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"Si avvisano i gentili clienti che l'aereo è pronto a decollare, per cui allacciate bene le cinture e spegnete i propri telefoni."

Ormai era fatta, io ed Harry stavamo partendo per il Canada. Harry aveva litigato per mezz'ora per chi avere il posto con il finestrino, ma alla
Fine la bambina accanto a noi ha vinto. Mi sono accontentata del posto in mezzo, mentre Harry era alla mia destra.Ci attendevamo parecchie ore di volo.

<Ci facciamo una foto?>Gli dico ad harry.

<No, niente foto sull'aereo.>Si intromette la bambina. Harry sbuffa e io gli accarezzo la mano per farlo tranquillizzare.

<Ok, non ne faremo.>Gli rispondo.
Harry si avvicina e mi lascia un bacio all'angolo delle labbra.

<Che schifo.>Urla la bambina. Sta iniziando a rompermi. E io amo i bambini.

<È successo qualcosa?>Si avvicina l'hostess allarmata.

<No, questa dolce bimba ha solo dei crampi alla pancia, potrebbe accompagnarla dai suoi genitori?>Mente Harry. L'hostess annuisce e la bimba la segue costretta. Rido sotto i baffi e bacio harry.

<Alla faccia tua, perfida bimba.>Gli sussurro all'orecchio e lui ridacchia.

<Non li amavi i bambini?> dice.

<Appunto, li amavo. Dopo la perfida bimba campionessa di scaccolamento, li odio. Ok, no, scherzo.>Ridacchiamo.

Dopo 13 lunghe ore di viaggio, arriviamo in Canada.

Harry prende la mia valigia e la sua e chiama un taxi. Appena quest'ultimo si ferma in una grande casa, contornata da milioni di auto, inizio ad avere un po di panico.
Harry deve essersene accorto e così mi da subito la mano mentre bussa alla porta. Subito dopo si rivela una dolce signora, uguale a Harry e presumo anche alla mamma di Harry.

<Ciao nonna.>Harry la abbraccia senza lasciarmi la mano.

<Ciao Hazza mio.> ricambia l'abbraccio e si volta subito verso me.
<Tu devi essere Hasel> annuisco e gli porgo la mano. Lei mi tira a se e mi abbraccia.
<Non usiamo queste formalità qui, ormai sei una di noi.>Continua a strapazzarmi. Devo aver dimenticato che qui in Canada sono più calorosi.

<Okok, basta nonna, non me la stropicciare.>Dice Harry ridendo. Non l'ho mai visto così felice, a parte quando sta con me, ovvio.

<Si scusami Haz, io sono Olive, puoi chiamarmi nonna, o nonna olive, o come vuoi tu.>Mi fa entrare e io ridacchio. Harry avvolge un braccio intorno alla mie spalle ed entra anche lui.

<Dove sono gli altri?>Chiede. Gli altri? C'è ne sono ancora?

<Di la, aspettavamo te.>Ci guarda e si corregge.
<Voi.>Mi sorride e io ricambio. Nonna olive non sembra vecchia o noiosa, come il resto delle nonne. Lei è bellissima e solare, sembra anche divertente.
Ci avviamo in un grande salone, dove trovo tantissime persone, presumo parenti di Harry, tutti a torno ad un tavolino e seduti in grandi divani.

<Ragazzi c'è Harry.>Richiama l'attenzione nonna olive. Tutti si voltano verso noi e lo sguardo cade subito sulle nostre mani incrociate.
<E haz.>Continua. Tutte le persone si cominciano ad avvicinare, abbracciano ad Harry e poi si presentano.

<Sono il nonno di Harry, Josh.> Mi stringe in un affettuoso abbraccio.

<Hasel, piacere.>Gli sorrido affettuosamente.

<È proprio bella harry, complimenti. > Dice un signora con in braccio un bambino.
<Io sono Jenna, la zia di Harry, ovvero la mamma della sposa, Megan.>Sorride fiera.

Casuality ||Harry Styles||#Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora