||74|| Haz

79 6 0
                                    

Ormai Harry se n'è andato da una settimana. Sette giorni senza di lui. Questi giorni li ho vissuti nella malinconia, anzi, non li ho vissuti per niente.

Il primo giorno, è stato pesante. Sono rimasta tutto il giorno chiusa in camera mia. Non sono andata a scuola e non ho risposto alle numerose chiamate di Bethany, di Lissa e anche quelle di Niall. Stavo male, e volevo soffrire in santa pace. Quel giorno mi sono chiesta più volte se Harry fosse felice li. Ma la risposta non voleva arrivare. Ogni cosa che vedevo, io rivedevo lui. Il secondo giorno, è stato più o meno uguale al primo. Quel giorno mi sono chiesta più volte se Harry fosse felice li. Ma la risposta non voleva arrivare. Ero decisa a rimanere chiusa in camera mia, a piangere, piangere e piangere, fino a consumarmi dentro, cosa che avvenne l'indomani. Il terzo giorno, mi sono svegliata con una forte nausea, e sono corsa in bagno a vomitare. Il dolore non era diminuito, anzi, era aumentato. È stato proprio quel giorno che mi sono resa conto, che anche sperando, anche pregando, lui non sarebbe tornato, e fanculo alle favole e al lieto fine, perché non esiste, non per noi. In quei giorni ero completamente assente. Non pensavo a niente. Non mi accorgevo di niente. Qualche volta non sapevo neppure se ero ancora in vita. Quel giorno ho anche provato a tagliarmi. Sai come si dice, "certe cose non si superano, al massimo si trovano delle distrazioni" e io volevo trovare la mia. Volevo causarmi un dolere più forte, dell'abbandono. Ma appena mi ritrovavo davanti lo specchio del bagno, con le lacrime agli occhi e con la lametta tra le mie mani, mi accasciavo per terra e piangevo. Solo che invece di rigarmi il viso, le lacrime restavano dentro, e si accumulavano nel petto fino a farmi male. Quel giorno mi sono chiesta più volte se Harry fosse felice li. Ma la risposta non voleva arrivare. Il quarto giorno, dopo quell'episodio mi sono sentita davvero arrivata al limite. Sono uscita da camera mia e ho deciso di riordinare la mansarda. Quel giorno, proprio in mansarda ho trovato un libro di fotografie che mi aveva regalato Harry. Erano tutte le nostre foto. Ho cominciato a sfogliarlo, ed ogni pagine che giravo, la marcavo con una mia lacrima. Quel giorno mi sono chiesta più volte se Harry fosse felice li. Ma la risposta non voleva arrivare. Il quinto giorno, era il giorno della rassegnazione definitiva, perché fino a quel giorno io avevo sperato in un suo ritorno, ma sapevo che dovevo andare avanti, o almeno provarci. Quel giorno stranamente non ho versato lacrime, solo milioni di sospiri in preda all'angoscia, ma quello era molto peggio. Cominciavo a non avere più emozioni. Avevo paura che mi ero prosciugata. Quel giorno mi sono chiesta più volte se Harry fosse felice li. Ma la risposta non voleva arrivare.
Il sesto giorno,quel giorno mi sentivo strana , non dico che il dolore che provavo era insopportabile, continuavo comunque a fare le mie cose e a tollerarlo, non era insopportabile , solo che c'era costantemente, ero consapevole che ogni mattina mi sarei svegliata con la sensazione che mi impediva di godermi totalmente la giornata. E non nascondo che avvolte mi capitava, quando ero sola, di appoggiarmi al muro, di scivolare a terra e iniziare a piangere, silenziosamente... E non c'è sensazione più brutta. Ormai quel giorno ero pronta. Pronta a ricominciare, magari non proprio subito,e magari non avrei mai ammesso che non c'è l'avrei fatta sul serio, però mi sentivo pronta. Quel giorno mi sono chiesta più volte se Harry fosse felice li. Ma la risposta non voleva arrivare. Il settimo giorno, ho deciso di accettare l'invito di Niall ed uscire a pranzare insieme. Era strano. Dopo 7 giorni ero riuscita da casa. Ma proprio quel pranzo mi cambiò la vita. Proprio le parole del mio migliore amico, fecero traboccare il vaso.

< Da quando non c'è lui non ridi più. Sorridi e basta. Come per dire " divertente, davvero divertente. Ma ora lasciatemi sola". Devi chiarire con lui.> disse con la sua solita voce da serio.

< Niall, abbiamo già provato una relazione a distanza, e non è funzionata.>Dissi. Ero pronta ad esplodere di nuovo in lacrime. Ma non volevo mostrarmi così vulnerabile per colpa di un ragazzo. Anche se esso era il più importante della mia vita.

<Se si tiene davvero a qualcosa, l'ultimo tentativo è sempre il penultimo.>Queste parole le accompagnò con un occhialino ed un bacio in guancia. Quel giorno mi sono chiesta più volte se Harry fosse felice li. Ma non ho aspettato la riposta che arrivava, quel giorno, ho deciso che la risposta la dovevo scoprire da sola.

E dopo le parole del mio migliore amico,avevo preso una decisione, forse la più importante della mia vita.

E adesso,l'ottavo giorno senza Harry, mi ritrovo su un treno, diretto ad Holmes Chapel.
Perché da quando non c'è, ci sono un po' di meno anche io.

______

Piango. No. Ok. Ci sono.

Notizia: Questa è la settimana dal punto di vista di Haz, adesso pubblicherò anche quella dal punto di vista di Harry.

Amateeeeeemi.

Ely Xx.

Casuality ||Harry Styles||#Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora