Lorenzo.
Il suo corpo dormiente è appoggiato delicatamente sul mio fianco, ed i suoi riccioli d'oro sono intrecciati tra le mie dita. Con la mano libera raccolgo la coperta bianca in un pungo e gliela deposito sulle spalle nude. La stringo ancora di più contro il mio corpo, e lei allunga un braccio sul mio torace, fino a circondarlo. Fare l'amore con lei è stata una delle cose più gratificanti e piacevoli che abbia mai fatto. Ho vissuto il momento fino all'ultimo respiro, ho osservato le sue iridi dilatarsi per il piacere, ed i suoi muscoli irrigidirsi sotto il passaggio delle mie mani. E' questo genere di cose che mi fanno amare sempre di più la bella addormentata tra le mie grinfie. Prendo ad accarezzarle dolcemente la testa, scompigliandole i capelli. Il suo respiro calmo e ripetitivo si scontra con la pelle sensibile del mio petto, ma non posso lamentarmi di nulla. Averla accanto a me, osservarla mentre dorme con gli occhi chiusi, le ciglia tanto lunghe da arrivare fino agli zigomi... sembra quasi un sogno, dal quale non vorrei mai risvegliarmi. Nella sua semplice canotta bianca, somiglia ad un angelo caduto sulla terra ed io lo sto tenendo accanto a me. Magari è banale dire che mi ha cambiato la vita, ma è proprio ciò che ha fatto. Prima di lei vivevo senza uno scopo, senza un motivo. Per me era importante arrivare a fine giornata strafatto ma felice, fare qualche spettacolo ogni tanto e divertirmi a ferire i sentimenti delle persone. Le uniche due donne di cui mi sia veramente mai importato qualcosa, sono mia madre e mia sorella. Ma ora sono tre, con Sofia. L'ho conosciuta per caso, magari per destino, ma adesso non riesco più a fare a meno delle sue iridi color ghiaccio. Non riesco più a separarmi da lei, né a disintossicarmi dal suo sorriso. Il modo in cui le labbra si incurvano goffamente verso l'alto, come gli occhi si assottiglino dolcemente, come la sua risata sia così bella e delicata allo stesso tempo. Amo con ogni fibra del mio corpo questa ragazza, nonostante sia passato così poco tempo dal giorno in cui ci siamo conosciuti. Ho avuto il privilegio di poterla conoscere, di farla innamorare di me, ed ora addirittura, di averla mia, solamente mia. Mi ha concesso di poter essere la sua prima volta, la sua prima esperienza. E so che per lei tutto ciò conta molto. L'oggetto dei miei pensieri si muove tra le mie braccia, voltandosi dall'altro lato, facendo aderire le sue spalle contro il mio petto. Le scosto i capelli dal collo e comincio a baciarglielo; la sua pelle è troppo invitante. Scendo fino alla spalla, lasciando una scia di baci umidi poi sulla sua schiena. Lei si sveglia, e sospira il mio nome. "Sì?" domando, sporgendomi con la testa oltre le sue spalle. "Non smettere." ordina. "Per favore..." il suo tono si addolcisce. Le cingo il bacino con le mani e la spingo delicatamente contro di me, tenendola stretta per i fianchi. Riprendo a baciargli il collo, arrivando in un punto preciso giusto sotto il meno. Mordo appena la pelle, succhiandola fino a provocare un livido violaceo. "Sei mia." le sussurro sulla pelle arrossata, e lei fatica a placare l'affanno, respirando velocemente. Trascino una mano dal suo ventre al suo petto, fino a fermarla sopra al cuore palpitante. I battiti sono feroci contro il mio palmo, ed aumentano quasi a scoppiare quando lo comincio a roteare leggermente sulla sua pelle cremosa. La giro di scatto sul fianco, serrando le mani sul suo fondoschiena. Mi chino nel punto in cui si può sentire il battito cardiaco e comincio a farle un altro succhiotto. Lei stringe le minute braccia intorno al mio collo. passandomi poi le mani tra i capelli corti. "Lorenzo..." ansima, ma io non continuo, e gliene faccio un ultimo un po' più in basso. Quando ho finito di inciderle la pelle, la tiro per un braccio sopra di me e lei affonda i gomiti sul materasso del letto, attorno alla mia testa. Guardo i due succhiotti rossi sul suo petto, e non potrei esserne più fiero. "Lorenzo." biascica, portando anche lei lo sguardo sui lividi. "Mh?" alzo la testa e punto i miei occhi su di lei. "Io..." inizia, e fa una breve pausa. Lei... cosa? Il panico comincia lentamente ad intrufolarsi nella mia mente. "Tu cosa? Ti sei pentita di averlo fatto con me?" i suoi occhi si spalancano rapidi. "Affatto." nega con la testa, ed io caccio un sospiro di sollievo. "Mi è piaciuto tanto." ammette, abbassando gli occhi sul mio petto. "E dov'è il problema?" le chiedo, stringendo l'indice ed il pollice intorno al suo mento, per farmi guardare negli occhi. "Nessuno, io..." forse ho capito cosa cerca di dirmi, o meglio chiedermi... ma si vergogna troppo per farlo. "Vuoi il bis?" le chiedo malizioso. Il suo sorriso si allarga alla vista del mio ed annuisce.
Sofia.
Non voglio assolutamente passare per la sfacciata della situazione, ma la vista del suo corpo nudo mi fa desiderare ancora la sensazione che ho provato quando è entrato in me. E' stato come sentire un vuoto colmarsi, sentirsi appagata e felice. Spensierata ed euforica. Ed è la stessa cosa che provo quando dopo essersi rimesso un preservativo, è di nuovo dentro di me. Stringo i polpastrelli sulle sue spalle, mentre l'adrenalina scorre nelle vene insieme al sangue. Comincio a gemere piano a fatica, vorrei urlare il suo nome e far capire a tutti quanto io sia innamorata di questo ragazzo, ma ci sono i miei in questa casa, e non posso permettermi di svegliarli. Inizio ad immaginare quanto imbarazzante sarebbe la scena; Mia madre che entra di soppiatto nella camera, trovando me e Lorenzo avvinghiati mentre facciamo l'amore. Di sicuro non mi permetterebbero nemmeno più di sfiorarlo! La scena mi fa ridacchiare, e Lorenzo mi guarda confuso. "Stiamo scopando e tu ridi?" sembra anche un po' offeso. "Che? No, stavo ridendo per una cosa che mi è saltata in mente." mi scuso, ma lui ghigna. "Hai detto saltata?" domanda, ed io annuisco aggrottando la fronte. "Adesso ti faccio saltare io." la cosa dovrebbe intimorirmi, eppure mi incuriosisce. Il suo ritmo aumenta, ed insieme a lui anche il nostro piacere. Si sporge sulle mie labbra e ci lascia sopra un bacio affannoso, desideroso. Lascio che le mie mani raggiungano il suo viso, e le stringo intorno ad esso. Lui dischiude le labbra ed io vi ci insinuo la lingua, perlustrando tutto il suo palato, mentre lui fa lo stesso. Il nostro, è un groviglio bramoso di pelle, lingua e corpi. La passione che ci attrae non è neppure descrivibile, soprattutto per me che tutto ciò rappresenta una novità. Si ferma di colpo, ed io mi distendo accanto a lui. La sua mano vaga per il letto fino a trovare la mia, e la stringe forte tra la sua. "Di chi sei tu?" domanda ad un certo punto, dopo attimi di silenzio passati a fissare il soffitto. "Tua, solo ed esclusivamente tua." rispondo.
Spazio Autrice.
Eccomi qui con un nuovo capitolo! Sono stanchissima, oggi ho fatto tremila cose, però avevo troppa voglia di scrivere!
Dunque, qui vediamo Lorenzo alle prese con un'esame di coscienza, dove si rende effettivamente conto di quanto Sofia lo abbia cambiato.
La vostra canzone preferita in questo momento? Le mie sono troppe! Però direi Preso male di Gemitaiz e She's Kinda Hot dei 5SOS. Fatemi sapere se vi piacciono queste domande a fine capitolo, così ve le ripropongo!
Baci :*
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Occhi di ghiaccio|Jafia.
FanfictionSofia è una diciassettenne di Milano, annoiata dall'ordinarietà della sua vita. Lorenzo è un diciottenne di Roma, annoiato dalla straordinarietà della sua vita. Lei ancora ignara dell'uragano di emozioni che le farà provare lui. Lui non vede l'ora...