potrei farti la stessa domanda." risponde incrociando le braccia.

"Ho detto alla prof. che sono andata in bagno." dice sedendosi di fianco a me.

"Tu?"

"Me la sono balzata." affermo portando le mani dietro la testa.

"Perchè sei qui?" domanda.

"Perchè mi andava." dico ovvio.

"No,intendo,perchè sei qui,senza maglietta,su questa panchina." dice sensualmente accarezzandomi il petto.

Vuole fare sesso? Qui in giardino? Non l'abbiamo mai fatto nel giardino,il che è strano,visto che io e Amber lo abbiamo fatto praticamente su ogni superficie possibile e immaginabile della scuola.

Si può fare.

"Mi trovi sexy senza maglietta e su questa panchina." dico con il suo stesso tono e sorriso malizioso.

"Tu non sai quanto." mi sorride. Si tira su e si mette a cavalcioni su di me.

"Ti va?" domanda accarezzandomi gli addominali.

Negli occhi tuoi pioveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora