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Niall's Pov

«Niall!» riconobbi automaticamente quella voce rimbombante attraverso il corridoi come quella di Harry. Potevo sentirlo, i suoi passi sordi si avvicinarono alla mia porta dell'hotel.

Io continuai solamente a mettere le mie cose in valigia, fingendo di non averlo sentito.

«Niall!!» gridò, questa seconda volta con voce più alta.

Alla fine entrò nella mia camera e.. il ragazzo era arrabbiato. Non provai neanche a indovinare il perché lui fosse furioso.

La Puttana aveva fatto questo.

Harry avanzò verso di me con i pugni e la mandibola tesa. Mi alzai dalla mia posizione di accovacciata, pronto quando lui si avvicinò, fissando occhio contro occhio il toro furioso.

«Mi hai chiamato?» alzai gli occhi al cielo.

«Che cazzo hai fatto ad Elizabeth?» ringhiò digrignando i denti.

«Niente» dichiarai.

«Niente?» Rise senza divertimento. «Ha pianto tutta la notte, dicendo il tuo nome ancora e ancora!»

«Peccato che non mi importi» sorrisi sarcasticamente.

«Cosa le hai fatto?» sputò lui, i suoi occhi accesi dalle fiamme.

«Ti sei preoccupato di chiederle cosa lei ha fatto a me?» abbassai il tono della voce assieme agli angoli della mia bocca.

Per un millesimo di secondo, Harry sembrò comprendere. Ma quella stronza lo teneva legato così stretto che era accecato dai sentimenti falsi di lei.

«Quando avrei potuto chiederglielo? Stava piangendo come una disperata» dichiarò lui.

«Non era importante quando lo facevo io» gridai, alzando la voce allo stesso tono della sua. «Non ti è importato quando ero io a piangere tutta la notte dicendo il suo nome ancora e ancora».

«Di cosa stai parlando?» chiese velenosamente.

Lo derisi. «Noi stavamo insieme prima che voi, ragazzi, vi 'innamoraste'» usai le mie mani per disegnare le virgolette in aria quando dissi 'innamoraste'.

La vista di Harry si appannò e la sua voce esitò quando disse: «A cosa ti riferisci quando dici 'insieme'?»

Risi, come feci quella mattina quando Elizabeth bussò alla mia porta. Non potei classificare la mia risata in sarcastica o meno.

«Noi abbiamo fatto del cazzo di sesso, Harry» ribollii io. «E lei mi disse che provava dei sentimenti per me e dopo, il giorno dopo, lei ti si lanciò addosso»

«No, lei non avrebbe mai fatto questo» rispose senza cedere.

Scossi la tessa, morsi il mio labbro e ignorai il tic nervoso del mio occhio destro. La pressione salì fino alla gola. Era come se avessi una palla bloccata lì.

«Suppongo che non la conosci così bene come credi» alzai lo sguardo, guardando direttamente i suoi occhi, però lui distolse lo sguardo guardando a terra. «Guardami Harry» gli ordinai.

Aveva paura di guardarmi negli occhi e vedere che stavo dicendo la verità. Che avevo ragione.

«Harry» gridai io.

Con riluttanza, lui alzò la testa, i nostri occhi si incontrarono. Verde contro azzurro. I suoi occhi si riempirono di compassione dopo pochi secondi.

«È divertente come tu non abbia mai saputo quanto fossi rotto» iniziai, con un piccolo sorriso. «Nessuno l'ha notato, a nessuno è interessato»

«Niall, noi non sapevamo --»

«E certo che non lo sapevate» risi forte, e delle lacrime sfuggirono inevitabilmente dai miei occhi. La mia risata era in maniera definitiva la più sarcastica. «Non influisce sul nostro tour o sulla nostra musica, quindi non ha importanza. A nessuno fottutamente interessa di Niall! Niall Horan dei One Direction, Dio si. Niall Horan di Mullingar? A nessuno. A nessuno importa una merda delle mie emozioni o dei miei sentimenti» eccetto a J... «e fa davvero schifo, Harry»

Da quel momento incominciai a piangere furiosamente ma non mi importava più.

«A noi importa, Niall»

«No, non vi importa» mi chinai indietro, prendendo le mie cose violentemente. Senza preoccuparmi, buttai più capi di abbigliamento possibili in valigia prima che Harry si chinasse dal mio lato e mi bloccasse il braccio.

«Niall» parlò lentamente, scandendo ogni lettera.

«Solo» sospirai, esasperato. «Smettila»

«Niall» continuò lui. «A noi importa di te»

«Cazzate!» piansi, cadendo sul mio culo e rannichiandomi. Portai le mie ginocchia al petto e misi le mani tra i capelli. «A nessuno importa, cazzo, e anche se lo pensano, stanno mentendo a se stessi. A loro importa la mia fama, il mio denaro, non il mio cuore»

«Questo non è vero, Niall» replicò Harry dolcemente, la sua voce si incrinò. «Siamo sulla stessa barca come te, sappiamo come ti senti --»

«No, non lo sapete!» la mia voce diventò isterica, incrinandosi come a un ragazzino di tredici anni. «Non sapete come ci si sente a non avere nessuno. Tu hai la fottuta puttana, per l'amor di Dio!»

Lui non si mosse nemmeno quando mi riferii a Elizabeth come 'La Puttana'. Credo che creda di più a me che a lei, per il momento.

«Tu hai me,» la sua voce era carica di emozione. «hai Zayn, Liam e Louis. Hai la tua famiglia. Tutti sono dalla tua parte, Niall»

Presi dei respiri profondi, ognuno di essi uscivano tremolanti. Lasciai che la mia testa si abbassasse e, silenziosamente, le lacrime cominciarono a uscire.

«Guarda, amico. Forse dovresti andartene per un po', fare una vacanza» disse Harry.

Una vacanza? Dove dovrei andare? Come potrei fuggire quando ci sono i paparazzi e le fan che mi seguono in ogni mio passo? Esiste un posto in questo mondo dove potrei stare in pace?

«Una vacanza?» scandii ogni sillaba come se la parola fosse assolutamente sconosciuta. Praticamente lo era. Non avevo avuto una vera vacanza da quando ero più giovane.

«Si» Harry deglutì, guardai in alto e incontrai i suoi occhi pieni di lacrime. Mi chiesi se quelle lacrime fossero per me o per se stesso. «Una vacanza. Solo per rilassarti un po'. Ti farà bene.»

Feci un cenno con il capo, asciugandomi gli occhi con il dorso delle mie mani.

«Una vacanza» mormorai un'altra volta, gustandomi il modo in cui la parola usciva dalla mia lingua. «Potrei farlo»

Ma dove andrò?


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Credits samemistakes__

Anonymous || n.h. | Italian Translation Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora