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NIALL

Potevo sentire il suo respiro sulle mie labbra, così delicato e leggero come le ali di una farfalla. Potevo sentire il battito del suo cuore sul mio petto, batteva veloce, almeno quanto il mio. Le sue mani sulla mia vita stavano bruciando la mia pelle attraverso la maglietta ma non mi lamentavo. Non avrei potuto mai lamentarmi, non di Jessica. Mi stava molto vicino, vicino come mai prima.

Questo fino a quando non fummo colti di sorpresa dalla voce del mio caro amico.

Incrociai le mie braccia sul petto nel disperato tentativo di trovare un po' di calore che avevo perso, ma non ci riuscii. Era Jessica. Mi aveva fatto sentire caldo e mi aveva sciolto dentro, per quanto poteva sembrare tipico e scadente.

«Liam, che sorpresa deliziosa» dissi a denti stretti. Volevo bene a quel ragazzo che stava sogghignando di fronte a me, ma non in quel momento.

«Quindi questa è la famosa Jessica di cui ho sentito parlare». Liam ignorò completamente il mio commento sarcastico e guardò Jessica, sorridendole caldamente. «Sono Liam»

«Lo so – voglio dire... merda, scusa, è solo che sei reale e di fronte a me e sei bellissimo» balbettò Jessica.

Liam rise prima di avvicinarsi e di avvolgerla in un grande abbraccio. «È meraviglioso incontrarti!»

«Idem» rispose Jessica. «Cazzo, questa era brutta. Scusa»

Liam la guardò teneramente, mentre io cercavo di non sciogliermi in una pozza irlandese per terra a causa della sua tenerezza. Fu difficile ma in qualche modo riuscii a gestirmi per sembrare tranquillo.

«Ho aspettato troppo tempo per incontrarti. Harry non smetteva di vantarsi di come lui fosse stato il primo a scoprire la ragione per cui Niall era scomparso» disse Liam, liberando Jessica dal suo abbraccio.

Jessica sorrise, un sorriso intenso come il sole e con un bagliore di fuoco che tremolava nei suoi occhi. Amavo quando sorrideva così. Era come se tutta la felicità del mondo risplendeva in lei, in quel sorriso... volevo che si sentisse sempre così.

«Beh, eccomi. Mi dispiace di avervelo rubato». Quindi era riuscita a ritrovare la calma. Ero fiero di lei.

«Niall si è beccato un po' della Sindrome di Stoccolma, eh?» chiese Liam, sfacciatamente.

Prima che Jessica potesse replicare, dissi: «Dovremmo andare se vogliamo vedere Louis prima della partita»

Liam fece un sorrisetto, ma annuì con il capo e si incamminò, Jessica ed io seguimmo la sua strada.

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JESSICA

Respira. Respira. Respira. Non smettere di respirare.

Stai andando a conoscere Louis Tomlinson, il dio del sesso con il culo perfetto... mentre al tuo fianco ci sono Liam Payne e Niall Horan.

Respira. Respira. Respira.

È solamente un altro giorno normale. Non sto dando delle pacche sulle spalle ai miei idoli e non sto per vedere un Louis sudato che corre mentre sbandiera il suo gran culo in una partita di calcio.

Andiamo allora. Vedi Jessica? È facile. Non sta succedendo niente. È tutto normale. Non c'è bisogno di uscire di testa.

«Sei pronta?» mi chiese Niall.

«Cazzo, no!» risposi, agitando le mie mani.

«Fantastico. Andiamo» disse Niall.

E detto questo, aprì la porta dietro cui si trovava Louis.

È brutto se spero che stia senza maglia o completamente nudo?

Quando entrammo nella stanza fu come se tutti i suoni del mondo si mescolassero insieme. Improvvisamente non riuscivo a capire più niente: nessun rumore, nessuna persona, niente.

«Niall, amico mio!». Era Louis.

«Hey Louis!» Quello invece era Niall.

«Liam, ragazzo mio!» Ancora Louis.

«Ha-ha Louis, sei esilarante». Liam.

«Jessica!». Louis.

«Buon Gesù». Io.

«Puoi chiamarmi Louis, non c'è problema» mi avvolse con le sue braccia e mi sorrise. Ora sentivo tutto chiaramente.

«Scusa, ciao» risposi e lo abbracciai a mia volta.

Pelle. Sentivo la sua pelle contro la mia e non era la carta di un poster. Nessun tessuto. Pelle. ERA SENZA MAGLIETTA.

«Gesù Cristo». Respirai.

«Nope, ancora io». Louis rise e si tirò indietro. «Niall, è una ragazza religiosa»

«Scusala, in questo momento non riesce a respirare perché sei senza maglietta e in sua presenza» disse Niall, posando una mano sulla mia schiena.

Non avrei saputo dirlo meglio.

«Oh, giusto». Louis ritornò verso i suoi vestiti e si mise addosso una maglietta.

NO. TOGLITELA. NON NE HAI BISOGNO.

«Quindi, Niall e Jessica...». Louis muoveva su e giù le sue sopracciglia, in modo allusivo.

«Oh, uh, non siamo --». Niall si bloccò da solo con un colpo di tosse fasullo.

«Si, si, chiaro. Sono passati letteralmente due secondi da quando vi ho beccati tutti vicini e intimi» aggiunse Liam.

«Oh, che teneri» ci stuzzicò Louis, sorridendo.

«Non stavamo facendo niente!» insistette Niall. Non sapevo perché ma il mio cuore perse un battito, probabilmente per il fatto che Louis adesso aveva la maglietta.

«Hm, okay». Louis alzò gli occhi al cielo e si sedette per allacciarsi le scarpe. «Comunque vi shippo»

LOUIS TOMLINSON SHIPPA ME E NIALL HORAN. PORCO CAZZO.

«Idem» fece Liam.

LOUIS TOMLINSON E LIAM PAYNE SHIPPANO ME E NIALL HORAN. COS'E' LA VITA.

«Ad ogni modo» li interruppe Niall. «Dovremmo andare e prendere i nostri posti prima che la partita cominci. Buona fortuna»

«Buona fortuna nella tua partita, Niall» rise Louis.

Niall mi fece girare e mi guidò verso la porta. Non avevo dubbi nel fatto che il suo dito medio stesse salutando i Lilo, i quali stavano ridendo a crepapelle.

Anonymous || n.h. | Italian Translation Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora