Chapter 59

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HARRY'S POV

Sentii le mie vene pulsare per quello che aveva detto il biondino.

"Tu l'hai toccata?"

Austin mi precedette ponendo a Tom la domanda che avevo in mente di fargli io. Mi avvicinai pericolosamente a lui e prendendolo per il collo lo feci sollevare da terra.

"Lascialo Harry,ora!" la voce di Sylvia non era solo triste e disperata ma era anche arrabbiata. La cosa fece aumentare la rabbia dentro di me mentre stringevo ancora di più la presa,stavolta mantenendo il mio sguardo fisso sul suo.

"Lo so Styles,non fa mai piacere a nessuno sapere che qualcun'altro ha toccato la tua ragazza"

Solo all'idea tutti i miei muscoli si irriggidirono. Sentivo che avrei potuto mollare la presa su di lui in meno di un attimo,ma dovevo resistere.

"Soprattutto fa male sapere che lei era anche innamorata di me e io invece l'ho solo usata"

Mi girai verso di Sylvia,la sua faccia era triste mentre si mordeva il labbro,con gli occhi lucidi. Allora era vero,sentii il mio corpo cedere,così decisi di lasciare la presa su Tom che per mia sorpresa cadde in piedi. Sputò a terra. Caricai un pugno pronto a schiantarlo sul suo viso quando un corpo si mise tra di noi.

"Non farlo" la sua voce tremava,ma avrei potuto benissimo riconoscerla comunque.

"Levati" dissi freddamente,i suoi occhi si strizzarono come se avesse appena sentito una folata di vento in viso,come se stesse provando lo stesso dolore che procurava a me,con quei gesti. La caricai in braccio incamminandomi per uscire dall'edificio. Una volta davanti alla mia macchina la lasciai mettere dietro con Matt,mentre io aprivo lo sportello del passeggero ad Ellie. Feci qualche passo indietro soffermando il mio sguardo su Austin e Max.

"Grazie" dissi sinceramente lasciando uscire un sospiro che sentivo di trattenere da un pò.

Mi sorrisero entrambi mentre Austin mi lasciava una pacca sulla spalla. Mi voltai incamminandomi verso la macchina.

"Di niente bro" la voce di Max si fece spazio nella mia testa,era un po di tempo che non ci chiamavamo così,sorrisi scuotendo la testa. Entrai in macchina e l'aria tesa era palpabile.

"Perchè cazzo hai lasciato che se ne andasse?" quasi strillai mentre mettevo in moto.

"È mio amico" disse con freddezza anche se la voce le tremava leggermente. Mi voltai verso Ellie che aveva uno sguardo un pò impaurito ma si poteva notare da un miglio che stava solo cercando di farmi capire che non avrei dovuto fare un passo falso.

"Amico eh?! Non sembrava da quello che ha raccontato poco fa Sylvia" alzai la voce gradualmente mentre stringevo i denti il più possibile.

"Gli credi?"

"Perchè non dovrei?! Non ti sei scomodata a negare"

Sospirò mentre si posizionava meglio sul sedile,il suo corpo strusciava contro la pelle della macchina e in quel momento riuscii solo ad immaginare che quel tessuto fosse Tom,e che la mia ragazza si stesse strusciando su di lui. Una vampata di calore inondò il mio corpo.

"Cazzo tu l'hai difeso perchè lo ami"

"No!" urlò lei,quel poco che mi bastava per farmi alterare.

"Allora hai solo deciso di fare la puttana con tutti prima di conoscere me". Frenai bruscamente ad un semaforo mentre Ellie emetteva uno stridulio per farmi capire che quello che avevo detto era stato decisamente troppo per lei.

"Harry guardami" la sua voce dolce mi chiamò da dietro.

"Sono senza vestiti,ho dei tagli sui polsi,lividi dappertutto e mi stavano per violentare. Non è la prima volta che succede e io sto affrontando tutto questo per te. Non mi sembra di averti dato mai la colpa o di essermi pentita,eppurre sarei nelle condizioni di farlo"

Frenai davanti casa buttandomi sul sedile aspettando che continuasse.

"Dimmi solo se ne vale la pena,se la smetterai di trattarmi così,se ce la faremo a durare perchè io ti amo e spero solo che un giorno lo faccia anche tu"

Sentii la portiera sbattere e prima che potessi voltarmi Sylvia era già davanti la porta di casa.

SYLVIA'S POV

Entrai in camera mia togliendomi la giacca di Austin di dosso. Cercai di non osservare il mio riflesso mentre passavo davanti allo specchio e afferrai il mio telefono che aveva cominciato a squillare.

"Gemma?"

"Hey Sylvia! Cavolo stai bene? Dove sei? Devi tornare subito in ospedale!"

"Erm..ti prego Gemma firma le mie dimissioni e giuro che poi ti spiegherò."

Sentii sospirare dall'altra parte della cornetta,mi morsi l' interno della guancia sperando solo che accettasse la mia proposta.

"Basta che mi assicuri che stai bene"

In quel momento riuscii ad incontrare il mio riflesso nello specchio:segni e lividi erano evidenti sul mio corpo. Rabbrividii solo alla vista.

"Si,sto bene."

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