Chapter 6

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«Mille miglia sembrano così lontani, ma ci sono aerei, treni e auto, verrei da te a piedi se non ci fosse nessun altro modo. Tutti i nostri amici ci prenderebbero in giro, e, noi, rideremo con loro, perché sappiamo che nessuno di loro si è mai sentito così. Ti prometto che, quando ce la faremo, il mondo non sarà più lo stesso, e la colpa sarà tua.» Mi disse Paulo.

Mi ero appena svegliata e ancora non riuscivo a realizzare bene dove mi trovassi.
Mi girai un po' intorno, stropicciando gli occhi ancora addormentati.
Ecco dov'ero: a casa di Paulo.
Era stata la mia prima volta, con un ragazzo bellissimo, dolce e straordinario.
Ma lui non meritava me, meritava di meglio.
Mi alzai dal letto coprendomi con il lenzuolo e mi avviai verso la cucina a bere un sorso d'acqua.

«Sei già sveglia?»

Mi girai e Paulo era lì, con i capelli ancora spettinati, in mutande, ma era comunque perfetto.

«Si, avevo sete.»

«Ah ho capito. Senti sono le 9:30 e io ho l'ultimo allenamento stamattina. Vuoi venire? Così poi andiamo a prendere da bere con i miei compagni di squadra e ci divertiamo.»

«Okay, va benissimo. Vado a vestirmi allora.»

Andai in camera a vestirmi. Mi parlava come se, quello che era accaduto la notte prima, non fosse mai accaduto. Mi dispiaceva questo. Forse a lui non interessava nulla di me? Dopotutto era un calciatore famoso, perché mai avrebbe dovuto volere una come me, se ha tutte quelle bellissime ragazze che gli ronzano intorno ogni giorno?
Forse mi ero solo illusa di una cosa che non sarebbe mai potuta accadere, forse nemmeno lui avrebbe mai potuto salvarmi dalle mie paranoie e dai miei casini.
Non volevo stare male ancora, non volevo avere un pensiero in più nella mia testa già troppo incasinata.

"Lascio perdere, così non soffro io e non causo problemi a lui." Pensai.

Mi misi i miei jeans e la mia maglietta blu e scesi di nuovo di sotto.

«Non so se posso venire, ripensandoci avrei alcune cose da fare.» Dissi.

«Sei sicura? Finiremmo verso le 12:30 poi avrai tutto il tempo per fare quello che devi fare...»

«Ma perché ci tieni tanto che io venga?» Chiesi con un tono un pochino troppo aggressivo.

«Era solo per farti conoscere meglio i miei amici e per avere un po' di compagnia in più..tutto qua.»

«Ah allora non te ne frega un cazzo di me, non è così?» Chiesi ancora più incazzata.

«Ci conosciamo da appena 1 settimana, nemmeno...»

«Dillo che non ti interesso.»

«Ma perché dici così?»

Mi appoggiò una mano sulla spalla, ma io mi scansai.

«Lasciami in pace, ok?»

«Dai non fare così..»

Mi avvicinai alla porta di uscita e spinsi la maniglia.

«Vuoi sapere una cosa? È stato un altro grosso sbaglio che ho fatto venire qui ieri e andare a letto con te. Ho sprecato la mia prima volta con una persona che se ne frega altamente le palle dei sentimenti di una ragazza semplice come me...ah, ma no, che dico?! Io non ne ho sentimenti, VERO? Spero che arriverà quella che ti spezzerà il cuore, allora poi capirai. Comunque ti ringrazio, almeno mi hai fatto dimenticare dei miei problemi per qualche giorno..»

21 grammi di felicità (#Wattys2017) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora