Chapter 22

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Seguimmo i ragazzi attraverso i corridoi del pianoterra della casa, finché non aprirono la porta della sala giochi. Okay, stavano scherzando. Era la stanza più figa di tutti i tempi! In un angolo c'erano rampe e percorsi per lo skate, una parete intera su cui poter praticare l'arrampicata, tavoli da biliardo e da air hokey, tappeti elastici davvero grandi, videogiochi di macchine come quelli delle vere sale giochi, dotati di schermi, sedili e volanti di guida. Un mega televisore con svariate console e comode poltrone. Era seriamente un sogno. Da bravo maschiaccio quale, sotto sotto, ero, rimasi davvero incantata.
"Perciò ragazze, cosa facciamo?" chiese Justin. "Io prendo un IO hawk!" esclamo Fredo, dirigendosi non so dove. 
"Io passerò sicuramente tutta la giornata su quell'affare laggiù, voi fate pure quello che volete!" dissi indicando il grande tappeto elastico, per poi dirigermici. Fredo tornò su una specie di skateboard orizzontale con due ruote, una sotto ad ogni piede, tenendone un altro tra le mani, che successivamente porse a Kay. Justin corse verso di me, afferrandomi poi la mano, "Aspettami bambolina, vengo con te. Poi, sai.. pensavo di insegnarti a fare skate." disse con una voce teneramente insicura, pensava che gli avessi risposto di no? "Va bene Justin, tira fuori il vero uomo che è in me e insegnami a stare sullo skate!" dissi emulando una voce maschile. "Bravo ragazzo!" disse il biondo ridendo prima di afferrare il mio mento, girarmi il volto e morsicare delicatamente il mio labbro inferiore, per poi succhiarlo. 
Salimmo sul tappeto elastico e cominciamo a saltare e ridere come bambini, nessuno di noi poteva davvero avere poco più di vent'anni, al massimo saremmo arrivati a dodici. Intanto Alfredo e Katherin sfuggivano l'uno dall'altra, giocando a rincorrersi su quel coso che non sarei mai stata in grado di utilizzare senza uccidermi. 
Justin mi spinse leggermente, facendomi traballare di poco, ed iniziò a ridere. Come in ogni cosa iniziammo una guerra. Saltando, mi riavvicinai per provare a colpirlo. Riuscì a scansarsi, ridendo più rumorosamente e facendo incendiare ancora di più me: ogni cosa tra noi era una competizione, una lotta di orgoglio che entrambi sentivamo sempre il bisogno di vincere.
Caricai il più possibile, fiondandomi letteralmente addosso al biondo, aggrappandomi al suo busto con le gambe dietro la sua schiena e le mani sulle sue spalle. Cademmo sul tappeto, lui sotto di me. "Ho vinto" esclamai guardandolo negli occhi fiera. "Tecnicamente siamo caduti entrambi e poi.." disse, prima di rivoltare la situazione in maniera repentina e farmi finire sul tappeto sotto di lui "sono io quello che sta sopra", aggiunse con un sorriso malizioso ed estremamente sexy, bloccando in un istante i miei polsi sopra alla mia testa. "Ew ragazzi, se volevate farlo ora potevate dircelo!" urlò Alfredo con finto tono disgustato. Guardai Justin, sperando che mi capisse al volo; cercai di liberarmi dalla sua presa, mentre lui mi aiutava a sedermi. Ci guardammo reciprocamente negli occhi, mentre lui afferrò la mia vita, alzandomi leggermente la maglietta, ed io afferrai saldamente le sue spalle. Cominciammo a baciarci duramente, facendo scatenare una vera e propria battaglia per la predominanza tra le nostre lingue, attirandoci più vicino l'un l'altra e facendo entrare ripetutamente i nostri petti in collisione. "Fate schifo ragazzi! Se volevo eccitarmi guardavo un porno!" gridò Alfredo, beccandosi un sonoro schiaffo sul bicipite da parte di Kathe, che lo guardò torvo.
Io e Justin ridemmo nel bacio, guardando la scena, mentre mi fece accomodare sulle sue gambe sollevandomi dal sedere, palpeggiandomelo, ed io feci scendere le mie mani dalle sue spalle fino ad afferrare saldamente l'elastico dei suoi pantaloncini. 
"Finitela!" urlò infine Alfredo, facendoci staccare da quel bacio e facendo ridere di gusto me ed il biondo. "E dai bro! Era solo un bacio! Stavamo giocando!" disse Justin fra le risa.
A quel punto l'amico e Kay si avvicinarono a noi. "Allora fratello, insegniamo a queste dolcezze ad usare lo skate?" disse poi il moro. "Ci avevo già pensato anche io bro! Ci sto! Andiamo ragazze, avvicinatevi alla pista mentre io e Fredo prendiamo le tavole!" e così salirono sull'IO hawk e si diressero in un angolo della più che ampia stanza, mentre io e Kay ci trascinammo riluttanti verso le rampe, sapendo che avremmo sicuramente distrutto sia i nostri culi che le nostre ginocchia nel giro di poche ore. 

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