Chapter 30

3.8K 200 24
                                    

1 settimana dopo, tornati a Torino, io e Paulo, iniziammo ad andare in giro per procurarci le cose del bambino. Era presto effettivamente, ma lui insisteva tanto e con quel faccino da cucciolo non potevo dirgli di no, dopotutto andavamo a prendere le cose per il nuovo arrivato; la cosa mi faceva molto felice.
Il giorno prima feci la visita e mi dissero che era una bella femminuccia. C'ero rimasta un po' male sinceramente, perché avrei preferito un maschio per Paulo, ma va bene così, sono contentissima lo stesso.

Quella mattina faceva fresco, nonostante fossimo in piena estate ormai. Io e Paulo camminavamo per le strade affollate di Torino mano nella mano...parlando del più e del meno.

«Ti ha più scritto quello lì?» Mi chiese.

«No, spero non mi scriva più.»

«Vedrai che non ti scriverà, sarà stato solo uno scherzo di cattivo gusto.»

Speravo fosse davvero così, ma non dissi nulla: cambiai discorso.

«Tra 2 giorni è il mio compleanno.» Dissi sorridente.

«Giusto...che vuoi che ti regali?»

«Ma nulla! Ho già tutto ciò che desidero.» Mi morsi il labbro inferiore, guardandolo negli occhi.

«Qualcosa devo farti per forza, altrimenti mi sento in colpa..»

«Mmmh...-»

«Una serata sotto le coperte!» Disse ridendo.

«Ti ricordo che è il mio compleanno non il tuo.» Risi.

«Ah quindi non ti sta bene come regalo? Pensavo apprezzassi il mio...»

Gli tirai uno schiaffo sulla spalla.

«Shh! Siamo per strada!! Comunque certo che apprezzo.»

«Allora quello sarà il tuo regalo!» Rise malizioso.

Lo fermai all'improvviso davanti ad un negozio di culle e gliene indicai una bellissima. Bianca e rosa, con dei veli trasparenti che scendevano giù da un carillon.

«Bella no?» Dissi.

«Si, se vuoi la prendiamo.»

«Non so...io preferirei aspettare, sei tu che sei voluto venire qui per forza..»

«Come vuoi...» Disse rassegnandosi.

«Torniamo a casa? Avremmo tutto il tempo per pensarci e comprare..»

«Va bene Leah..andiamo a casa.»

[...]

Avevo assolutamente bisogno di una vasca calda, così la riempii di acqua e sali da bagno e mi ci infilai dentro.
Si stava da 10 e per una volta mi stavo rilassando dopo tanto tempo.
Ultimamente sono in ansia per parecchie cose: la prima è il messaggio, poi il fatto della bambina...so che tra un paio di mesi dovrei partorire e la cosa mi mette parecchia agitazione.
Non penso che riuscirò a far uscire una cosa così grande dal mio buco così piccolo...uff...solo al pensiero mi sento male.
Anche se ero felice con Paulo mi mancavano molto mia madre e mio padre, nonostante che lei fosse stata una vera stronza.
Si, mi mancava mia madre perché dopo tutto è pur sempre mia madre e come non sono mai riuscita ad odiare mio padre non odierò mai nemmeno lei. Se ha fatto quello che ha fatto ci sarà stato sicuramente un motivo e avrei dovuto chiederlo.
Magari avrei dovuto provare a chiamarla e parlarle senza litigare.

Così decisi che l'avrei chiamata la sera stessa per chiederle spiegazioni.

Mi alzai, contro voglia, e andai ad avvolgermi dentro gli asciugamani, per poi uscire dal bagno e andare a prendere dei vestiti puliti.
Non appena uscii dal bagno sentii che Paulo stava parlando con qualcuno, probabilmente al telefono.

21 grammi di felicità (#Wattys2017) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora