Sofia.
Momentaneamente non riesco a realizzare ciò che sto per fare, ma stranamente, non provo nemmeno quel presentimento che percepisco prima di fare qualcosa di sbagliato. Ho sempre aspettato e lasciato questo 'grande passo' per quando ne fossi stata davvero consapevole e a mio agio, ed ora mi sento proprio così. Non mi sento per niente forzata, come è successo parecchie volte in passato. Con lui, mi sento sempre nel posto giusto al momento giusto. E' difficile da spiegare, a volte non riesco nemmeno a farlo con me stessa, eppure in un certo senso non c'è nemmeno bisogno di farlo. I sentimenti che provo nei suoi confronti non sono razionali, non esistono parole per definirli con certezza. Quando sto con lui mi sento bene e basta, è come se fosse un libro aperto ed io sono troppo curiosa di scoprire quale fantastica storia viene narrata sulle sue pagine. Tutto quello che sta succedendo dal giorno in cui ho conosciuto Lorenzo, non ha il minimo senso. Voglio dire, ci siamo incontrati per caso e sempre per caso ci sono state delle coincidenze incredibili. Ci siamo ritrovati insieme in ogni angolo di Milano senza una spiegazione, ed ogni nostro scambio di sguardi è sempre stato come un pugnale nello stomaco. O almeno per me. I suoi occhi sono così prepotentemente gentili, che è praticamente impossibile distogliervi lo sguardo. Sono come un portale, che riescono a trasportarti in un'altra dimensione: è come se fosse uno spettacolo teatrale, dove gli unici due protagonisti siamo noi.
"Ti vedo un po'... pensierosa. Sei sicura di volerlo fare?" mi chiede, interrompendo i nostri baci. "Sì, ovvio." gli rivolgo un sorriso sincero, ma lui rimane titubante. "Sofia, non voglio obbligarti." continua. "Non vuoi più farlo con me?" il dubbio mi sale sui pensieri, e per un attimo ho paura della risposta. Lui fa una smorfia, e passa una mano sul mio braccio nudo. "Sofi, farlo con te è la cosa che più desidero adesso... però non voglio..." non lo lascio concludere la frase. Mi riabbasso verso di lui e riprendo a baciarlo. "Ce l'hai un preservativo?" mi fermo e mi distacco leggermente dalle sue labbra per rivolgergli la domanda. Lui annuisce. Ovviamente. La sua bocca resta muta, ma i suoi occhi mi trasmettono un chiaro messaggio, una limpida domanda: Sei davvero sicura? Già Sofia, sei davvero sicura? Dio, non lo so. Sono sempre stata una persona che rimugina sulle sue scelte, e alla fine se ne pente. Chi pensa troppo vive male, rovina dei momenti che potrebbero essere i più belli e felici della sua vita. Per una volta, sento che tutto quello che ho da fare è spegnere il cervello, smorzare i pensieri e fidarmi di Lorenzo. Come risposta, mi siedo sul suo bacino e comincio a sfilargli la giacca dalle spalle. Lui si alza con la schiena e si appoggia alla testata del letto, trascinandomi verso di lui. Mi fa sedere sopra di lui e comincia a baciarmi il collo, mentre gli sbottono cauta la camicia. Il suo respiro affannoso contro la pelle mi fa sussultare, tuttavia è la sensazione più bella che abbia mai provato. Mi aiuta a togliergli la stoffa dalle braccia, poi lui porta le mani all'orlo del mio vestito lungo. Lo alza leggermente, mantenendo il contatto con la pelle delle mie gambe, poi con quella della mia schiena, e quando lo sfila, non mi sento per niente imbarazzata ad apparire nuda davanti a lui. Ammira affascinato il mio corpo: i miei fianchi stretti che ho sempre odiato, la mia pancia piatta ed il mio seno pieno. Poi porta le mani sui glutei, ma prima di appoggiarcele mi chiede il consenso con uno sguardo, ed io annuisco.
Lorenzo.
Sono molto insicuro su cosa fare. Lei è ancora vergine, e non voglio essere troppo affrettato o farle del male. Quando annuisce, appoggio le mani sul suo sedere e glielo palpo leggermente. La spingo gentilmente contro il mio corpo, facendo aderire il mio petto nudo con il suo. Le sue labbra trovano le mie e riprendiamo a baciarci dolcemente. Porto le mani sul gancetto del suo reggiseno nero, e glielo tolgo con facilità. Glielo sfilo dalle braccia, poi la faccio sdraiare sotto di me. Mi aiuta a togliermi i pantaloni e prima di lanciarli sul pavimento, estraggo dalla tasca una piccola bustina. Lei osserva la scena respirando lentamente, ha evidentemente paura. "Posso ancora fermarmi." Le dico, e lei nega con la testa. "Voglio farlo." dice sicura. "Ma..." protesto. "Voglio." ribatte. La sua determinazione mi eccita ancora di più, tanto che sfilo velocemente i boxer e mi infilo il preservativo. Le tolgo lentamente le mutande, e le butto per terra accanto ai miei pantaloni. Guardo la sua intimità, poi sposto gli occhi su di lei. Ci siamo conosciuti meno di un mese fa, ed in un mese l'ho fatta innamorare di me. Tanti direbbero che stiamo correndo troppo, ed effettivamente non hanno tutti i torti, ma sinceramente non mi interessa. Non c'è bisogno del tempo per innamorarsi di qualcuno; l'amore può nascere anche in un battito di ciglia, l'amore è l'unico sentimento che non puoi controllare. Non decidi te di chi innamorarti. E' lui che ti colpisce, ti fa perdere la testa per una determinata persona ed a quel punto sei finito. Non ci sono né se, né ma che tengono, non ci sono persone, non esistono gli altri. Il tuo cervello fantastica tutto il tempo su una sola persona, e non ammette distrazioni. Le accarezzo l'interno della coscia, fino ad arrivare nel suo intimo. Sussulta leggermente quando raggiungo il suo centro, ma i suoi occhi rimangono comunque puntati su di me. Allunga una mano fino a toccarmi il braccio ed io sorrido. Decido di smettere di torturarla, mi sistemo tra le sue gambe e mi chino su di lei per baciarla. Sto per entrare in lei, quando distoglie lo sguardo. "No, devi guardarmi." le dico. Non lo fa, così allungo una mano sul suo mento e lo giro verso di me. "Ti prego." Ci pensa, poi espira ed annuisce. E' nervosa, e la sua pelle è tesa come una corda di violino. "Lorenzo." sussurra. "Sì?" mi fermo appena prima di penetrarla e la guardo. "Ti prego, fai piano." richiede. "Non ti farei mai del male." le dico, e poi, lentamente, entro in lei e mi godo tutta l'intimità del momento.
Spazio Autrice.
Scommetto che amate quando vi lascio così, su due piedi!
In ogni caso, spero che il capitolo vi sia piaciuto, ed in generale la storia.
Momento spam: Vi va di leggere anche le altre mie storie? Mi farebbe tanto piacere!
Ci vediamo al prossimo capitolo, anche se non so quando lo pubblicherò visto che ho una settimana strapiena di cose da fare! Vi lascio con una domanda: Quali sono le vostre fanfiction ed i vostri libri preferiti? Le mie fanfiction preferite sono Chocolate e Succo di zucca (che però sta su Efp Fanfiction) , mentre i miei libri preferiti sono Amleto di Shakespeare, Carrie di S.King ed Il fantasma di Canterville di Oscar Wilde!
Alla prossima! :*
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Occhi di ghiaccio|Jafia.
أدب الهواةSofia è una diciassettenne di Milano, annoiata dall'ordinarietà della sua vita. Lorenzo è un diciottenne di Roma, annoiato dalla straordinarietà della sua vita. Lei ancora ignara dell'uragano di emozioni che le farà provare lui. Lui non vede l'ora...