Lorenzo.
La bionda mi squadra da capo a piedi, come per verificare se io sia realmente davanti a lei. "Sofia..." quasi sussurra. Mi viene da ridere, ma reprimo l'impulso e continuo la conversazione: "Come mai qui tutta sola?" lei accenna un sorriso, poi risponde. "Ho perso nuovamente la mia amica..." ammette imbarazzata. Ridacchio, e il suo sguardo si illumina. Nuovamente quegli occhi color ghiaccio sono intrisi del colore dei miei. Ha uno sguardo affascinante, e quando una persona ha gli occhi davvero belli, è la fine. "Te che ci fai qui? Non hai una compagnia migliore di me?" questa domanda mi coglie di sorpresa. E' una ragazza bellissima, speravo che fosse anche un po' vanitosa e sicura di sé, ma a quanto pare non è così. "No. Non credo che ce ne siano, comunque... in questa festa non vedo altre persone interessanti. Appare Brian, ma è da qualche pare con qualcuna." le sue guance si tingono di un rosso intenso, e capisco di aver fatto centro. "Ti va di bere qualcosa?" le chiedo. "Io non... non bevo" risponde, e fa ancora quel gesto che mi fa impazzire: Si morde il labbro inferiore.
Due birre dopo, siamo seduti sul divano a conversare del più e del meno. Ovviamente lei ha preso solo una soda, e mi guarda attentamente, mentre cerca di stare dietro al discorso che le sto proponendo. Ogni tanto sorride, e questo mi fa stare bene. Mi alzo, e infilo la giacca dalle maniche. "Dove vai?" mi chiede. "Esco a fumare una sigaretta, vieni?" annuisce, così le porgo il braccio per aiutarla ad alzarsi. Apro la porta/finestra del balcone, ed esco dopo di lei, accostando le ante. "Freddino qui fuori." dico, tirando fuori il pacchetto di sigarette dalla tasca, estraendone una e accendendola. "Già." accorda lei, passandosi le mani sugli avambracci. "Vuoi che ti presti la giacca?" domando spontaneamente. Mi guarda, indecisa se accettare o meno, così la tolgo e gliela appoggio sulle spalle. "Allora, questa mattina sembravi un po' assente." dico, sbuffando una nuvola di fumo dalle labbra. "Già, non ho avuto una bella giornata a scuola..." comincia, e la incito mentalmente a proseguire. "Ho sotto tre materie e oggi ho avuto un compito a sorpresa.Dovrei impegnarmi di più." dice, appoggiandosi alla ringhiera con le spalle, mentre il suo viso continua ad osservare il mio. "Dovresti." concordo. "Hey!" ridacchia, dandomi un colpetto sulla spalla.
Sofia.
Silenzio totale e imbarazzante. La sigaretta gli pende dalle labbra, e sembra stare per cadere, quando lui la prende e la butta per terra. "Ne vuoi una?" chiede, tirando fuori il pacchetto. "Non ho mai fumato in vita mia..." rispondo. "Vuoi fare un tiro?" ci penso. Mah, una tiro non potrà farmi niente, no? Allungo la mano verso di lui, e ne prendo una. Mi passa l'accendino e così l'accendo. Faccio un tiro, ma il sapore non mi piace, così tossisco ripetutamente, mentre lui si copre la bocca con la mano per non ridere. "Bleah." ridacchio. "Come fai a fumare questa roba? fa schifo!" dico, buttando per terra il mozzicone spento. "Ti rilassano, quando sei stressato." fa spallucce. "E tu ora sei stressato?" mi guarda e sospira. Sembra che abbia qualcosa da nascondere. "Già, per tante cose." quando parla, il suo tono è cambiato. Non è più quel tono sicuro di sé assunto fino a quel momento, ma un tono più leggero e pacato, quasi come se gli pesasse dire quelle parole. "Va bene, sono fatti tuoi..." comincio, ma lui mi passa una mano sui capelli. Mi ammutolisco di colpo, e sto ferma. I suoi occhi sono fermi nei miei, quasi ipnotizzati, e quando si riprende e scuote leggermente il capo, sembra essere catapultato in un'altra realtà. "Scusa." dice, prima di rientrare in fretta e lasciarmi tutta sola sul balcone. La sua giacca a coprirmi le spalle.
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Occhi di ghiaccio|Jafia.
FanfictionSofia è una diciassettenne di Milano, annoiata dall'ordinarietà della sua vita. Lorenzo è un diciottenne di Roma, annoiato dalla straordinarietà della sua vita. Lei ancora ignara dell'uragano di emozioni che le farà provare lui. Lui non vede l'ora...