-50.

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Lorenzo.

La bacio prepotentemente sulle labbra, senza darle tempo di rispondermi, o di fare qualsiasi altra azione. Rimane immobile, senza battere ciglio con gli occhi spalancati ed i muscoli tesi. "Ti amo e mi manchi." dico soltanto, poi la lascio sola nel freddo bagno. Quando la luce acuta del soggiorno investe i miei occhi, rimpiango il buio tranquillo della stanza che ho appena lasciato. La migliore amica di Sofia sta parlando con suo cugino, Lea è impegnata a conversare con delle sue amiche, mentre Brian è seduto sul divano con la bionda conosciuta mesi fa in discoteca. Hanno continuato ad uscire, niente di serio da quel che mi ha detto, ma non ci giurerei così tanto. Si chiama Lara, ed è una ragazza bassa, molto magra, quasi anoressica e dai lineamenti delicati. Niente di speciale, comunque. L'unica bionda che riesce a farmi provare qualcosa di concreto, è Sofia. Esamino ancora la stanza: ci sono molti volti familiari, anche se non riesco davvero a ricordarmi dove io li abbia visti. Forse... ma certo! Sono alcuni dei ragazzi che giocarono ad obbligo o verità con noi, quella che sembra una vita fa. Ricordo che in quella serata ho dato il primo bacio allo splendido angelo che giace dietro alla porta alle mie spalle. Rimembro quando ho dovuto annunciargli che il giorno dopo sarei dovuto tornare a Roma. All'epoca credevo che sarebbe tutto finito lì, che Sofia sarebbe rimasta solo un tassello nella mia storia, una minuscola parte del mio passato. Ero ingenuo, e non sapevo che non sarei riuscito mai a separarmi da lei. Non sapevo che l'avrei fatta mia, solo mia e di nessun altro. Non sapevo quanta sofferenza, quanti momenti bruschi, belli, brutti e dolorosi avremmo dovuto passare insieme. Eravamo come due mosche cieche, camminavamo senza sapere dove stavamo andando, però ci andavamo insieme, mano nella mano. Tutto questo fino a qualche mese fa, fino a quando non ho rovinato tutto facendomi un'altra, tradendola e ferendola. Do molto spesso la colpa all'alcol, ma la verità è che sono io a non essermi messo al sicuro da spiacevoli situazioni; ed eccone i risultati.

Sofia.

Quando mi riprendo e decido di tornare nella sala, non sono davvero sicura di quello che sto per fare. Siamo tornati al punto di prima, a quando bastava uno sguardo troppo severo per farmi ammutolire come una foglia, a quando il mio umore dipendeva completamente dal suo. Sono tornata da capo a dodici, inevitabilmente, nonostante mi sia ripromessa più volte di non caderci più. Davvero credevo che sarei riuscita a passare una serata con lui senza finirci a parlare? Che ingenua. Il fatto è che io mi rendo conto che non dovrei frequentarlo, che dovrei mandarlo semplicemente a fanculo e tanti cari saluti, eppure il mio cuore non vuole abbandonare la speranza di riaverlo con me. Non vuole rinunciare a quei bellissimi occhi castani, a quelle labbra piene che mi hanno baciata tante volte, a quel carattere gentile ed altruista nascosto sotto cumuli di macerie e dolore. Se Lorenzo è così, è perché gli è mancata una figura paterna in grado di fargli capire quali fossero le cose importanti della vita. Tanti non riescono a comprendere la natura del suo comportamento, semplicemente perché non vogliono capire. Se tutti lo conoscessero tanto quanto lo conosco io, saprebbero che persona magnifica sia. Ed io mi sono innamorata di quella persona magnifica, che però purtroppo spesso viene celata da quella maschera di sfacciataggine e cattiveria che la ricopre. Un angelo imprigionato nel corpo di un diavolo, non può di certo sembrare all'apparenza così gentile. Ma quando prendi del tempo per capire davvero chi si nasconde dietro quella parete, e riesci ad abbatterla con la forza dell'amore, non puoi più fare a meno della persona che ti si presenta davanti, anche se sai che devi combattere contro il male per averla vicino. Prendo un bel respiro ed esco alla luce del giorno, o meglio, del salotto. Tutti si fermano e si voltano verso di me, che inizio subito a sentirmi imbarazzata ed a disagio. "Perché mi guardate così?" Gli invitati mi fissano tutti, chi sorridente e chi non, come se avessi un altro paio di occhi. La luce viene sottratta dalla stanza di soppiatto, e tutti si voltano verso destra. Vedo Alessandra che si allontana dalla cucina con una torta ricoperta di panna sulle mani, che riesco a distinguere grazie alle due candeline accese con scritto '18' sulla superficie. Cammina attenta a non cadere fino ad arrivare ad un tavolino basso tra i divani. "Tanti auguri a te..." e parte la canzoncina. Vengo spinta fino ad arrivare davanti alla torta, e mi fanno sedere su uno sgabello. In imbarazzo osservo la scena, esaminando uno ad uno gli invitati. Da quando me ne sono andata al bagno, è arrivata altra gente. "Coraggio! Esprimi un desiderio e soffia sulle candeline!" non c'è bisogno che io esprima qualcosa. I miei occhi trovano subito quelli di Lorenzo, e ci guardiamo intensamente. Io ce l'ho già il mio desiderio, vorrei poter tornare indietro per cancellare quella serata di merda, che ha scisso i nostri destini fino a questo momento. Vorrei solo eliminare tutte le parti malate del nostro rapporto, per viverne i momenti migliori con l'unica persona che abbia mai amato con tutta l'anima. E poi realizzo una cosa: Se io e Lorenzo siamo qui, se siamo così e se è successo tutto questo, c'è un motivo. Se lui non fosse stato così misterioso e taciturno, probabilmente non mi sarebbe interessato poi così tanto. Probabilmente non avrei cercato più i suoi occhi tra la folla ogni giorno, e non l'avrei di certo riconosciuto per strada quella marea di volte. Di sicuro adesso non saprei nemmeno il nome del ragazzo che mi fissa avidamente. Realizzo finalmente che da ogni errore si impara qualcosa; si impara a fidarsi di meno, a tenere di più alle cose che diamo per scontate, ed io imparo, invece, che senza di lui, senza il mio bel moro, non riesco nemmeno a respirare. Soffio sulle uniche due candele presenti sulla torta, senza smettere di guardarlo.

E lui non smette di osservare me.

Spazio Autrice.

E voi direte: Ma buongiorno Sofia!

AHAHAHAHAHAH, in ogni caso, cinquanta capitoli, WOW!!!

Che dire, grazie mille del supporto e delle quasi 40k letture. Ogni giorno sono sempre più felice di scrivere questa storia, ed ormai sono anche molto affezionata ai personaggi!

Vi invito a mettere mi piace al capitolo ed a commentarlo!

Anche a condividere la storia, se vi va! :*

Baci, ci vediamo al prossimo capitolo :* :3

Occhi di ghiaccio|Jafia.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora