Niall's Pov.
«Niall, tesoruccio». Un colpo alla porta mi fece fare un grugnito. Ficcai la testa fuori da piumone dove avevo costruito il mio bozzolo di tristezza, e guardai la porta color mogano dell'hotel. La luce che filtrava dalle tende mi fece chiudere gli occhi.
Il Where We Are Tour era ormai finito ed io e i ragazzi dovevamo restare ancora qui per uno o due giorni prima di poter tornare a casa. Oggi pensavo che sarebbe stato un giorno rilassante, tranquillo e che l'avrei potuto usare per dormire.
Però Elizabeth La Puttana stava bussando alla mia porta.
«Vaffanculo» grugnii, strusciando dentro le coperte del piumino.
Pensando che se ne fosse andata, chiusi i miei occhi cercando di riprendere sonno. Ancora una volta, la mia idea volò fuori dalla finestra.
«Aw, piccolo» flirtò lei attraverso la porta. Il suo tono era esageratamente dolce e mi provocò quasi un dolore ai denti. «Lasciami entrare»
Quindi, con sua grande sorpresa, mi alzai e le aprii la porta. Lei provò ad entrare, ma io la bloccai, lasciandola anche molto confusa.
«Elizabeth» mi diressi verso di lei, il suo nome era come acido sulla mia lingua. «Mi stai torturando da quando è iniziato il tour e mi sono rotto il cazzo. Ore stai con Harry, anche se lui si merita qualcuno migliore invece di una puttana come te»
Per qualche secondo rimase sbalordita. Anche se recuperò subito la sua facciata, facendo comparire sul suo volto un sorrisetto malizioso. Si appoggiò allo stipite della porta, il suo sorriso cresceva. La maschera che incorniciava il suo volto cominciò a incrinarsi.
Il suo falso e lucido dito dipinto di rosso si poggiò sul mio petto. Lo tolsi immediatamente e la guardai accigliato, facendole scappare una risatina.
«Piccolo, ma prima del tour-»
«Prima del tour era diverso!» gridai. «Prima del tour tu non stavi uscendo con Harry e mi importava pure di te. Tu mi hai portato avanti con un guinzaglio!»
Il suo volto si indurì e la sua maschera cadde. «Non volevo dire..» sussurrò lei. La fiducia in se stessa si stava dissolvendo.
«Allora perché hai annunciato la tua relazione con Harry il giorno dopo che mi hai detto che 'ti piacevo io'?» le dissi, marcando la frase 'ti piacevo io'.
«Tu mi piacev- mi piaci, Niall» si corresse lei. I suoi capelli andarono sul suo volto come per nascondere la tristezza. Se fosse accaduto in un altro periodo, prima del tour, mi sarebbe dispiaciuto per lei. Ma, riconoscendolo, non sono una persona molto comprensiva. Forse lo ero una volta, ma non più.
Essere comprensivi è una debolezza, non mi importa quello che dicono gli altri. Quando sei comprensivo, le persone lo usano contro di te. Loro ti fotteranno tutto, ma tu rimarrai comunque dispiaciuto per loro perché sei un idiota.
La comprensione è per deboli.
«Allora, perché cazzo stai con Harry?» dissi, infuriandomi. «Che stai cercando di fare, portare anche lui in giro con il guinzaglio?»
Alzò lo sguardo verso di me e mi guardò per un secondo, e solo un secondo, mi sentii dispiaciuto per lei. Dai suoi occhi nocciola fino ai suoi capelli rossi ramati, mi supplicarono. Sebbene sia durato solo un secondo.
«Lo lascerei in un battito di ciglia per te» disse con molta più convinzione nella sua voce. Risi.
Non sono sicuro se fosse una risata senza sentimento o meno; non sono sicuro se trovai divertente qualcosa che stava dicendo. Ad ogni modo, io risi. Forte.
«E cosa ti fa pensare che io ti voglia?» chiesi con cattiveria. Non volevo avere niente a che fare con lei e non avrei esitato a parlare con Harry delle sue intenzioni.
«Mi ha voluta una volta, puoi volermi di nuovo» disse velenosamente.
«No, non ti vorrò mai ancora» affermai facendo un passo verso di lei per intimidirla. «Mi hai già fregato Elizabeth. Mi ero innamorato di te e tu mi hai lasciato, facendomi cadere a pezzi per terra. No, tu mi hai spinto a terra e calpestato tutti i pezzi di me ormai già rotti, rendendoli ancora più piccoli e difficili da trovare».
«Ti sei resa conto di come mi sono spezzato? Mi mancano dei pezzi e, in generale, sono troppo stufo di provare a incollare insieme me stesso». Feci un passo indietro e mi appoggiai alla porta. I suoi occhi nocciola diventarono lucidi ed io, ancora, avevo voglia di ridere.
«Congratulazioni Elizabeth». Afferrai la maniglia della porto e la chiusi lentamente. «Mi hai rovinato» dissi prima di chiudere definitivamente la porta.
**
Crediti samemistakes__

STAI LEGGENDO
Anonymous || n.h. | Italian Translation
FanfictionLa storia appartiene a @samemistakes__ . ** Lei era @anonymous_ Lui era @whocares_ Lui scriveva testi di canzoni. Lei scriveva citazioni di libri. Lui usava il suo account per nascondersi dalla propria popolarità. Lei usava il suo account per nasc...