"Okay, sono brave!" ammisi entrando in macchina, osservando le mie nuove unghie a ballerina nere opache. "Brave, ma tecniche completamente differenti" rettificò Kathe emulando il mio gesto dopo essersi accomodata sul sedile ed aver allacciato la cintura. Lei le aveva fatte bordeaux violaceo, sempre opache e a ballerina, mentre Kelsey aveva optato per un color nude che le rendeva la mano davvero elegante. "C'è da dire che siamo state fortunate ad aver trovato tre posti disponibili" disse Kel. "Già" annuii mettendo in moto la macchina."Qualcuno avverta i ragazzi che stiamo arrivando, per favore" dissi, dato che non ero in grado di farlo essendo al volante. "Chiamo Ry" disse per prima Kelsey. Pochi secondi dopo cominciò a parlare al telefono: "Amore, tutto bene? Noi stiamo tornando" disse pacata, ma si sentiva che le piaceva parlare col suo ragazzo. "Okay, allora a tra poco. Ti amo" aggiunse, facendo rispondere un'ultima volta Ryan e terminando rapidamente la chiamata.
"Siete davvero una bellissima coppia, Kelsey" ammisi sinceramente felice per loro, guardandola dallo specchietto retrovisore e notando Kay annuire alla mia affermazione alla mia destra. "Grazie" rispose leggermente imbarazzata. "Ormai è tantissimo che stiamo insieme e, non so, abbiamo un equilibrio tutto nostro" ammise ancora con un leggero rossore sulle gote. "Si vede, e siete da invidiare, non essere imbarazzata" le dissi di nuovo dandole un'occhiata fugace con un sorriso sulle labbra. "Da quanto state insieme?" chiese con garbo Katherin. "Ormai sono quasi due anni. Il nostro 'anniversario' sarà il 27 del mese prossimo" rispose tranquillamente mentre un coro di 'aw' si alzò da parte mia e di Kathe.Meno di trenta minuti più tardi eravamo davanti al cancello elettronico della villa che ormai avevo imparato a conoscere. Scesi dalla macchina, suonando il campanello e facendomi identificare da Tracy, che salutai e ringraziai cordialmente, prima che ci aprisse il cancello lasciandoci entrare.
Dopo aver parcheggiato entrammo dalla porta principale mentre la governante salutava il padrone di casa avvertendolo che se ne stava andando. Si vedeva che c'era molta confidenza tra i due e la cosa era molto carina.
"Finalmente siete arrivare!" esclamò Fredo, "Stavamo morendo di fame! Abbiamo già ordinato le pizze" ammise poi Chaz. Tutte ci dirigemmo dai nostri rispettivi uomini, facendo sentire Chaz leggermente fuori luogo, anche se, oramai ci era abituato. "Devo trovarmi una ragazza" farfugliò accomodandosi sul divano. Mi avvicinai a Justin che mi sorrideva, ricambiando il gesto ed unendo le nostre labbra in un bacio. "Finalmente sei tornata" sussurrò al mio orecchio, solleticando l'incavo del mio collo con la punta del naso ed il suo respiro, facendomi ridacchiare leggermente e rabbrividire. "Siamo stati distanti solo un paio d'ore" feci finta di puntualizzare a bassa voce: in realtà amavo il fatto di essergli mancata. "Sono state due ore molto lunghe" replicò. "Che avete fatto?" gli chiesi. Nel frattempo eravamo rimasti da soli tra il salotto e la cucina: gli altri si erano già posizionati sul divano, guardando la televisione. "Nulla, abbiamo parlato e loro hanno giocato a qualche stupido videogames, ma per tutto il tempo ho prestato poca attenzione" disse avvolgendomi i fianchi ed incrociando i nostri sguardi. "E come mai?" domandai a voce sempre più bassa. "Ho pensato a te per tutto il tempo" sussurrò maliziosamente, "e soprattutto a te e a quel bikini" aggiunse. Scossi leggermente la testa sentendo le mie guance colorarsi e riscaldarsi leggermente. Mi alzai sulle punte e stampai un veloce bacio sulle sue labbra. "Voi due avete intenzione di raggiungerci, piccioncini, o..?" disse Fredo girandosi verso di noi ed attirando l'attenzione di tutti gli altri. Jay sbuffò e prendendomi per mano si diresse verso il sofà, facendomi accomodare il più vicino possibile a lui. Cominciai a prestare attenzione alla puntate di 'The Big Bang Theory' che stavano guardando.
Non troppo tempo dopo, supposi, qualcuno suonò il campanello. "Devono essere le pizze" osservò Ryan. Senza rispondere, Justin si alzò, dirigendosi verso la porta. Decisi di seguirlo per aiutarlo con le scatole. Aprì la porta facendo avanzare il fattorino, pagando il totale e prendendo in custodia le pizze, congedandolo. Presi un paio di cartoni in cima alla pila, aiutandolo a chiudere la porta, servendo il tutto sul tavolo da pranzo già apparecchiato. "Bimbi, a tavola!" esclamò. "E tu, bambina, vieni qui" disse con tono rude e sorprendendomi con un bacio. "Fate schifo" si intromise Fredo, "Siete davvero disgustosi, fratello" aggiunse Chaz, facendoci ridere ci staccammo e ci accomodammo a tavola.
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Independent
FanfictionATTENZIONE: linguaggio maturo e contenuti sessuali. Non fraintendetemi: amavo la mia famiglia, i miei amici, il mio ormai ex-ragazzo e qualsiasi altra cosa mi fossi lasciata alle spalle in Italia, ma la vita mi aveva chiamata ed il primo sogno dell...