Batman

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•capitolo 23

POV. ARIANA
"Ehm,Jenna,perchè Jake è venuto con noi?" le bisbiglio.

Anche se il ragazzo moro ha le cuffie,non vorrei pensasse male e interpretasse in modo sbagliato le mie parole.

"Perchè siamo tornati insieme e voleva farsi perdonare!" esclama euforica.

"È la tua giornata fortunata." affermo.

"A quanto pare."

Guardo con gli occhi la direzione che indica il navigatore nel telefono di Jenna e proseguo per la giusta strada.

Ai lati delle corsie di andata e ritorno ci sono degli alberi. Sembra che ci stiamo avvicinando alla campagna.

"Jen,sicura che è la strada giusta?" domando.

"Altro che." risponde.

Accendo la radio per rallegrare un po' l'atmosfera,mi sembra molto cupa.

Ad un tratto davanti a noi si innalza una struttura,sembra tipo una fattoria. C'è molto verde in giro. Ci sono delle grandi case,e sopra ognuna di esse,c'è una croce.

Sono parcheggiate molte ambulanze. E la scritta dell'associazione è davvero impossibile non notarla.

Jenna mi indica dove andare a parcheggiare,ma ad un tratto non avanziamo più. Riaccendo la macchina e cambio la marcia,accelero. Niente non si muove.

"Che succede!?" chiede Jake togliendosi le cuffie.

"Non lo so,non si muove la macchina!" esclamo sbattendo le mano sul volante.

Mi affaccio per vedere che succede,perfetto,mi ci mancava anche la pozzanghera di fango.

Cazzo mezzo metro di viale e io prendo l'unica pozzanghera che c'è solo io!!

"Adesso chiamo mia madre,avranno un carro attrezzi l'ha dentro no?"

Jenna digita il numero di sua madre e io intanto sbuffo.
Lo sapevo che venire qui,non era una buona idea. Io e la campagna proprio non andiamo d'accordo.

"Mamma,sono io. Abbiamo avuto un'incidente,mi serve un carro attrezzi." afferma portandosi una ciocca dietro l'orecchio.

"Va bene." dice per poi attaccare.

Noto in lontananza un lampeggiante arancione e man mano che si avvicina capisco che è un carro attrezzi. Meno male.

Ci sorpassa e si posa dietro di noi. Sento dei rumori dietro e poi dopo pochi secondi ci solleviamo e per poco non cadiamo tutti davanti.

Iniziamo a muoverci e poi ad uscire dalla pozzanghera e uno schizzo di fango va sul parabrezza.

Perfetto,ho già distrutto la mia macchina,sono un genio proprio.

Veniamo trasportati fino a dentro l'associazione e poi veniamo rimessi giù. Apro la portiera e scendo e subito dopo anche Jenna e Jake.

Ci accoglie una signora tutta sorridente. Ha i capelli castano scuro e due occhi color caramello. È molto alta e magra. Veste con dei jeans attillati grigio chiaro e un maglioncino beige.

In un certo senso mi ricorda molto Jenna,se non per gli occhi.

"Mamma,ciao." la saluta Jenna.

"Signora,Sullivan." diciamo insieme io e Jake.

"Chiamatemi Grace."

"Ragazzi,sono così contenta,che oggi siete qui,abbiamo proprio bisogno di qualche mano in più,venite che vi spiego." afferma facendoci strada.

Negli occhi tuoi pioveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora