Chapter 27

4.4K 199 21
                                    

Tutti eravamo a tavola e stavamo gustando le prelibatezze che ci aveva preparato Alicia per cena. Si, dico gustando, perché dire mangiando sarebbe davvero troppo poco.
Oltre al cibo buonissimo, mi sentivo bene, perché, per una volta, mi sentivo davvero in famiglia. Una famiglia che non avevo mai avuto prima, ma di cui avevo estremamente bisogno.
C'erano i 2 fratelli di Paulo, Gustavo e Mariano, Alicia e il nipote di Paulo.
Ridevamo e scherzavamo senza pensare a nessun problema; era gente bravissima e simpatica.

«Allora Leah raccontami un po'...come vi siete conosciuti tu e Paulo? Lui non me l'ha mai detto fino ad adesso.» Mi chiese Alicia, sorridendomi.

Guardai Paulo come per dire: "Perché non le hai mai detto niente!!??"
Lui rise.

«Perché ridi Paulo?» Chiese ancora Alicia.

«Niente mamma.» Rispose, trattenendosi dal ridere.

«Ah, non farci caso Leah! Ride sempre per niente. Dimmi pure.»

«Beh...è stato il giorno più fortunato della mia vita quello, ma è stato solo un caso, perché io non dovevo nemmeno esserci.»
Mi fermai.

«In che senso?» Chiese Alicia curiosa.

«Praticamente ci siamo incontrati alla festa di Natale della Juventus. Siccome mio padre è l'allenatore, ha deciso di invitare anche me...ma io inizialmente non volevo andare.»

«Poi cosa ti ha fatto cambiare idea?» Mi chiese inzuppando il pane nel sugo e mettendolo in bocca.

«Beh, ci ho pensato e non c'era nulla che mi trattenesse a casa. Perciò ho deciso di andarci. Appena entrata mio padre mi presentò a tutti e....e poi....e poi ho visto Paulo; con i suoi occhi di ghiaccio, ma che farebbero sciogliere qualsiasi cuore li stesse guardando, quel sorriso smagliante che farebbe sorridere a sua volta chiunque, quei capelli sempre ordinati e quel fisico perfetto...praticamente me ne sono innamorata appena l'ho visto.» Conclusi.

«Che ragazza dolce che sei.» Disse Alicia.

Paulo mi prese la mano da sotto al tavolo.

«Sai, Antonella, la fidanzata che aveva prima di te, non diceva mai questo genere di cose...e adesso che ci penso non mi ha mai nemmeno raccontato come si erano conosciuti. Lei non si è comportata per niente bene con Paulo e spero proprio che anche tu non faccia come lei. Ma a vederti non sembri così...sei una ragazza d'oro.» Continuò Alicia.

Gustavo e Mariano, nel frattempo,stavano ascoltando tutto, senza però intervenire nel discorso.

«Zio che ne dici se andiamo a farci una partita a biliardino?» Chiese Lautaro, il nipote di Paulo, a Paulo.

«Va bene dai. Facciamo a squadre: io e Lauti contro Leah e Mariano. Mariano giochi?»

«Si dai.» Fece lui.

«Chi perde viene contro di me, voglio giocare anche io.» Protestò Gustavo, ridendo.

«Va bene, tanto vi battiamo tutti! Vero campione?» Disse Paulo dando una pacca sulla spalla a Lautaro.

Andammo a giocare. Inutile dire che Paulo e Lautaro ci stracciarono alla grande, ma poco importava..
L'atmosfera era tranquilla e felice, io ero tranquilla e felice...finalmente avevo trovato una famiglia vera, che sapeva accettarmi per quella che ero.
E, anche se ancora non avevamo detto nulla a nessuno di loro del bambino, sono più che convinta che saranno felicissimi lo stesso!

Tutti andammo a dormire verso le 23:30...tutti tranne me e Paulo, che aveva le sue solite voglie notturne...

«Dai sarà almeno un mese, se non di più !» Gridava lui.

21 grammi di felicità (#Wattys2017) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora