<Haz, hai sentito Harry per le lezioni private?>
Dice mia mamma con la sua voce stridula.<No mamma, e non ne ho intenzione.>Dico. Il tono fermo.
<Haz, ne abbiamo già parlato, Harold o come si chiama, ti darà delle lezioni di matematica, e tu ne sarai contenta.>Dice.
<Storia chiusa.>Continua. Se ne va in cucina, io rimango seduta nel divano a insultarla mentalmente. Ad un tratto suonano alla porta.<Niall.>Dico. Gli salto addosso. Ci abbracciamo.
<Perdonami Haz, perdonami.>dice quasi in lacrime.
<Perdonami tu NiaNia, sono stata un idiota, dove raccontarti tutto.>Dico. Scendo da sopra di lui.
<Ora avremo modo, non ti lascerò mai più.>Dice. Lo stringo forte.
<Oh Niall, che bello vederti.>Dice mia mamma.
<Beatrice.>Dice Niall salutandola. Dopo di che io e niall ci avviamo nella mia camera.
<Dove state andando tutti e due?>Dice mia mamma.
<In camera mia.>Dico.
<Sta venendo Harry per le lezioni.>Dice mia mamma. Niall rimane sorpreso, io di più.
<Cosa? Ma non gli ho fatto sapere niente.>Dico. Guardo Niall come per dire "ti spiego tutto dopo".
<Lo so, così ho chiamato miss Karen e lui ha detto che sarebbe venuto oggi. >Dice. Salgo in camera mia arrabbiata.
<Niall non può trovarti qui, passi dopo?>Dico.
<Va bene, basta che mi spieghi perché deve venire qui.>Dice.
<Mi dà lezioni di matematica, dato che i nostri genitori sono molto amici.>Dico.
<Lui non ha genitori.>Dice. Mi guarda.
<A me ha detto di non averli.>Continua. Come ha potuto mentire persino ai suoi amici? Mi chiedo se anche il resto del gruppo non sa dell'esistenza dei suoi genitori.<Anche a me, ma a quanto pare li ha.>Dico. Niall se ne va e io mi metto un paio di Pantaloncini, nonostante sia novembre, con una maglietta e abbino la felpa di Harry, che mi ha regalato. Tra un mese farò 18 anni, sarò indipendente, sarò più grande, sarò più responsabile.. Suonano al campanello e stranamente mi affretto ad aprire.
<Ciao Harry.>Dico. Lui sorride ed entra.
<Bella la casa.>Dice.
<Si grazie.Vogliamo accomodarci?>Dico. Indico il tavolo della cucina.
<Oh no, ci servirà un po di privacy, Non do mai lezioni così.>Dice.
<Ma se è la priva volta.>Dico.
<Haz, Harry ha ragione, andate in camera tua.>Dice mia mamma sbucando dal nulla, come fa sempre.
<Salve signora Trovato.>Dice Harry.
<Ciao Harry.>Dice. Trascino Harry di sopra. Lui si siede nella mia scrivania, io mi siedo per terra.
<Le sedie esistono per sedersi.>Dice. Faccio una smorfia.
<Lo so, ma sto comoda anche qui.>Dico arrabbiata.
<Quanto sei bella.>Dice. Distolgo lo sguardo.
<Che ne dici di iniziare Harry?>Dico.
<Oh no, chiamami prof.>Dice. Rido.
<Si prof.>Dico. Porto una mano sulla fronte come un sergente.
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Casuality ||Harry Styles||#Wattys2016
FanfictionLei, Hasel Grace, timida e dolce ragazza. Lui, Harry styles, brusco e senza cuore. Si può dire che lei era una ragazza difficile con una vita facile, lui un ragazzo "Facile" con una vita difficile. Alla fine non ne sono usciti bene, ma certi inizi v...