2. Extra Flami e Luca

28.6K 1K 54
                                    


                                                                 2. Dimostrazioni

Pov Luca

Dimostrazioni.

"Voglio delle dimostrazioni", aveva detto.

Cosa cazzo andava trovando, non lo avevo mica capito.

Il problema delle donne era sempre lo stesso: non si capiva mai quello che volevano ed io ero, ormai, fermamente convinto, che non lo sapessero neanche loro.

E se neanche loro lo avevano compreso, figuriamoci se potevo farlo io che, d'altronde, non sapevo neanche come si tenesse in piedi una relazione.

- "E' una condizione, Luca!" – ripetei ad alta voce io, scimmiottando la voce di Flaminia.

Fanculo.

Quello era un ricatto bello e buono: o le dimostravo qualcosa che neanche lei sapeva, oppure si sarebbe buttata tra le braccia di Roberto.

Che vipera.

Sì, esatto, era una vipera: un serpente velenoso nascosto dietro un faccino adorabile, una chioma castana fluente e due chili di tette.

Eppure la sola idea che lei potesse anche solo farsi sfiorare da Roberto, mi faceva rizzare la pelle e per questo adesso mi trovavo qui, alla facoltà d'ingegneria, con l'intenzione di portarla a pranzo con me.

Varcai la soglia della sede e cercai di fare mente locale per ricordare il corridoio dove l'ultima volta l'avevo incontrata; magari, con un po' di fortuna, l'avrei trovata fuori la stessa aula.

Camminavo a passo spedito ed una volta giunto in prossimità del dipartimento di ingegneria biomedica, una figura, a me parecchio nota, si palesò davanti.

- Rob! – chiamai il mio amico stupito, poiché non pensavo di trovare anche lui lì.

Roberto, attirato dalla mia voce, si voltò stranito verso la mia direzione.

- Luca! – rispose lui, sollevando le sopracciglia sorpreso.

Avanzai verso di lui e quando mi ci parai davanti, aggrottai la fronte confuso, mentre un pensiero sinistro circa la sua presenza in quel luogo s'insinuò nella mia mente.

- Che ci fai qui? – chiesi io, socchiudendo gli occhi.

Il mio amico sollevò un lato della bocca e mi lanciò un'occhiata maliziosa.

- Immagino per il tuo stesso motivo! – m'incalzò lui allusivo.

Sobbalzai di scatto ed affilai ancora di più lo sguardo.

- Sei venuto per Flaminia? – chiesi io con una punta di irritazione.

Il mio amico non rispose; si limitò a sorridermi malandrino, mentre le sue iridi si caricavano di sottintesi.

Spalancai la bocca oltraggiato ed un moto di fastidio iniziò ad insinuarsi nelle mie viscere, mentre al contempo una scarica di adrenalina causata dalla competizione mi attraversava le vene.

- Ma che figlio di puttana! – lo canzonai io, sorridendo divertito.

Roberto scoppiò a ridere e mi posò una mano sulla spalla.

- Dai Luca, rassegnati! Hai perso la tua occasione! – disse lui, posandomi un'amichevole pacca.

Ridussi gli occhi a due fessure e gli rifilai un'occhiataccia.

- Scordatelo! Non mi farò da parte! – lo sfidai io, ghignando maleficamente.

Il mio amico sorrise provocatorio ed incastrò il suo sguardo nel mio.

Deontologicamente scorretto [#Wattys 2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora