Chapter 44

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Harry's POV

Sentii la chiave che girava nella serratura immediatamente la rabbia prese il sopravvento su di me. Scesi al piano di sotto cercando El,che era abbracciata a Mattew mentre si baciavano appassionatamente.

'Ellie.'

catturai tutta la sua attenzione facendola staccare da Matt che sembrava parecchio infastidito.

'Come sta?'

nella sua voce c'erano tristezza e preoccupazione.

'Sta piangendo e si è chiusa dentro'

passai una mano prima tra i miei capelli e poi su tutta la mia faccia.

'Non se lo merita cazzo' urlai. Salii al piano di sopra entrando nella camera dove mi trovavo poco fa. La rabbia ormai era parte di me: sentii la solita sensazione. Quella che avevo quando uccidevo le persone. Mi sforzai dal non combinare un casino,ma avevo bisogno di sfogarmi. Cominciai a tirare pugni in diverse parti della stanza. Non riuscii più ad avere il possesso del mio corpo. In un attimo tutta la camera era sottosopra. Vetri per terra di cornici rotte. Girai su me stesso con le mani nei capelli fino a quando non incontrai il piccolo corpo di Sissi attaccato allo stipite della porta i suoi capelli dorati e lunghi scendevano delicatamente sulle spalle,i suoi occhi verdi incorniciavano il suo viso da bambina e le sue labbra carnose,socchiuse. Strinse a se la mia giacca,che era l'unico indumento che indossava oltre l'intimo.

'Hai paura di me?'

Scosse la testa avvicinandosi a me con i piedi scalsi. La tirai su per non farla graffiare dai vetri rotti.

'Mi dispiace Haz..'

'No. Dispiace più a me.'

Baciai delicatamente le sue labbra e poi mi soffermai su ogni particolare del suo viso e del suo corpo.

'Guarda che ti hanno fatto'

toccai il suo labbro passando con la mano la ferita non ancora cicatrizzata.

'Perchè non ti sei ribellata?'

'Io pensavo che tu non saresti venuto,pensavo che sarei morta davvero'

'No. Ascolta..'

Presi il suo mentro tra le mani costringendola a guardarmi.

'Ti seguirei in capo al mondo.' mi guardò a lungo per poi fiondare le sue labbra sulle mie,il mio corpo fu preso dalla solita sensazione calda e piacevole. La strinsi più vicino a me per non farle sentire freddo. Le sue lacrime cominciarono a bagnare la mia maglietta,lasciandomi senza parole. Accarezzai i suoi capelli. Levai piano la sua giacca cercando di concentrarmi su ogni suo piccolo livido.

'Guarda che ti hanno fatto'

Si allontanò da me entrando nella doccia della mia camera,lasciò la porta aperta. Entrai sedendomi sul letto guardandola mentre si spogliava e non perdeva il contatto col suo corpo,passando ogni ferita,mentre piangeva. Non potei fare a meno di pensare che nonostante tutto non aveva dato la colpa a me,nonostante la stessero per violentare a causa mia lei non mi aveva detto una parola. Anzi,si era scusata.

Passai le mani nei capelli tirando le punte. Riuscii a rilassarmi solo quando sentii il rumore dell'acqua della doccia che scorreva,mi fece rilassare.

'Harry!'

la voce spaventata di Ellie dal piano di sotto. Mi alzai dal letto chiudendo la porta del bagno,poi scesi velocemente.

Una ragazza era ferma davanti alla porta,i suoi capelli lunghi e marroni,gli occhi azzurri,l'avrei riconosciuta ovunque.

'Sarah'

'Sono venuta a riprenderla' aggrottai le sopracciglia bloccandole lo sguardo,capii che faceva sul serio perchè continuava a mantenere il nostro contatto visivo.

'No.' Ellie partì con i pugni chiusi.

'Sei tu che l'hai portata qui e ora le chiedi di tornare. No Sarah vattene.'

La presi per un braccio tirandola verso di me,cercando di calmarla.

Sarah salì al piano superiore,corsi tirandola per un braccio.Urlò dal dolore.

'Non farlo' il mio tono era duro e carico di minaccie.

'Lasciami Harry! Non sta bene qui con te. Le farai del male'

Eleanor si fece spazio fissandola negli occhi.

'E tu invece? L'hai abbandonata e lasciata ad un ragazzo che nemmeno conoscevi. Pensi che lei voglia rivederti? Che continui a considerarsi sua amica?'

Sarah abbassò la testa.

'Torna da dove sei venuta' intimò El con un tono di voce più calmo e dispiaciuto.

Una volta che Sarah uscì Ellie si girò verso di me.

'Come sta?'

'È impaurita e fragile. Per adesso con lei non si può parlare,dovresti vedere cosa ha addosso.'

Mi guardò curiosa.

'Lividi,tagli,graffi'

Annuì buttando la testa all'indietro.

'Le hanno fatto del male.

Giuro che la pagheranno.'

La vidi alzarsi e dirigersi verso l'armadio delle armi,tirò fuori due pistole e me ne tirò una. La presi al volo guardandola interrogativamente.

'Stasera si esce Styles'

Don't let me go.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora