28.

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Erano in ritardo.
All'inizio Allegra pensava che Benjamin scherzasse... Ma il giorno dopo le fece vedere i due biglietti aerei. Destinazione: New York.
La causa del ritardo, quella volta non fu la ragazza, bensì il moro che non trovava i documenti.
Entrarono nel grande edificio correndo e si diressero verso il check-in.
Dopo i vari controlli a cui vennero fermati per una scatolina metallica che Ben non aveva tolto dalla tasca si diressero nel gate.
Salirono sull'aereo e si sedettero pochi minuti prima di partire.

Anche Federico avrebbe voluto andare a New York, Benjamin l'aveva invitato ma voleva andarci con Matilde e lei... Era ancora in Australia.

Dopo 11 ore di volo l'aereo afferrò nell'aeroporto di New York.
Allegra svegliò piano Benjamin che si era addormentato sulla sua spalla stringendole la mano.
Insieme, mano nella mano, scesero e andarono a prendere le valigie.
Uscirono e cercarono un taxi. Era esattamente come nei film. La gente era tantissima e prendere un taxi era quasi impossibile.
Alla fine dopo ben 11 "fuck you", 9 taxi rubati e 37 minuti d'attesa salirono sulla macchina gialla e dissero l'indirizzo dell'hotel da loro prenotato guadagnandosi un'occhiataccia da parte del conducente.
Allera si avvicinò piano all'orecchio di Benjamin.
《Allora è vero che gli americani sono tutti teste di cazzo》 gli ussurrò facendolo scoppiare a ridere e guadagnandosi un'altra occhiata assassina dall'uomo.
《Smettila o ci butta fuori》 continuò lei sussurrando.

Arrivarono al lussuoso hotel e pagarono il taxista lasciando gli una mancia. In quel momento, l'uomo sorrise.
Entrarono nella hall e subito un ragazzo con la divisa rossa e un cappellino sempre rosso prese le loro valigie e li caricò sopra un carrellino.
Si rivolsero alla donna dietro al bancone e presero le chiavi della stanza. 137.
Allegra entrò per prima e si bloccò all'entrata.
La camera era bellissima.
C'era un grande letto a baldacchino con le coperte blu e cuscini blu e bianchi, le pareti erano dipinte di azzurro chiaro. C'era una cabina armadio, tutta bianca. Il bagno era enorme e sempre sulle tonalità del bianco e del blu.
Ma la cosa più bella era la vista. I vedeva central park. Era incredibile.
Entrambi erano a bocca aperta.

Federico sapeva cosa sarebbe successo fra i due a New York. Avrebbero fatto l'amore per la prima volta, nella città più bella del mondo.

《Stiamo qui insieme oppure facciamo un giro? So che è quasi sera... Ma hanno detto che la vista dall'Empire State Building di notte è spettacolare.》 Le chiese abbracciandola da dietro. Non sapeva se guardare la sua ragazza o l'incredibile vista di New York. Erano due spettacoli senza eguali.
Allegra iniziò a saltellare felice. Aveva sempre sognato di andare a New York e salire sull'Empire State Building con la persona che amava.
《Andiamo.》 Lo prese per mano, prese la chiave della stanza e iniziò a correre.

Vedere New York da lassù era una cosa spettacolare.
Benjamin la teneva stretta a se abbracciandola da dietro. Aveva il mento appoggiato sulla spalla della ragazza. La ragazza, invece, era rapita da quella magnifica città che aveva sognato per tutta la vita.
《Grazie 》 gli disse girandosi verso di lui mantenendo l'abbraccio.
《E di cosa?》 Le chiese lui sorridendo.
《Di tutto》
E fece incontrare le loro labbra.

Buonasera personcine carine.
Come state? Io oggi sto litigando tipo con tutti.
Pronti per la scuola? Io si, sono prontissima. Non vedo l'ora di tornarci, amo studiare..... Ah, no scherzavo.
Bene. Ben. Bene.
Ben. Bene. Ben.

Love you all❤

Amore vieni con meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora