Chapter 70

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Erano quasi le 3.00 pm ed eravamo tutti sui divani in salotto a guardare la televisione: dopo il pranzo abbondante eravamo cotti, così avevamo optato per Netflix and chill.
"Ragazzi, avete intenzione di fare qualche cosa, stasera?" Chiese Kelsey, rimanendo svogliatamente accoccolata al petto del suo fidanzato.
"Non saprei, volete fare qualcosa in particolare?" Chiese Justin, dopo un breve silenzio nel quale nessuno rispose. "Ora come ora sono davvero stanco" disse Alfredo, togliendo un braccio dalla vita di Kathe per stroppicciarsi gli occhi con la mano.
"Okay, credo che stasera non ci sia molto da fare" rispose ancora Justin a Kelsey. "Perfetto, perché siamo a metà giornata e sono già demolita" disse Kel.
"Domani sera, però, fiesta!" Disse Kathe, cercando di riprendersi dal suo stato comatoso: sole, mare e cibo in abbondanza erano soporiferi. "Ben detto sorella!!" Esclamo Chaz, sporgendosi verso di lei, che era al suo fianco assieme a Fredo, battendole il cinque.
"Va bene. Ditemi voi cosa volete fare così io mi organizzo con lo yatch e per le auto" disse Jay.
"Raggiungiamo Honolulu, troviamo qualche bel locale dove passare la serata e poi torniamo" disse Ryan, girandosi verso l'amico. "Okay. Volete andare a mangiare da qualche parte?" Disse nuovamente il mio biondo, tirando fuori il cellulare dalla tasca dei pantaloncini.
"Non sarebbe una cattiva idea" continuò Ry, che non gli aveva tolto gli occhi di dosso.
"Perfetto. Se non avete richieste faccio prenotare io in un posto" disse Justin, cominciando a scrivere qualcosa sul telefono, che però non potevo vedere, dato che avevo la testa appoggiata sul un lato del suo petto, e lui aveva il cellulare nella mano dall'altra parte.
"Dai, metti su 'sto film" disse poi Alfredo, una volta che tutti smettemmo di parlare.

Il film finì un paio d'ore più tardi, ma lo seguii a tratti, dato che mi appisolai parecchie volte.
Mi alzai col busto, guardandomi intorno, vedendo Chaz al cellulare sulla soglia dell'addormentarsi, Ryan e Kelsey accoccolati e Alfredo che coccolava Katherin che era più addormentata che sveglia.
"Buongiorno principessa" sussurrò Justin, una volta che mi girai verso di lui. "Ciao" dissi con un sorriso assonnato. Mi abbracciò, trascinandomi ad accoccolarmi tra le sue braccia e le sue gambe.
"Sei davvero adorabile, mentre dormi" sussurrò al mio orecchio. "Mmh, io sono sempre adorabile. E poi non stavo dormendo" gli risposi con la voce bassa e roca, per via della bocca leggermente impastata. "Sì, infatti lo sento" sussurrò nuovamente, soffocando una risatina, come me.
"Devo fare pipì" dissi, in un lamento a bassa voce, prima di alzarmi in piedi.
Lui mi guardò sorridendo e scuote do la testa, finché non scomparii sulle scale.
Raggiunsi il bagno padronale e feci pipì, dopodiché mi lavai le mani e sciacquai il viso, cercando di ridarmi un tono. Non appena ebbi finito tornai al piano di sotto, svoltando verso la cucina ai piedi delle scale, preparandomi un bel bicchierone di acqua fresca da bere.
Venni raggiunta da qualcuno, che da dietro di me allungò un braccio tatuato verso la credenza, prendendo un bicchiere, e poi lo riempì d'acqua.
Mi girai per vedere Justin che beveva, osservandolo di sottecchi mentre anche io sorseggiavo il liquido fresco, intrappolata tra il suo corpo ed il bancone della cucina aderito al mio fondo schiena.
"Sei in trappola, piccola" disse a bassa voce dopo aver posato il bicchiere sul piano dietro di me. "Mi sa che hai ragione.. papi" dissi, poggiando anche il mio bicchiere.
"Perché devi sempre stuzzicarmi così?" disse, leccandosi le labbra ed aderendo il suo petto al mio. 
"Non so di cosa tu stia parlando" mi finsi ignorante, sviando lo sguardo dal suo. "Eh no piccola, lo sai perfettamente" disse poggiando una mano sotto il mio mento, costringendomi ad incontrare le sue iridi color caramello. "Forse potrebbe piacermi spingerti più vicino al limite.. forse" dissi, rimpicciolendomi sotto il suo sguardo e sorridendogli. "Intendi esasperarmi, frustrarmi" replicò inquietantemente calmo, continuando il contatto visivo. "Ma, piccola, sappi che prima o poi non riuscirò a trattenermi ad una delle tue provocazioni" continuò a voce più bassa. 
"Sono qui Bieber" sussurrai sulle sue labbra, che ormai erano sempre più vicine alle mie. 
Improvvisamente mi prese in braccio, facendomi sedere sul bancone della cucina, e cominciò a baciarmi con foga, mentre le sue mani raggiungevano il mio seno e le mie i suoi capelli. 
Le nostre lingue guizzavano veloci, mentre le sue mani raggiungevano la parte bassa della mia schiena, spingendomi verso di lui, ed i miei polpacci si stringevano attorno ai suoi fianchi. 
"Okay, quel giorno in cui non riuscirai a trattenerti non dovrà essere oggi, perciò ora torniamo di là, dagli altri" dissi affannata , sottolineando le ultime parole, spostandomi con forza dalle sue labbra. "Non puoi deciderlo tu" disse con un sorriso sghembo, rimanendo premuto contro di me per non farmi scendere dal bancone. "Ed invece sì che lo decido io" dissi, tirando su una gamba e scendendo da un suo lato. 

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